Auguri Rossoblù: Francisco Fedullo – 27 mag

Scritto da  Mag 26, 2016

Questa non è una storia come tutte le altre. Questa è una storia capace di racchiudere in sé un milione di altre storie: storie che trattano di Mondiali calcistici vissuti tutt’ora come un dramma e difficili da ricordare, storie che parlano di grandi campioni capaci di legarsi tra loro per fare le fortune di una squadra e dare il via ad un leggendario motto che ancora oggi si trova sulla bocca di qualcuno, storie che raccontano di ingegnose trovate per sfuggire ad una guerra alla quale nessuno voleva partecipare; in tutto questo è racchiuso Francisco Fedullo, uruguagio naturalizzato italiano che, con le sue 300 e più presenze fa ancora parte di una ristretta cerchia di giocatori leggendari per quanto riguarda i colori rossoblù. Francisco, arrivato in Italia dopo aver a lungo accarezzato il Mondiale del 1930 nel quale l’Uruguay sarà protagonista della celebre vittoria del “Maracanazo” (lui non ne farà parte perchè l’anno prima venne squalificato dopo aver colpito un arbitro al volto), si dimostrò da subito un fuoriclasse. Talmente bravo che riuscì da subito a legare in termini calcistici con Schiavio e Sansone dando vita allo “squadrone che tremare il mondo fa”. Francisco, classe 1905, era un interno e sebbene non fosse dotato di una grande velocità di base, sapeva far correre e assai bene la sfera. Decise, dopo 9 stagioni nel Bologna, di tornare in patria per scampare al servizio militare che lo avrebbe costretto a partecipare alla guerra d’Etiopia. Come buon sudamericano che si rispetti deciderà di terminare la carriera nel Club che lo ha lanciato nel calcio professionistico, il Club America. Tanti auguri Francisco!

 

(foto storiedicalcio)

Ultima modifica il Domenica, 28 Agosto 2016 05:55
Giacomo Guizzardi

Nato e cresciuto in periferia, inizia a collaborare con 1000 Cuori Rossoblu nel novembre del 2015. Al momento gestisce tutto ciò che riguarda la Primavera del Bologna, tra approfondimenti, cronache dei match e calciomercato.
Calciatore fallito, aspirante giornalista.