EDITORIALE 1000cuori: Attenti a quei due - 08 feb

Scritto da  Feb 08, 2015


Sicuramente non il miglior Bologna della stagione, quello che espugna l'Ezio Scida avvicinando comunque la capolista Carpi. Poco bello e molto fortunato, anche se da che mondo è mondo nel calcio contano anche questi fattori e anzi, è proprio quando una squadra vince pur non esprimendosi al meglio delle proprie qualità che se ne intuisce la forza e lo spessore. Sorprende, semmai, che a segnare l'importante vittoria di oggi siano due uomini che per motivi diversi dopo la rivoluzione di gennaio operata da Corvino erano passati in secondo piano agli occhi della critica e di numerosi tifosi, a riprova del fatto che la bellezza del calcio è anche il suo continuo raccontare storie di ascese, cadute e rinascite.

Ferdinando Coppola compirà 37 anni al termine di questo campionato. Nella sua carriera, dopo un inizio promettente a Napoli, rimangono numerose stagioni ai margini del calcio che conta, titolare in squadre più o meno minori e riserva conclamata quando il livello si alzava: un buon secondo, o anche terzo, tornato quest'estate a Bologna dopo più di dieci anni, dove era passato senza lasciar traccia dal 2000 al 2003 come riserva di un certo Gianluca Pagliuca. Riserva vera, tre stagioni e zero presenze in campionato.
Il suo ruolo? Nelle intenzioni della società far da chioccia al giovane Stojanovic, in quelle di Lopez invece titolare fin dalle primissime uscite. Serve la sua esperienza, tuttavia l'impressione è che sia più per i demeriti del giovane collega che continua a giocare. Si arriva a gennaio, Stojanovic parte e su radio-mercato la notizia è sempre quella: il Bologna cerca un portiere. Nomi? A bizzeffe: Sorrentino, Bardi, Pegolo, Ujkani, Brkic, Provedel. Lopez insiste a dire che è il suo portiere ma sembrano dichiarazioni di facciata, almeno fino a quando Corvino non porta in rossoblù Angelo da Costa. Non un nome così di spessore, dunque, eppure non sono in pochi a chiederne l'utilizzo immediato in luogo di un portiere che convince poco. Bene, ieri Coppola è stato determinante, giustificando in 90 minuti le scelte di Lopez e Corvino con una prestazione magistrale che ha senza dubbio influito sul risultato finale con la ciliegina finale che lo ha visto respingere il rigore di Torregrossa che avrebbe potuto valere il possibile 1 a 2 ed un finale al cardiopalma.

Prima la gara l'aveva indirizzata sui giusti binari un altro ragazzo arrivato a Bologna quest'estate senza che qualcuno si strappasse i capelli dall'entusiasmo. Curriculum diverso da Coppola, giovane italo-tunisino cresciuto nell'Inter e poi persosi per strada tra un'Inghilterra arrivata precoce ed una maturazione lenta anche per una difficile collocazione tattica. Interno? Ala? Il dubbio lo ha risolto, non dopo qualche esperimento, Diego Lopez. Karim Laribi, mai protagonista prima di questa stagione, è un trequartista moderno, l'1 in quell'1+2 che compone il reparto offensivo del 4-3-1-2. L'uomo che collega centrocampo e attacco, con il compito di rifornire le punte e magari provvedere segnando qualche gol. Con la doppietta di ieri siamo a 7 reti in campionato, una in meno del bomber dichiarato Cacia. Aggiungendo la decina di assist serviti ecco che si capisce quanto questo ragazzo abbia influito sulla classifica del Bologna fino ad oggi. E dire che anche per lui, dopo gli arrivi di gennaio di Mancosu e Sansone - e dopo aver vanamente inseguito fino all'ultimo lo spocchioso Iličič - si era parlato di una titolarità in dubbio. Bisognerà invece stare attenti a non perderlo: il ragazzo, 24 anni a fine aprile, è solo in prestito. Esiste un diritto di riscatto, sarà utile esercitarlo per vestire completamente di rossoblù un giocatore moderno e dinamico che potrà senz'altro dire la sua anche in Serie A.

Ultima modifica il Sabato, 27 Agosto 2016 20:48
Simone Cola

Scrive per 1000 Cuori Rossoblu dal 2013, è anche autore del blog "L'Uomo nel Pallone" in cui scrive di storie dei calcio