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Boniciolli: “Recanati come quintetto è una delle migliori. Iannilli in forte dubbio” – 19 dic

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PUNTO SULLA FORTITUDO – Si torna a giocare lontano dal Paladozza. Ancora una trasferta per la Fortitudo che ha un estremo bisogno di trovare punti fuori.  La squadra è reduce da un’altra settimana in cui si è allenata bene, ma molto probabilmente dovrà fronteggiare l’assenza di Andrea Iannilli. In lungo è in forte dubbio, mentre Carraretto ha “parzialmente risolto i problemi fisici”. Il capitano ha saltato lo scrimmage con Cento, cosi come Italiano. Il numero 31 si “è fermato con la schiena. Ha saltato la sessione di allenamenti di mercoledì e giovedì, ma ieri sera si è allenato”. Il coach biancoblu poi ha aggiunto: “Il carico non va diminuito,ma va sempre aumentato. Montano, ad esempio, lavora fisicamente ogni giorno. Un giocatore che vuole costruirsi un futuro importante deve fare questo”.


RECANATI – Ad attendere la Fortitudo ci sarà Recanati, “squadra che nel quintetto è una delle migliori del campionato”. “Possono contare su un play bravo come Traini -aggiunge Boniciolli – un giocatore reduce da due anni terribili. Si è rotto il ginocchio due volte e ha avuto la forza di tornare e di diventare protagonista di una squadra che gioca sull’asse play-pivot-realizzatore. Il pivot per me è il miglior giocatore del campionato: 207 cm e sta andando avanti a 18 e 8 di media. Al di là di Lauwers che è un tiratore seriale, è una squadra che nei primi sei è da primi quattro posti. Ci sono anche giocatori esperti come Sollazzo e non è un caso che anche nelle sconfitte abbiano perso solo negli ultimi minuti. Forse dal punto di vista del valore tecnico assoluto, al di là delle trasferte di Imola e di Brescia, è la più impegnativa”.

 

CASA-TRASFERTA – Dopo aver parlato della squadra avversaria, Boniciolli mostra delle statistiche: “Vengo con questo lavoro fatto da Politi, un lavoro statistico. Si tratta di una comparazione tra i dati delle gare in casa con le trasferte. Stiamo cercando di chiaraci le idee, noi come staff tecnico, e di chiarirle anche ai giocatori. Tranne la percentuale dei tiri da tre e dei liberi, tutte le cifre sono peggiori o molto peggiori, in trasferta rispetto che in casa. Il problema non è di natura tecnica, ma di approccio alle gare. È la cosa più difficile sulla quale intervenire. A Brescia, ad esempio, dove conduciamo la partita in maniera chiara per 34′ facciamo 7 palle perse in 34′. Poi ne produciamo 9 negli ultimi 6’. Dopo l’errore di Daniel e Raucci, fin li protagonisti,qualcosa è cambiato a livello di approccio”.

APPROCCIO MENTALE – Boniciolli, poi, torna a parlare della sua squadra: “Stimo lo sforzo che i giocatori stanno facendo. Credo che una maggiore consapevolezza delle loro qualità arriverà. Arriverà quando vinceremo una gara in trasferta. Ho fatto inserire nel fascicolo che consegno ai giocatori, durante le riunioni, anche due pagine sulle informazioni turistiche. Chi ha intenzione di venire a giocare guarda le prime sei, gli altri le ultime due”. Non ha dubbi il coach sul giocatore che ha disputato buone prove sia in casa che in trasferta: “è Marco Carraretto”. Poi ancora: “Qual è la differenza fra minore è alto livello? Non è il talento, non è il fisico, o lo sono in maniera limitata, ma è l’approccio mentale al lavoro. L’atteggiamento si costruisce con il tempo. Continuiamo a lavorare con loro per cercare di farli diventare dei grandi giocatori. Alla luce di questo scotto che stiamo pagando, rimarranno in questa squadra quelli che avranno dimostrato di aver fatto un salto di qualità. Quando vinceremo in trasferta questa squadra crescerà ulteriormente. Il fatto di trovarci settimi in classifica a quattro punti dalle seconde non è da disprezzare.

 

MERCATO – “Con Ferrara sarà una gara dura, vediamo come usciamo da questo trittico e poi faremo delle valutazioni rispetto a obiettivi di medio termine, ma con un occhio sempre rivolto al futuro. Non esiste un giocatore che ti garantisce di poter vincere campionato. Continuo a pensare che la nostra scelta sia stata sensata: ragionare nei termini di un biennio non solo su questo campionato. Mi sono ripromesso di lasciare qualcosa quando me ne andrò dalla Fortitudo”.

 

CENTO-FORTITUDO – A chi gli chiedeva delle analogie fra Cento-Fortiudo di quest’anno e una possibile squadra dello scorso anno, risponde così: “Rispetto alla squadra di B2 dello scorso anno abbiamo Lamma e Samoggia in meno. Se li avessimo avuto avremmo 4 o 6 punti in più. Mi chiedo che tipo di significato avrebbero avuto quei punti però. A fronte di un minutaggio ridotto di Candi e Italiano. Abbiamo dato un’occasione irripetibile ai giocatori di poter testimoniare il loro valore. Chi farà questo verrà tenuto”.

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