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Ramagli: “Jesi peggior avversario che potesse capitarci in questo momento” – 26 Feb

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Conferenza stampa coach Ramagli. Vigilia Virtus-Jesi.

 

L’avversario di domani, è l’unica squadra a non aver sostanzialmente cambiato nulla nel proprio organico, rispetto alle altre compagini del nostro girone. Sarà una gara difficile proprio per la chimica del gruppo che nello spogliatoio di Jesi è rimasta invariata”. Esordisce così coach Ramagli nella conferenza di vigilia del posticipo dell’ottava giornata di ritorno.

 Ha poi continuato nella descrizione delle caratteristiche dei marchigiani: “hanno la coppia di americani più produttiva della nostra conference. Sono due giocatori simili ma molto diversi allo stesso tempo tra loro. Se Davis è il classico realizzatore, Bowers è il miglior assist man del campionato, in grado di produrre gioco per sé e per i compagni”.

 “Da non dimenticare anche gli altri, come Benevelli, molto pericoloso con i suoi tagli in mezzo all’area, nelle situazioni di pick&pop ed è bravo a trovare il fondo della retina nel momento in cui le difese si concentrano sugli americani. Hanno due play non propriamente rivestiti di tale ruolo e a cui non è richiesta la regia. Prendono ciò che nasce dalle giocate dei due uomini d’oltreoceano. Discorso valido anche per i componenti della panchina come Janelidze”.

 “È una squadra che sta compiendo un cammino straordinario, che è stata in grado di risollevarsi da un momento particolarmente negativo fatto di tante sconfitte. Ora ha ritrovato quell’entusiasmo e quella chimica giuste per risalire la china ed essere attualmente in lotta per i playoff”.

 

Qui Virtus.Veniamo da una vittoria sofferta ma che ci ha dato morale per come è arrivata. Se avessimo perso non sarebbe cambiato nulla, ma aver trovato il successo è stato fondamentale”.

 “Le nostre condizioni fisiche non sono particolarmente esaltanti. Michelori non si è allenato per un problema alla schiena che sembra si stia velocemente risolvendo. Spizzichini ha svolto metà allenamento nella giornata di ieri, ma si è poi dovuto fermare per il riacutizzarsi del mal di testa dovuto alla botta subita nel match di Chieti”.

 “Ci troviamo di fronte il peggior cliente che potesse capitarci. Non dovremo limitarci solo nel cercare di concedere il minor spazio possibile agli americani, poiché tutti sono pericolosi. Dovremo essere molto attenti”.

 Ha poi concluso, facendo riferimento anche alla tattica. “Domani dovremo essere come i farmacisti, abili a cambiare cura a seconda delle esigenze del paziente. Anche come staff cercheremo di essere chirurgici nel cogliere il momento giusto per impiegare eventuali armi tattiche a nostra disposizione, come fatto in quel di Chieti quattro giorni fa”.

 

L’importante sarà portare a casa il risultato, anche se saremo brutti dal punto di vista della prestazione. Se continueremo a saper soffrire e lottare con umiltà e tanto cuore, potremo riuscire a fare la differenza”.

 

 

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