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Boniciolli: “Non corriamo il rischio di sottovalutare Ferrara”. E su Gentile… ” – 11 mar

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Verso la sfida con Ferrara – Dopo tre vittorie consecutive, adesso la Fortitudo è attesa dall’impegno casalingo contro Ferrara. “Per chi fa il mio mestiere, molto spesso, quando nel finale di stagione affronti una squadra distante parecchi punti, il lavoro principale è quello di trovare le motivazioni per produrre uno sforzo adeguato” dice Matteo Boniciolli. “Questo rischio con Ferrara non lo corriamo. Nelle ultime partite ha distrutto Treviso, ha vinto all’Unipol e ha perso a Ravenna una partita già vinta. Ho la certezza di allenare persone responsabili e la distanza in classifica non ci farà sottovalutare l’impegno. Non c’è un minuto in cui possiamo pensare di sottovalutare l’impegno. Il nostro principale difetto è quello di non esprimere sufficiente cattiveria agonistica nell’arco di tutta la partita. Non siamo continui nello sforzo, ma la squadra al completo ha dimostrato di poter competere alla pari con tutti”. Poi aggiunge: Non so se siamo i più forti della A2, ma non c’è una squadra più forte di noi. Siamo l’unica squadra tra le prime cinque ad avere quattro gare in casa e tre fuori. Dobbiamo cercare di essere bravi mentalmente, ancor prima che fisicamente, per sfruttare le nostre qualità. Abbiamo lavorato in maniera eccellente a Trapani. Adesso è il momento di concretizzare il lavoro”.

 

I tiri liberi – Tempo fa Boniciolli si era lamentato per il numero di liberi tirato dalla sua squadra. “Mi sono lamentato per la percezione che avevo, cioè quella che molti giovani arbitri venissero ad arbitrarci con pregiudizio. Nel caso di un contrasto veniva fischiato quasi sempre un fallo contro la Fortitudo. Lo sforzo fatto dalla squadra per giocare una pallacanestro di un certo livello va tutelato e se cerchiamo di avvicinarci a parametri europei facciamo l’interesse di tutti. Ho parlato con uno dei tre arbitri che ci ha arbitrato a Trieste e, dopo aver rivisto la partita, ha ammesso i suoi errori. Non voglio condizionare gli arbitri, ma solo aiutarli a migliorare. E a Forlì ho avuto la sensazione che la situazione fosse migliorata”.

 

 

Gentile – Un commento anche su Alessandro Gentile e su un post su Facebook di Valerio Bianchini che suggeriva al giocatore di chiudere la stagione in A2. (“Fossi in Alessandro Gentile – scrive Bianchini su Facebook – non escluderei di finire la stagione in A2. Ricordo che quando Valter Scavolini non completò l’acquisto da Rimini del cartellino di Carlton Meyer, quel giocatore al culmine della sua crescita di atleta, tornò a giocare nella sua Romagna solatia. Tutti pensammo che il suo sviluppo verticale si sarebbe fermato, invece Carlton prosegui a potenziare le sue qualità individuali e coronò la stagione battendo il record dei punti segnati in una partita,che era detenuto ancora dal pesarese Rimunucci”). “Nei confronti Bianchini nutro una sorta di venerazione” dice Boniciolli. “È tutt’ora una delle teste più lucide della pallacanestro italiana e quando ero a Roma chiesi lui come senior assistant, così come accadde con Zorzi ad Avellino. So per certo che Gentile è un ragazzo leale e che tutti vorrebbero averlo in squadra. Credo che un suo momento di difficoltà sia dipeso molto da quello che lo circonda: sentirsi dire quotidianamente che sei il più bravo alla fine rischia di fartelo credere. Così come non aiuta sentirsi dire che quando c’è un problema è sempre colpa degli altri. Gentile è un patrimonio della pallacanestro italiana e sono convinto che gli avrebbe fatto bene allenarsi in un ambiente in cui non c’è differenza tra il primo e l’ultimo. In un ambiente stimolante come quello della Fortitudo e in una squadra già allestita per vincere. Sono certo che venire qui gli avrebbe fatto bene. Ho contatto chi lo rappresenta prima che andasse in Grecia e, alla luce di quello che è successo ad Atene, sono convinto che se fosse venuto in Fortitudo sarebbe andata meglio. Ma lo dico nel rispetto delle sue scelte”.

 

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