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Virtus: riscatto immediato. Casale battuto in gara 3 per 79-82 – 6 Mag

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Gara 3 è della Virtus. Il finale è 79-82. (parziali: 17-17; 44-48; 57-61)

 

NOVIPIU’ CM: Tolbert 18, Nikolic n.e., Denegri 3, Tomassini 21, Natali 11, Blizzard 16, Di Bella, Martinoni 5, Severini 5, Valentini n.e., Bellan n.e., Ielmini n.e. All. Ramondino

SEGAFREDO BO: Spissu 9, Umeh 20, Spizzichini 8, Ndoja 5, Rosselli 9, MIchelori 4, Oxilia n.e., Gentile 8, Penna n.e., Lawson 19, Bruttini n.e. All. Ramagli.

 

Nella prima uscita in trasferta di questi playoff, la Virtus trova il successo che le consente di riportarsi al comando della serie. Prestazione corale di grande intensità da parte degli uomini di coach Ramagli, bravi nel mantenere la testa della contesa per tutta la durata della stessa riuscendo, seppur in sofferenza, a respingere ogni tentativo di recupero da parte di Casale. Ma veniamo alla cronaca.

Alzata la palla a due, i padroni di casa provano da subito a imporre il proprio ritmo sfruttando la verve di Natali. Sul fronte opposto non perdona l’asse Spissu-Lawson che, con la bomba di quest’ultimo, segna il primo break importante del match in favore degli ospiti. Casale non ci sta e sfrutta tutte le armi a disposizione. Denegri risponde con la stessa moneta, Martinoni banchetta a rimbalzo offensivo nel pitturato e coach Ramondino gioca immediatamente la carta della zona, rallentando le controffensive bianconere. Il canestro di Tolbert vale la parità a quota 10 a metà frazione, ma è l’ex Blizzard a riportare avanti i suoi. Le Vu nere rompono il digiuno grazie alla bomba di Rosselli, ma la brutta notizia arriva dal secondo personale di Ndoja che costringe coach Ramagli a schierare il doppio play. L’ingresso di Gentile fa bene ai bianconeri che riescono a correre meglio il campo. Grazie ai suoi liberi e ad un canestro di capitan Michelori, la Segafredo torna a condurre con cinque lunghezze di vantaggio, ma Casale non si lascia spaventare. Sfruttando le solite doppie chance, i padroni di casa, al 10’, trovano la nuova parità a quota 17 con il 2/2 di Severini a cronometro fermo. La gara sale di livello e intensità grazie al tandem tricolore Spizzichini-Michelori. Il primo trova canestri importanti da oltre l’arco, mentre il capitano riversa in campo tutta la propria energia difensiva che gli consente, grazie ad uno sfondamento subito, di prendersi la rivincita sull’atletismo di Tolbert. La retroguardia bianconera erge un vero e proprio muro che Casale fatica a superare. Sono ben tre i possessi consecutivi in cui i piemontesi commettono infrazione di 24”, non trovando poi la misura nemmeno nelle azioni successive. Ramondino decide che è meglio parlarci su e si rifugia nel timeout. La pausa non il interrompe la marcia degli ospiti che continuano a colpire con cadenza regolare. Ndoja straccia la retina dalla distanza, Lawson affonda la bimane nel canestro di Casale che non smette di tremare, imitato poco dopo dall’ottimo Umeh, bravo a finalizzare in contropiede solitario. Il tiro pesante fa la differenza e pare essere l’unica arma a disposizione dei piemontesi, abili nello sfruttarla al meglio. Il botta e risposta tra Rosselli e Blizzard manda le compagini alla pausa lunga distanziate di sole quattro lunghezze (44-48).

Al rientro in campo è ancora Bologna a imporre il proprio ritmo, ben gestito da Gentile che, però, continua a litigare con il ferro. Alla tripla di Natali risponde subito Lawson con un semigancio da centro area, ma Tomassini continua a guidare i suoi permettendo a Casale di rimanere in scia dei bianconeri. La bomba di Spissu, ben imbeccato nell’angolo, a cui si aggiungono le ottime difese delle Vu nere, inceppano nuovamente l’attacco piemontese che è costretto a tirare ancora fuori tempo massimo. Umeh decide che è il momento di provare a spingere forte sull’acceleratore e veste i panni del condottiero. Rimbalzi, ottime assistenze ai compagni, retina stracciata dall’arco e a cronometro fermo. Questo il bottino del n°3 griffato Segafredo che costringe coach Ramondino a fermare l’emorragia con un sacrosanto timeout. Questa volta la pausa giova ai padroni di casa che approfittano delle ripetute perse bianconere, punendole con due bombe in fila. Lo strappo è ricucito, ma la distanza rimane invariata. Al 30’ Virtus ancora a +4 (57-61). Dopo estenuante lotta con il ferro che lo ha visto esordire in passato, Gentile si sblocca da oltre l’arco con due “tiri ignoranti” di importanza capitale che zittiscono il suo vecchio pubblico. La gara si accende soprattutto dal punto di vista del carattere e della grinta agonistica, diventando un vero e proprio thriller. Tolbert e Lawson si scambiano colpi a ripetizione, Umeh dispensa l’ennesimo assist per Spizzichini che non sbaglia da pochi passi. L’ex Blizzard spegne il fuoco bianconero con una bomba delle sue, a cui segue la bimane di Tolbert che vale il -7 per Casale. È un’altra schiacciata del n°1 rossoblù a far tremare nuovamente il canestro della Virtus, colpevole della persa che frutta tale giocata ai padroni di casa. Ramagli spende il timeout per spezzare l’inerzia dei piemontesi immediatamente colpiti, in uscita dallo stesso, dalla bomba di uno straordinario Umeh. Dopo svariati errori su ambo i fronti, si entra nell’ultimo giro di lancette in cui Casale fatica a nel trovare la via del canestro. Il fondamentale rimbalzo di Gentile porta ad un libero a bersaglio del solito Umeh, ma il gran “cesto” di Natali a 11” dal termine vale il -2. Spissu è perfetto dalla lunetta, ma Tomassini, migliore tra i suoi, risponde con una bomba in equilibrio precario. Rosselli imita il compagno dalla linea della carità a soli 4” dall’ultima sirena. Il fallo di Spissu manda Tomassini in lunetta il quale segna il primo per poi sbagliare appositamente il secondo. A rimbalzo sbuca la mano di Ndoja che fa suo il possesso. Klaudio, però, realizza solo uno dei due tentativi, ma i 2” rimasti non sono sufficienti per ascoltare la preghiera a tutto campo del solito Tomassini. Gara 3 è della Virtus, che si impone sul punteggio di 79-82.

 

Come detto da Ramagli in conferenza di vigilia, il controllo dei possessi e la durezza psico-fisica sarebbero state le chiavi per vincere questa importante partita. E così è stato. Nonostante qualche sbavatura di troppo le Vu nere hanno sempre avuto il controllo, rimanendo fredde e concentrate nei momenti più caldi del match. Umeh migliore in assoluto e per distacco, grazie ad una prestazione da incorniciare con 20 punti, 8 assist, 7 rimbalzi e 4 recuperi. I complimenti, come detto dallo stesso coach bianconero, vanno fatti anche a tutto il resto del gruppo i cui componenti sono stati determinanti per portare a casa l’intera posta. Domenica gara 4. Sarà fondamentale ripetere, per quanto possibile, una prestazione simile, chiudendo anticipo questa serie appassionante. 

 

(foto: ilrestodelcarlino.it)

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