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Un’Italia a due facce batte la Romania 75-70 – 24 Nov

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Se si fosse trattato dell’Opera, quella del PalaRuffini sarebbe stata una prima. Quella di Meo Sacchetti sulla panchina Azzurra. Ma anche quella di Pietro Aradori come capitano. Tra ritorni in Nazionale e novità, si era aperta con queste premesse la notte della nuova Italia a Torino contro la Romania allenata da Zare Markovski. Una gara in cui gli Azzurri hanno sofferto nei primi minuti e nel finale di gara, quando hanno rischiato di dilapidare il vantaggio accumulato. La discontinuità della Romania, e attacchi lenti e prevedibili, avevano permesso agli Azzurri di allungare sul 42-28 prima dell’intervallo lungo. Quella a Torino è stata un’Italia a due facce. Prima quella che costruiva il vantaggio, a cavallo tra i primi due quarti. Poi, quella che rischiava di essere rimontata nell’ultimo quarto e mandava su tutte le furie Sacchetti. Ma se si dovesse guardare il lato positivo, oltre alla vittoria, ci sarebbero da sottolineare l’intensità difensiva e l’apporto della panchina Azzurra.

 

 

 

LA PARTITA. Sacchetti si affida ad uno starting five con Vitali, Aradori, Gentile, Polonara e Crosariol. A sbloccare gli Azzurri, dopo alcuni attacchi complicati, ci pensa proprio Gentile. Mentre il primo vantaggio arriva grazie a Luca Vitali (6-4). È il preludio della doppia cifra di vantaggio al primo mini intervallo. Un 26-15 figlio soprattutto delle giocate offensive di Pietro Aradori prima (7 punti) e di Della Valle (6 punti), poi. Il gap tecnico tra le due squadre, alla lunga, viene inevitabilmente fuori. E le difficoltà della Romania contro la difesa schierata sono una delle cause del meno sedici a metà secondo quarto. Un vantaggio in cui uno dei protagonisti è Ale Gentile. Il giocatore della Virtus è l’unico in doppia cifra dopo i primi due quarti. L’inizio di terzo quarto della Romania fa pensare ad un avvio simile a quello dei primi minuti per la squadra di Markovski. Ma così non è. Non bastano le giocate di Moldoveanu, o il gioco da tre punti di Torok, per riaprila. Questo perché gli uomini di Sacchetti sono bravi a ristabilire le distanze, tutte le volte in cui la Romania si riavvicinava a meno dieci. E se ciò avviene, lo si deve soprattutto alle giocate di capitan Aradori. Negli ultimi dieci minuti, però, la Romania inizia a credere nella rimonta. Una tripla di Watson induce Sacchetti al timeout dopo neanche un minuti. A 2′ dalla fine, la squadra di Markovski tocca anche il meno otto. Sacchetti chiama ancora timeout, ma Watson trova un gioco da tre punti che fa tremare l’Italia. Sul 73-68, a poco meno di un minuto dalla fine, sono due liberi di Della Valle a mettere il punto esclamativo sulla prima vittoria Azzurra.

 

 

 

 

TABELLINI (26-15; 42-28; 59-43; 75-70). ITALIA: Della Valle 16, Fontecchio 3, Aradori 16, Gentile 12, Biligha 4, Vitali 7, Filloy 6, Crosariol 4, Abass 5, Burns, Polonara 2, Iannuzzi ne. All. Sacchetti.

 

 

ROMANIA: Watson 14, Mandache 3, Orbeanu 8, Uta, Paliciuc 7, Moldoveanu 10, Nicolescu, Virna ne, Cate 16, Torok 4, Kuti 6, Darwiche 2. All. Markovski.

 

 

 

POSTPARTITA. Queste le parole di Gentile e Sacchetti a Sky nel postpartita.

 

 

Gentile: “Penso che sia giusto sottolineare il fatto che questa sia un’esperienza nuova per tutti. Preparare una partita in pochi giorni non è facile. Questa sera era importante il risultato, sul bel gioco ci lavoreremo. Quando giochi a questi livelli non puoi permetterti di sottovalutare nessuno. Abbiamo avuto un calo, nel momento in cui la gara sembrava chiusa. Dobbiamo lavorare anche su questo”.

 

 

Sacchetti: “Abbiamo rischiato di perdere una partita già vinta. Questo anche a causa della sufficienza di inizio quarto quarto. Forse, la mia squadra ha pensato che la gara fosse già finita. Ma la pallacanestro ci ha insegnato che può succedere di tutto. Portiamo a casa i primi due punti ma non posso essere soddisfatto. E c’è una cosa che devo capire, se questa squadra pensa di essere più brava di quello che è. A me piacciono i giocatori sfrontati, ma non sopporto la sufficienza”.

 

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