Seguici su

Basket

Verso Fortitudo-Ravenna, le parole di Comuzzo – 25 Nov

Pubblicato

il

Altro giro, altro turno casalingo per la Fortitudo. Dopo Bergamo, arriva Ravenna del grande ex Matteo Montano. “Ci siamo preparati agiocare contro Ravenna, non contro Montano. Sono romantico e nostalgico e mi farà piacere rivederlo e riabbracciarlo – dice Stefano Comuzzo – Sta facendo bene e con lui abbiamo trascorso due anni molto belli”. Una sfida alla quale la Effe arriva dopo aver avuto la possibilità di allenarsi al completo. “Non capitava da agosto. In questo modo si è alzata la qualità e la competizione negli allenamenti. Abbiamo fatto una settimana di buoni allenamenti. Continuiamo un lavoro di carico e di quantità, in una settimana in cui abbiamo lavorato sull’intensità. Ravenna? È una squadra con potenzialità da vertice. Giocano bene e hanno grande pulizia in attacco. Questo gli permette di avere 5 giocatori in doppia cifra e tirare con il 43% da tre. Amano giocare in contropiede e sanno sfruttare il post basso con i due americani. Dobbiamo limitare questi aspetti e servirà una buona prova in fase difensiva. Dobbiamo abbassare la loro media”. Poi, aggiunge: “Siamo in undici ma possiamo schierarne dieci. Domani mattina decideremo chi starà fuori. Da qui in avanti sarà così anche per tenere l’attenzione alta. Di volta in volta si sceglierà, n base alla partita e alle condizioni fisiche. Per come è andata la stagione, essere in dodici aiuta molta. Vuol dire poter iniziare a lavorare con ritmi e carichi importanti. Altrimenti, con alcuni infortunati, c’è sempre la paura ed il pericolo di perderne un altro. Sicuramente ci sarà competizione tra i ragazzi. L’arrivo di un nuovo giocatore (Rosselli, ndr) ammesso che arrivi, ci darebbe più soluzioni. Amici? Giocare da play è una cosa che gli interessa. Quando si comincia a giocare in modo e ruoli diversi c’è sempre un periodo di adattamento. Gli abbiamo chiesto tanto e subito perché c’era un’emergenza con l’infortunio di Fultz. Amici è un giocatore che pretende tanto da sé stesso. Deve abituarsi a giocare in una squadra in cui ci sono tanti giocatori importanti, dopo aver giocato in squadre in cui era la prima o la seconda punta. Ha bisogno di tempo”.

 

video Valentino Orsini

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *