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Verso Treviso-Fortitudo, le parole di Boniciolli – 2 Dic

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Torna a parlare Matteo Boniciolli in un pre partita. Lo fa alla vigilia della sfida del PalaVerde, contro Treviso. E dopo l’incredibile sconfitta contro Ravenna. “Quello che è accaduto la settimana scorsa – dice Boniciolli – Ciò che accadrà domani ed il fatto che siamo ad un terzo del campionato, mi ha indotto a sostituire il validissimo Stefano Comuzzo. Ma tornerà a parlare lui da sabato prossimo”. La sfida con Treviso arriva dopo una settimana complicata, dal punto di vista mentale. Si affrontano due squadre che hanno fatto scelte analoghe, nella costruzione della squadra. Ma anche due che hanno dovuto fare i conti con i tanti infortuni. “È la seconda settimana che possiamo lavorare al completo. Con i giocatori oltre ai concetti cestistici abbiamo praticato anche quello di una sana ed onesta vergogna. È un sentimento nobile, perché è la consapevolezza di esser venuti meno ad un impegno preso. Con noi stessi, con chi ci paga e con il pubblico che viene a vederci. Con l’aiuto di giocatori e staff, credo di avere un quadro molto chiaro di quello che è accaduto. E con questa consapevolezza ci avviciniamo ad una partita molto importante contro una grande avversaria. Con Treviso in questi anni abbiamo condiviso molto. Tra la scelta di puntare su gruppi di giovani negli anni scorsi e quella di quest’anno di creare un roster più esperto. Ma né noi né Treviso abbiamo raggiunto l’obiettivo della promozione. In questa prima parte, in cui entrambe le squadre hanno dovuto far fronte agli infortuni, siamo stati più bravi di loro. Lo dicono i numeri, non io. A fronte di un record di 7-2 non possiamo permetterci di mandare a monte una stagione intera per 10′ giocati in una maniera inqualificabile. Il problema non riguarda solo quell’ultimo quarto, ma anche il dato che dice che abbiamo perso sei quarti quarti su nove. E il problema non è solo fisico. Non abbiamo nessuna intenzione di mandare a monte la stagione. Vogliamo valutare quello che abbiamo e quello che manca, per raggiungere un obiettivo difficile. Ma nell’ultimo triennio siamo la squadra più continua della A2, a livello di risultati. Spesso mi è capitato di sentire i giocatori ridere in pullman dopo una sconfitta. Qui non è accaduto. Il lavoro in settimana è stato prima fisico. Poi tecnico e di condivisione di alcune opinioni. Il nostro compito è lavorare, affinché queste cose non si ripetano. A proposito di questo, ho parlato anche con il mio amico Ramagli. Dall’alto della sua grande esperienza e capacità mi ha detto che ogni squadra ha dei problemi. Poi, mi ha fatto l’esempio di Verona. Questo mi ha aiutato a vivere i cinque giorni peggiori da quando sono a Bologna. In quell’anno, loro avevano fatto un record di 26-4 con annessa la vittoria della Coppa Italia. I problemi c’erano, ma una sconfitta ogni 7 partite fece sì che i problemi non venissero a galla. Questo mi ha raccontato il mio amico Ramagli. Così come le altre squadre, abbiamo problemi. E la prestazione con Ravenna ci ha aiutato a capire quali sono. Questa situazione, gestita in una maniera matura e non isterica, può rappresentare le fondamenta per un ottimo cammino in campionato. Abbiamo fatto due riunioni. Una lunedì mattina alle 8, l’altra alle 4 per far vedere ciò che abbiamo buttato. Ieri non sono andato all’allenamento. Stavo troppo male”. Su Italiano e Amici: “Per motivi diversi, sono due giocatori che hanno su di sé delle aspettative importanti. Amici è al primo campionato di alto livello e sta giocando al di sotto delle proprie possibilità. Mentre Italiano ha completato quest’anno un percorso tecnico importante, con molta fatica. Ha passato le ultime tre estati in palestra a lavorare. Il mio compito è guidarli, all’interno di in un percorso di consapevolezza di sé”. Su Chillo:”Il medico che l’ha operato alla caviglia, dopo aver visto delle ecografie gli ha suggerito di stare un’altra settimana ferma. A Treviso giocheranno gli stessi, visti con Ravenna. È giusto dare a chi ha sbagliato la possibilità di riscattarsi”.

 

ROSSELLI. Una battuta anche sull’ex capitano della Virtus. “Sembra ci sia stata questa opportunità di mercato. Da quando ne abbiamo discusso con la società è Cristian Pavani che se ne occupa. Ci sono delle cose politico burocratiche che non sono di mia competenza e di cui non so molto. La squadra ha reagito al suo possibile arrivo in maniera molto seria. Ho annunciato il suo probabile arrivo. Ma ho anche detto loro che la società mi aveva chiesto chi volessi tagliare. E ho risposto che non voglio tagliare nessuno. I primi mesi di lavoro sono stati soggetti a molti infortuni. Due anni fa Brescia è andata in A con serie da 5 partite molto ravvicinate. Rinunciare a uno degli undici giocatori sarebbe un errore”.

 

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