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Verso Brescia – Virtus, le parole di Ramagli – 17 Mar

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Valentino Orsini


 

La partita di domani vedrà sfidarsi due compagini differenti per struttura e caratteristiche tecnico-tattiche” esordisce così coach Ramagli nella conferenza che anticipa la gara di domani al cospetto di Brescia.

Loro sono rimasti sostanzialmente la medesima squadra della scorsa stagione, avendo apportato solamente modifiche mirate. Non sono più da considerarsi una rivelazione poiché sin dal principio occupano stabilmente la parte alta della classifica. Sono reduci da un momento di sosta abbastanza lungo, dovuto al rinvio della gara contro Reggio Emilia, impegnata in Europa. Scopriremo direttamente domani se saranno stati in grado di mantenere il ritmo partita. Ci attende una gara complicata ed impegnativa, considerando anche il fattore campo dove solo pochi sono stati in grado di passare indenni”.

 

Qui Virtus. Le assenze continuano a tormentare i bianconeri che dovranno fare a meno di Gentile S. e capitan Ndoja. “I due non saranno del match domani. Contiamo di recuperare Stefano già da mercoledì prossimo, nella speranza possa sostenere una settimana quasi completa di allenamenti. Klaudio ha subito un brutto colpo alla mano già infortunata nel match con Milano, e dobbiamo ancora valutarne i tempi di recupero”.

 

A prescindere dobbiamo ricercare la vittoria, senza considerare le mancanze di rotazioni e le difficoltà di gestione di una panchina, ad ora, sicuramente più corta. Raggiungere i playoff è per noi un obiettivo dichiarato, c’è quindi tutto da conquistare lottando con ardore come abbiamo fatto sempre sino a questo momento. Non è ancora tempo di fare raffronti con i nostri avversari”.

 

Ha poi concluso soffermandosi sull’aspetto mentale del gruppo. “È l’umore del quotidiano ad incidere sul gruppo, e lo hanno sottolineato anche i ragazzi nelle interviste in cui sono stati partecipi. Sono oltre 60 giorni che non riusciamo ad allenarci assieme e questo pesa maggiormente dei risultati che, ultimamente, non sono arrivati. Nonostante tutto, ed essendo tremendamente in debito con la sorte, il campo ha parlato molto chiaramente, mostrando con costanza il nostro alto livello di competitività”.

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