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Basket

Pasqua amara per i bianconeri. A Cremona arriva una sconfitta e non solo – 1 Apr

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ilrestodelcarlino.it


 

Una serata da dimenticare. Virtus battuta a Cremona per 91-78 (parziali: 23-18; 37-35; 65-54)

 

VANOLI CR: Johnson-Odom 19, Martin 9, Gazzotti, Diener T, Ricci 4, Ruzzier 6, Portannese 6, Fontecchio 13, Sims 12, Diener D. 20, Milbourne 2. All. Sacchetti.

SEGAFREDO BO: Gentile A. 12, Umeh 13, Pajola, Baldi Rossi 3, Ndoja 7, Lafayette 8, Aradori 12, Gentile S., Lawson 11, Slaughter 12. All. Ramagli.

 

La Segafredo inciampa in quel di Cremona non riuscendo a trovare quel successo che sarebbe valso la terza vittoria di fila, dopo quelle con Brescia e Brindisi. Una gara all’insegna della costante rincorsa da parte dei bianconeri, a cui sono mancati i colpi del pareggio e dell’eventuale sorpasso. L’infortunio di Slaughter poco prima dell’intervallo non ha certo semplificato le cose per la Ramagli band, brava non perdere la voglia di lottare sino agli ultimi minuti. Che fosse un match complicato, contro un avversario grintoso e determinato lo si sapeva sin dalla vigilia. La Vanoli, difatti, mostra sin dalle prime battute un grande stato di forma, correndo bene il campo con il tandem Sims-Johnson-Odom. Le Vu nere non battono ciglio, rispondendo colpo su colpo con Gentile e Aradori. A spezzare l’equilibrio ci pensa Ruzzier, con una tripla particolarmente fortunata, che fa seguito alle scorribande di Martin e del solito Sims. L’esito è semplice: 7-0 di parziale e timeout obbligato di coach Ramagli. Riflettere fa bene agli ospiti che, in uscita dallo stesso, riagguantano la parità a quota 15 sfruttando le bombe di Lafayette ed il jumper di Lawson. D. Diener decide che il primo momento per dare una scossa alla gara è arrivato: il suo grande mestiere vale il nuovo vantaggio per Cremona che, al 10’, conduce sul 23-18. D. Diener è decisamente “on fire” e lo dimostra esplodendo due bombe in fila che aumentano il gap in un amen. I padroni di casa incrementano il vantaggio sino al + 14 (34-20) grazie alle iniziative di Milbourne e Portannese, ma la Segafredo trova con Slaughter le soluzioni che spezzano il digiuno bianconero. È ancora il lungo americano a guidare i suoi nella rimonta, ben assistito da Aradori che segna prima il -6 (37-31) poi non concretizza la bomba che avrebbe portato la Ramagli band ad un solo possesso di distanza. Slaughter cade male ed è costretto ad abbandonare il campo, ma Bologna non demorde e con Lafayette riduce le distanze a sole due lunghezze (37-35).

 

Al rientro in campo la gara sale nuovamente di intensità. L’ex Fontecchio brucia la retina dalla distanza, ma Baldi Rossi gli risponde con la stessa moneta. Slaughter, stoicamente, prova a stringere i denti resistendo al dolore al quale è costretto ad arrendersi dopo due minuti. Le bombe della Vanoli fanno male alla Virtus, costretta ora a recuperare uno svantaggio di dieci lunghezze (60-50). Capitan Ndoja prova a mettere una pezza con una bomba, ma sembra che nulla possa arrestare la verve agonistica di un Johnson-Odom dall’argento vivo addosso. Lawson risponde a D. Diener a cronometro fermo, lasciando sostanzialmente invariato il distacco. Al 30’ Cremona sempre avanti sul 65-54. Umeh prova a scuotere i suoi colpendo da lontano, ma la premiata ditta dei cugini Diener risponde con gli interessi. Il vantaggio dei padroni di casa sale a +15 (76-61), ma non spezza la resistenza dei bianconeri che continuano a credere nella rimonta. È ancora Umeh a trascinare la Virtus: le sue conclusioni dal campo, unite ad una precisione chirurgica dalla linea della carità, dimezzano il gap quando sul cronometro mancano poco più di 5’ da giocare. Fontecchio risponde con la stessa moneta, Johnson-Odom prima finalizza in contropiede, poi è implacabile da oltre l’arco. Sono questi i colpi che sostanzialmente chiudono i giochi anzitempo, nonostante la resistenza degli ospiti che ritornano a -10 ad 1’ dal temine. Non basta. La Vanoli si impone per 91-78.

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