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Jamil Wilson presentato dalla Virtus Segafredo – 26 apr

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Il quinto straniero della Virtus Segafredo è finalmente arrivato: Jamil Wilson, ala ventottenne di Milwaukee, non proprio una star d’oltreoceano ma sicuramente un giocatore che in Italia ed Europa può fare la differenza, è stato presentato ai tifosi ed ai media nella sede di Lexus Bologna, a San Lazzaro di Savena. Reduce da una stagione da “doppio utilizzo” che gli ha regalato 15 gettoni di presenza in Nba con i Los Angeles Clippers, e il resto dell’annata in G-League tra Agua Caliente Clippers e Fort Wayne Mad Ants, il giocatore che lo scorso campionato fu a Torino è arrivato all’incontro accompagnato dal Ds bianconero Valeriano D’Orta, primo ad accoglierlo ieri al suo arrivo al Marconi.

 “Sono stato felice di conoscerlo – ha introdotto D’Orta – perché ho avuto conferma della sua personalità. Quando facciamo scouting, teniamo sempre in considerazione l’aspetto umano, oltre a quello tecnico. E Jamil è un atleta di alto livello, ma anche un ragazzo semplice e disponibile, quello che occorre alla nostra squadra. Mancano tre partite alla fine della regular season e ci serviva un giocatore con queste caratteristiche, che si integrasse velocemente col resto del gruppo”.

“Ieri pomeriggio, quando sono arrivato alla Porelli – ha spiegato il giocatore – ho avuto modo di parlare con il coach. Mi ha detto che la squadra farà di tutto per aiutarmi ad interagire al meglio. L’obiettivo è arrivare ai playoff, e bisogna ragionare di partita in partita. Le mie caratteristiche? Sono versatile, posso giocare in diversi ruoli, ho buon tiro e attacco uno contro uno, ma anche in difesa faccio la mia parte, su tutti i ruoli. Mi è capitato d giocare anche da playmaker, faccio tutto quello che occorre”.

Alla Porelli ha ritrovato volti che, grazie all’esperienza a Torino, aveva già incrociato.

“Conosco Aradori, Stefano Gentile, Baldi Rossi, li ho incrociati quando ero a Torino, esattamente. Il mio obiettivo? Quello della squadra: raggiungere i playoff e cercare di vincere ogni sfida, senza fare troppi calcoli. La pallacanestro è uguale dappertutto, si gioca per vincere e io non sono diverso dagli altri”.

Il vantaggio è che nel campionato italiano ha già giocato una trentina di partite. Abbastanza per farsi un’idea.

“La differenza rispetto alla Nba sta nella fisicità. Sono contento di esserci passato, dal basket europeo, perché ho fatto tesoro di quella esperienza e mi è servita anche oltreoceano. Gli americani della Virtus? Conosco il loro curriculum, so che sono elementi di valore. Ora faremo conoscenza anche di persona”.

In conclusione le foto con la nuova maglia, che avrà il numero 99, prima di correre alla palestra Porelli per il primo allenamento con i compagni di squadra, in vista di una complicata trasferta domenica a Pistoia.

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