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Fortitudo, la conferenza di Pozzecco – 23 Mag

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A spiegare il perchè della conferenza stampa è lo stesso Gianmarco Pozzecco. “L’ho convocata perchè nelle ultime due gare non ho avuto la possibilità di dire determinate cose. Soprattutto dopo gara 4. Ci tengo a fare i complimenti a Verona. Una squadra in cui giocano due ragazzi che ho allenato a Capo D’Orlando: Poletti e Palermo. Sono due ragazzi straordinari. Poletti ha fatto 11/18 nella serie. Quando l’ho allenato, lo spingevo a tirare perché pensavo avesse meccanica e ritmo di tiro. Sono contento per la sua crescita. E lo stesso discorso lo potrei fare per Palermo. Ha avuto una crescita esponenziale. Allargo i complimenti anche ad Amato, che ha giocato una serie sconvolgente, ed Udom. Verona è una realtà da serie A. Ci tengo a ringraziare anche il mio amico Giorgio Pedrollo”.

 

STATO EMOTIVO. Poi, aggiunge: “Questo è il mio lavoro. Ogni tanto incazzarmi con gli arbitri ci sta. Possiamo discutere sul fatto che possa farlo meno spesso. Ma, indipendentemente da questo, fa parte del mio lavoro. Come fa parte del loro mandarmi fuori o darmi tecnico. Rientra nei nostri rispettivi compiti. Quando manco loro di rispetto lo riconosco e vado a chiedere scusa a fine gara. Non preoccupatevi per me. Il mio stato emotivo è evidente. Soffro. Il mio stato di salute e di nervi è messo a repentaglio. Rischierò l’infarto. Gli unici che si devono preoccupare della mia sofferenza sono i ragazzi del mio staff. Sono contento della visibilità e e della gratificazione che la stampa sta dando a Stefano Comuzzo. Se lo merita. Aggiungo Roberto Lopez che è eccellente come persona e come allenatore. Ma anche Mattia Tasini. Avrà un grande futuro. Mi piace condividere con loro le cose belle. Ho un sogno e rispetto a questa situazione vorrei costruire uno staff che abbia competenza e responsabilità. In America accade già. Uno staff con persone competenti che abbiano anche voce in capitolo. Ma qualsiasi cosa di negativo accada in campo, la colpa è solo mia. Mi piace prendermi le colpe. Ho un grande senso responsabilità”.

 

AMICI E MCCAMEY. Un commento anche sulle scelte di gara 4. Alessandro è un giocatore importante per questa squadra. Ha talento e caratteristiche importanti. È utile quando è concentrato sulla parte cestistica. Ogni tanto si fa condizionare da fattori che lo distraggono ed entra in un tunnel. Se ci entro anche io, in due non ci stiamo. Uno dei due deve uscire. E quando succede esce dal tunnel e va in tribuna. Sono il primo ad incazzarmi e a non concederglielo. A sottolineare di non accettare alcune sue reazioni. Ma sono anche il primo che viene qui a a dire che è Amici è un bravissimo ragazzo. Lo ha dimostarto in gara 4. Se uno è stronzo, quando lo lasci fuori non è il primo tifoso. Lui ha dimostrato un grande attaccamento. La prossima giocherà. McCamey? Non è il più scarso e non è l’undicesimo fisso. Forse le circostanze mi portano a dire che è quello che ha più possibilità di rimanere fuori. In gara gli ho detto che sarebbe stato fuori ancora. Lui mi ha detto: ‘Fai bene, la squadra gira così’. Avrebbe bisogno di giocare molto. Ma farlo in questo momento diventa complesso”.

 

MANCINELLI. Ieri ho chiamato Mancio e gli ho chiesto per quanto ancora mi terrà il muso. Non me lo fa la mia fidanzata. Mancio è come se fosse la mia amante. Ho chiesto che tipo di trasferta volessero fare per gara 3, lui mi ha detto che non voleva partire prima della partita perché doveva riposarsi. Poi è successo quello che è successo in gara 3. In gara 4 ho deciso di partire la mattina. Mancinelli si è arrabbiato e adesso mi tiene il muso. Il rapporto con i giocatori dipende molto dalla loro intelligenza. Ho un ruolo diverso rispetto a qualche tempo fa. Se riesci a capire che i ruoli sono un po’ diversi sei sulla strada giusta”.

 

BONICIOLLI. “Sia io che lui siamo triestini. Essere dei comunicatori è necessario in questo mestiere. C’è una città intera che vuole notizie.Lo reputo un valore aggiunto”.

video Valentino Orsini

 

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