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“Gioca chi difende”: le parole di Sacripanti alla vigilia della partita contro Cremona

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Sono parole al miele ma anche determinate quelle che Pino Sacripanti rivolge alla sua squadra nel corso della conferenza stampa tenuta alla vigilia della partita di domani contro Cremona:

“Sono contento dell’atteggiamento della squadra, a livello mentale. Mi piace che passi il concetto che dobbiamo produrre ciò che facciamo tutti i giorni, in attacco e in difesa e al di là di chi gioca o meno. Non ci sono gerarchie, ma regole semplici: sta in campo chi difende. Può cambiare la disposizione dei ruoli, che decido io durante una partita, ma ci sono dei principi che tutti devono seguire. E se tutti si fanno trovare pronti per questo, sarà più semplice il lavoro dell’allenatore e anche il rendimento del gruppo”.

A questo punto, la partita contro Cremona rappresenta l’ennesimo test di verifica:

“Mi attendo una partita difficile”, afferma Sacripanti, “siamo entrati in un tour de force di viaggi, meno allenamenti e meno preparazione, come è normale. Cremona ha gli stessi nostri punti, ha battuto Avellino e ha vinto a Trento. Ha un’identità precisa, in casa e in trasferta. Noi abbiamo gestito le energie, domani approccio e mentalità saranno importanti, e per crescere e diventare grandi si passa anche da questo. Dovremo essere bravi a rimanere dentro i quaranta minuti. Questa non è una gara che si vince a sprazzi, la forza di restare nel piano partita è determinante”.

È previsto il rientro del capitano, Brian Qvale?

“Ancora non ci sarà. Sta continuando il processo di recupero. È un’assenza che non ci cambia in chiave partita, perché dobbiamo trasformare in opportunità ogni ostacolo. Piuttosto, è un’assenza che influisce in prospettiva, non sapendo esattamente quando rientrerà, perché è un giocatore a cui occorre tempo per ritrovare il ritmo ed essere dentro la squadra. Pensavo potesse rientrare contro Cremona, ma non è ancora pronto. Migliora progressivamente, ma cerchiamo una soluzione definitiva perché non voglio metterlo in difficoltà. Non si è ancora allenato con la squadra, e reinserirlo mi sembrava prematuro. Sono dispiaciuto, ma la sua assenza non sarà un alibi”.

Quali sono le possibili incognite della Vanoli di Romeo Sacchetti?

“Con Cremona abbiamo giocato in prestagione. Qualcosa abbiamo capito, anche se loro avevano assenze importanti. È stata una gara altalenante, ma loro sono così, se non stai concentrato te li ritrovi addosso, o davanti, in un attimo. Credo sarà una partita simile a quella di Avellino, e il controllo della gara sarà fondamentale”.

Ma ci sono pure parole di gratitudine per i tifosi:

“Domani sarà molto importante anche il Paladozza. Non sono solito fare proclami, però faccio una considerazione: noi abbiamo vinto una partita con il Neptunas dove il merito è stato del pubblico, perché ci ha trasmesso quell’energia che noi non mettevamo. Ci siamo trasformati perché la gente ci ha dato grandi motivazioni, noi non meritavamo granché in quella partita, finché non abbiamo recepito bene il messaggio, dimostrando di meritarci anche l’appoggio della gente”.

Domani, ore 12,00, al PalaDozza, Virtus Segafredo – Vanoli Cremona, dunque, lungo la strada che potrebbe stabilire rinnovate gerarchie nella pallacanestro italiana.

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