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La Fortitudo vince anche a Ferrara: annichilito nel finale il Kleb Basket per 91-75

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Mauro Donati

 

 

KLEB BASKET FERRARA-FORTITUDO BOLOGNA 75-91 (17-21; 39-46; 54-68)

Kleb Basket Ferrara: De Zardo, Conti NE, Swann 27, Hall 13, Fantoni 15, Molinaro, Mazzoleni NE, Barbon NE, Mazzotti NE, Panni 9, Calò 5, Liberati 6. All. Andrea Bonacina.

Fortitudo Bologna: Sgorbati 4, Cinciarini 10, Mancinelli NE, Benevelli 2, Leunen 7, Prunotto, Venuto, Rosselli 16, Fantinelli 12, Pini 17, Hasbrouck 23. All. Antimo Martino.

Arbitri: Bartoli Enrico, Caruso Daniele, Callea Marcello.

Tiri liberi: FE 12/16 (75%); BO 17/21 (81%).

Rimbalzi: FE 39; BO 39.

Falli: FE 22; BO 19.

Tiri da 2: FE 15/34 (44%); BO 25/39 (64%).

Tiri da 3 FE 11/35 (31%); BO 8/24 (33%).

 

“Partita sicuramente interessante, un derby sentito dove sicuramente troveremo un ambiente caldo. Al di là delle difficoltà della partita, l’aspetto emotivo potrà avere un impatto nella gara. Arriviamo alla gara con le idee chiare, manca solo la verifica sul campo, in una partita che dovremo affrontare con personalità ed energia”.

Pochi chilometri separano le due città, ma la distanza tra le due non potrebbe essere più grande. Ferrara e Bologna, per la dodicesima giornata, si scontrano sul parquet del Pala Hilton Pharma, in un match dal duplice valore. Ambizioni alle stelle per la Fortitudo, che cercherà di annichilire le velleità degli estensi, mentre il Kleb Basket deve cominciare a premere sull’acceleratore, per allontanarsi dalle retrovie, in una gara dal grande carico emozionale e non solo.

 

QUINTETTI INIZIALI

Kleb Basket Ferrara: Swann, Panni, Calò, Hall, Fantoni.

Fortitudo Bologna: Fantinelli, Hasbrouck, Rosselli, Leunen, Pini.

 

Agli albori del match mette subito la freccia del sorpasso la “Effe”, che va in testa con il sottomano di Hasbrouck. Fazioni in gioco che si mantengono a contatto nei primi minuti, facendo affidamento sulle abilità dei propri fuoriclasse. Fantoni dà il là alla replica estense, Swann affonda dalla distanza, ma la cooperativa del canestro felsinea tiene a freno il potenziale offensivo casalingo, spedendo avanti i biancoblù con i canestri di Rosselli, Cinciarini e Benevelli, per chiudere i primi 10’ sul punteggio di 17-21.

Fondamentale per Ferrara nel primo quarto l’apporto dei due americani, importanti sia in fase di impostazione che di realizzazione. Per la Fortitudo, invece, la differenza l’ha fatta la capacità di riuscire a limitare i rifornimenti per Hall e Swann, oltre ad un giro palla di qualità, che ha aperto facili soluzioni per arrivare a canestro.

Spingono forte i biancoblù al rientro sul parquet, prendendosi il massimo vantaggio di +6 a quattro giri d’orologio dalla pausa lunga, grazie a quattro centri consecutivi di Pini e al jumper di Hasbrouck. Intelligente la replica estense, che affida la gestione della manovra a Hall e Swann, per aprire gli spazi sul perimetro a Calò, Panni e Liberati, fattori per i biancazzurri dall’arco. Forte replica della Bondi, ad un passo dal pareggio con la tripla di Liberati e i due liberi di Fantoni, ci pensa Hasbrouck a far rifiatare l’Aquila, consegnando al fondo del sacco un sottomano in faccia a Panni, seguito da una tripla sulla sirena, per firmare il 39-46 all’intervallo.

Percentuali altissime al tiro per Bologna alla pausa lunga, che consegnano alle statistiche un 68% dall’interno dell’area, evidenziato dai 26 punti realizzati con conclusioni dentro l’arco.

Alza il tiro la squadra di Martino al rientro dall’intervallo, imponendo un ritmo asfissiante offensivamente e difensivamente a Ferrara, che si ritrova nel baratro in men che non si dica. La chiave tattica per la Fortitudo è il rapido giro palla, che le riserva la libertà di optare per tiri dentro e fuori dal perimetro, innalzando il distacco sulla massima lunghezza di +18 a due minuti dalla fine del quarto.

Cinciarini e Swann mandano agli archivi il terzo parziale, chiuso sul -14 Bondi, che nel finale spicca il volo sulle ali del numero 4, implacabile finalizzatore con 10 punti nei primi tre minuti del quarto conclusivo. Ricuce il gap con Bologna il Kleb Basket, effimera illusione, spenta da un incendiario Hasbrouck, capace di affondare dalla distanza due canestri consecutivi, rispedendo sopra di 11 lunghezze la Fortitudo. Troppo superiori i valori tecnici della “Effe”, capace di rispondere colpo su colpo alle realizzazioni estensi, controllando il distacco dagli avversari senza faticare troppo, vanificando di fatto gli sforzi di Ferrara. Swann prova a lanciare la rimonta quando ormai è troppo tardi: la tripla fuori ritmo di Hasbrouck, combinata ai liberi di Fantinelli e Pini mette la parola fine sulla sfida del Pala Hilton: Fortitudo batte Kleb Basket 91-75.

Bologna che si lascia ammirare per il suo bel gioco, capace di illudere Ferrara di essere “giocabile”, salvo poi affondare le unghie sulla gara e farla sua nel miglior momento degli estensi. Sugli scudi per la “Effe” Rosselli, che chiude la sfida in terra estense con 16 punti e 9 rimbalzi, ma la palma di MVP spetta a Hasbrouck, che porta a casa 23 punti, spartiti nei momenti nevralgici del match per permettere ai suoi di portare a casa il bottino pieno.

Dopo la partita si sono presentati in sala stampa i due allenatori, per fare il punto sulla sfida appena conclusa.

Martino:

“Vittoria importante su un campo difficile. La partita di oggi lo ha dimostrato, penso che questa conterà molto per il prosieguo della stagione e voglio dedicarla ai nostri tifosi. Ad un certo punto siamo stati poco lucidi ed abbiamo rallentato, ma nel complesso un’altra partita vinta di squadra, con tanti giocatori in doppia cifra e tanti assist. Questa è la strada ed il modo in cui vogliamo affrontare le partite in trasferta. Ci godiamo la vittoria per stasera, ma da domani lavoreremo per prepararci al meglio alla sfida contro Forlì di domenica prossima”.

Novanta punti contro Cento, novanta punti contro Ferrara. La Fortitudo si fa ammirare, soprattutto per il bel gioco e la capacità di coinvolgere tutti i propri interpreti.

“Mi fa piacere vedere una squadra che riesce a coinvolgere tutti, con i protagonisti che si alternano durante i quaranta minuti. Dobbiamo giocare bene per il piacere di farlo, ma soprattutto perché ci aiutare a perseguire al meglio il nostro obiettivo”.

Bonacina:

“Non sono d’accordo con coach Martino: in casa abbiamo giocato noi, in un PalaSport gremito. Al terzo quarto la partita era ancora aperta, non siamo riusciti a piazzare lo sprint ancora una volta. Il talento diffuso della Fortitudo è una delle sue armi, spesso sono i dettagli a dare solidità alla Fortitudo per trovare canestri importanti, come le due bombe di Hasbrouck per portare l’inerzia a loro favore. Dispiace per l’assenza di Barbon, fuori per un fastidio al piede. Gli americani sono rimasti in campo per tutta la gara, d’altronde queste sono le loro partite. I meriti degli avversari sono tanti, esplicitati anche dalla differente valutazione complessiva. Ora arrivano partite dal peso specifico importante, contro Piacenza e Roseto”.

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