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La Virtus Segafredo smarrisce la strada in Francia, ma limita relativamente i danni: 83 – 75 per Nanterre 92

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foto Virtus Pallacanestro

 

 

NANTERRE 92 – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  83 – 75  (20-18; 40-39; 62-59)

Nanterre: Treadwell 11, Juskevicius 9, Konate 11, Gamble 12 , Invernizzi 8, Palsson 14, Mensah, Carne, Pansa 2, Senglin 16. All. Donnadieu

Virtus Segafredo: Punter 15, Martin , Moreira 4, Pajola n.e., Taylor 11, Baldi Rossi 7, Cappelletti n.e., Kravic, Chalmers 10, Aradori 6, M’Baye 11, Cournooh 7, Qvale 4. All. Djordjevic

Arbitri: Conde (ESP), Poursanidis (GRE), Jasevicius (LTU)

Tiri liberi: NA 28/37; BO 17/26

Rimbalzi: NA 39; BO 33

Falli: NA 24; BO 32

32Tiri da 2: NA 17/30; BO 23/44

Tiri da 3: NA 7/25; BO 4/15

La Virtus Segafredo è a Nanterre, periferia di Parigi, con l’obiettivo di staccare il biglietto per la semifinale di Basketball Champions League. Di fronte ha una formazione tosta, senza stelle di prima grandezza ma che fin qui ha ottenuto risultati di tutto rispetto, avendo appena eliminato il Besiktas e battuto, fra l’altro, il Paok in casa e la Reyer a Venezia. La Virtus sfodera Chalmers come nuova arma e Djordjevic regista del nuovo corso, ma nel frattempo ha riperso per strada la grinta di Kelvin Martin. L’incontro, sinceramente, è senza pronostico, così come occorrerà non dimenticare che si tratta pur sempre di un primo tempo, da gestire in quanto tale e senza esagerati trionfalismi anche in caso di vittoria, visto che i francesi hanno già dimostrato di poter andare a vincere ovunque. Occhio, in particolare, a Jeremy Senglin, senza scordare anche che Juskevicius contro Venezia ne ha fatti 31.

Quintetto Bolognese: Taylor, Punter, Aradori, M’Baye e Kravic; i francesi schierano Invernizzi, Konate, Palsson, Senglin e Treadwell. Bell’approccio virtussino alla gara, con subito a segno M’Baye e Aradori, ma il Nanterre macina gioco e con calma doppia gli avversari. Al 5° è 12-5, timeout Bologna, con Kravic e Punter che faticano ad entrare in partita. I francesi giocano con una intensità che i bolognesi non riescono a contrastare, nonostante la girandola di cambi che cerca di privilegiare la grinta alla tecnica. Paradossalmente, però, la via della difesa come fondamento per il riavvicinamento è indicata da Mario Chalmers (7 a 0 personale con cui ritrova il pareggio a 12). Bellissimo è il suo passaggio per Qvale quasi sulla sirena che, realizzando, tiene lì i suoi: 20-18.

Baldi Rossi segna la tripla del sorpasso ad inizio secondo periodo; l’arbitraggio è molto fiscale e punisce sia di qua che di là, con i giocatori che si caricano di falli. L’uscita di Chalmers e Qvale permette ai francesi di riportarsi avanti, finché le doti balistiche di Punter e Aradori non riavvicinano i bianconeri. Nanterre distribuisce punti fra tutti i propri giocatori, è Taylor invece che trova un plastico pareggio in penetrazione (28-28 a metà periodo), poco prima di subire una testata involontaria da Senglin che gli procura una ferita al volto. Tripla della domenica di Invernizzi, poi fallo di Senglin su Chalmers, col francese che si riaccomoda temporaneamente in panchina. Punter si vede assegnare un discutibilissimo fallo in attacco, ma poco dopo si vendica con una tripla dall’angolo. Dietro, però, Kravic subisce troppo Treadwell, concedendo velenosi rimbalzi in attacco all’avversario. A 5” dalla sirena dell’intervallo Chalmers viene spinto su Juskevicius: gli arbitri vedono il suo, di fallo, che purtroppo è il terzo. Sono tre anche i liberi segnati dal lituano, ma ancora Punter (per lui ora sono 11 punti con 4/7 al tiro) tiene la Segafredo a contatto: 40-39. Per quello che si è visto, è un bel risultato, ad un certo punto si poteva anche temere di veder scappare il Nanterre. Preoccupano un po’ i falli, in particolare i 3 di Chalmers, 2 di Taylor e di Punter, oltre ai 7 rimbalzi su 18 presi dal Nanterre otto il canestro virtussino.

Le squadre rientrano dall’intervallo con piglio differente: Bologna concentratissima, Nanterre un po’ in bambola. Al secondo contropiede consecutivo, chiuso da una schiacciatona di M’Baye, Donnadieu chiede subito timeout (40-43 al 21’23”). Belle le penetrazioni di Cournooh e di Palsson, ma insomma, la partita procede punto a punto. Nel frattempo, è cambiato il metro arbitrale, divenuto assai meno fiscale di prima. Adesso è Palsson (che arriva in doppia cifra) a far male sistematicamente, anche perché Aradori non è proprio un mastino su di lui. È di Gamble la schiacciata del -3 bolognese, prima di un’infrazione dei 24” che invita Djordjevic a chiedere una sospensione. Però quando Senglin trova la penetrazione del nuovo +3 loro, è dopo due rimbalzi di seguito conquistati in attacco coi virtussini ora loro abbastanza in bambola. Dopo un bel assist di Chalmers per Baldi Rossi comunque sempre Senglin sigla quasi sulla sirena (facendo passi, confermano i replay) il risultato all’ultima sosta: 62-59.

Piccole fiamme al rientro in campo: Chalmers subisce fallo da un Senglin poco convinto, Punter e Treadwell taraghignano e prendono entrambi antisportivo (quarto fallo anche per l’americano di Nanterre). A 9’ dalla fine è 62-62, spezzato dalla tripla di Invernizzi, poi è Chalmers a farsi fischiare un tecnico per proteste (quarto fallo anche per lui) che costa il libero del -4 e l’azione del -5 (1/2 ai liberi di Gamble). Il momento è bruttino per la Segafredo, che si lascia confondere dal clima infuocato del palazzetto ma soprattutto subisce sotto canestro da un Gamble reso efficace anche dagli spazi che gli vengono concessi e che a 6 e mezzo dalla fine segna il +9 francese. Nanterre continua col proprio gioco, la Virtus ha perso la luce. Djordjevic si sta giocando la carta Baldi Rossi centro, ma non funziona come poteva sperare, mentre un po’ tutti stanno prendendosi iniziative individuali troppo forzate. A Chalmers viene fischiato un quinto fallo assai contestabile, Nanterre ai liberi si tiene a +10. Taylor è il solo a dare l’impressione di poter fare qualcosa in attacco senza essere velleitario, sebbene sbagli qualche libero di troppo, finché non ci si mette pure M’Baye, con un canestro dall’angolo e una schiacciata su errore di Punter da tre che zittisce per un attimo i tifosi di Nanterre. A 36“ dalla fine il risultato è 82-75, palla a Nanterre. La tripla di Senglin non va ma il rimbalzo in attacco è nuovamente di Gamble, che segna un libero sui due guadagnati sul conseguente fallo subito. La risposta virtussina è ancora una volta ingenua, con Aradori che forza un’azione che poteva essere gestita in tutt’altro modo. Finisce 83-75, poteva andare meglio, ma in definitiva anche peggio. La Segafredo non ha confermato molti dei miglioramenti messi in luce dalla gestione Djordjevic, Nanterre ha invece messo ancora in evidenza la solidità che viene dal pragmatismo del proprio gioco, essenziale, concreto. Reso tale, peraltro, anche dalla scarsissima vena dei lunghi bolognesi, questa sera. La gara di ritorno mercoledì prossimo a Bologna non sarà in ogni caso facile per entrambe, benché Nanterre arrivi con un vantaggio un po’ più che minimo: una partita tutta da seguire, purché la Virtus ritrovi il proprio gioco, perché gli ultimi cinque minuti di panico generale non si dovrebbero proprio più vedere.

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