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La Virtus Segafredo a valanga su Cantù al 4° Memorial Bertolazzi: 91 – 56

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ACQUA SAN BERNARDO CANTU’  91 – 56           (20-14; 49-33; 74-40)

Virtus Segafredo Bologna: Gaines 19, Deri 2, Pajola 5, Baldi Rossi 8, Markovic 3, Ricci 10, Peterson 2, Cournooh 5, Hunter 17, Weems 11, Nikolic ne, Gamble 9. All. Bjedov

Acqua San Bernardo Cantù: Di Giuliomaria, Collins 3, Procida 5, La Torre 1, Haynes 2, Wilson 5, Burnell 17, Barapape’, Simioni 7, Rodriguez 9, Pecchia 7. All. Pancotto

Arbitri: Vicino, Bettini, Terranova

 

È quasi una rivincita di precampionato la seconda semifinale del  4° Memorial Matteo Bertolazzi che si gioca al PalaCiti di Parma questa sera tra Virtus Segafredo Bologna e Pallacanestro Cantù. A quest’ultima ovviamente manca Cameron Young, il nuovo acquisto che solo lunedì  verrà presentato ufficialmente, assieme all’infortunato Wesley Clark; Virtus ancora forzatamente orfana di Milos Teodosic, ma con il roster in teoria per il resto al completo, dopo il ritorno di Ricci dalla Cina. Squadre ancora oggi d’altro canto assolutamente in progress – bolognesi tuttora senza naturalmente Sasha Djordjevic – ma occasione ghiotta per cominciare a spiarne più da vicino le peculiarità principali. Nella prima amichevole di stagione a Chiavenna erano stati sedici i punti di distacco fra i brianzoli e la Segafredo.

In campo le due squadre si presentano inizialmente con Markovic, Gaines, Weems, Baldi Rossi e Gamble i bolognesi, Collins, Pecchia, Procida, Wilson e Hayes Cantù.  I primi due punti sono per Weems, una schiacciata in penetrazione, quasi a presentare una squadra molto volitiva e in difesa molto aggressiva (in bonus falli però già prima di metà quarto). La Virtus prova pertanto a scappare, Cantù reagisce a fine periodo con un improvviso 8-0, e il quarto si chiude sul 20-14.

Alla prima ripresa la regia di Markovic continua ad illuminare i suoi, ma Cantù alza il ritmo e sorpassa sul 26-27. I contatti aumentano di intensità, Gamble si innervosisce e prende un tecnico mentre la sua squadra impone un nuovo parzialino di 10-0 che apre il nuovo allungo virtussino. A 1’44” dall’intervallo Pancotto è costretto al timeout sul 47-30. Il parziale di 21-3 dice quasi tutto, cui occorre aggiungere i numerosi rimbalzi d’attacco dei bianconeri, che confermano la propensione ad un gioco di grande intensità. Al riposo comunque si va sul 49-33.

L’incontro riprende sulla medesima falsariga: Bologna domina a rimbalzo e cerca il più possibile una veloce ripartenza; Cantù subisce abbastanza attonita, il distacco aumenta. Dopo tre minuti, 60-39, che all’ultimo intervallo diventa un eloquente 74-40, con il primo canestro di Lorenzo Deri tra i “grandi”! Hunter sta dominando, come un po’ tutto il reparto dei lunghi virtussini, ma davvero bene soprattutto la difesa in casa bolognese.

Si riparte con un quasi imbarazzante doppiaggio (82-40 al 34°); Gaines infierisce sugli ex compagni (pochi, in verità, quelli rimasti) con sette punti consecutivi per l’89-47 al 36°; anche il 2002 Mait Peterson segna il proprio primo canestro in prima squadra, finché finisce 91-56.

Si è trattato di un’altra gara di precampionato, gii avversari erano privi di due giocatori fondamentali per il loro gioco, quindi ogni giudizio deve necessariamente essere rimandato. Però la cronaca, che ci è stato possibile riportare grazie alla collaborazione dei colleghi di “vnera.it”  D. Trebbi e N. Fiumi, parla chiaramente di una crescita sia sul piano fisico che tattico di una Segafredo che sta riproponendo i tratti migliori del carattere impostole dall’arrivo di Djordjevic. Domani, contro Brescia in finale, una nuova interessante verifica

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