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Amarcord: Virtus vs Pesaro. La sera dell’orgoglio

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È il 29 marzo 1981, si gioca gara uno dei quarti di finale dei playoff e la Virtus è di scena a Pesaro. Una trasferta storicamente difficile, un campo e un ambiente molto caldo, dal quale era sempre difficile uscire vincitori; ancora di più in questi primi anni ’80, nei quali i marchigiani sono in ascesa verso i vertici del basket italiano, dopo una vita trascorsa nelle retrovie. La Scavolini è arrivata quarta dopo le prime due fasi, proprio davanti ai bianconeri, ma le due squadre sono nettamente distanziate: 44 punti per Pesaro, gli stessi di Cantù, terza, a soli due punti dalla seconda, l’Olimpia Milano; solo 38 per Bologna, che precede Torino, che ha gli stessi punti, solo grazie alle due vittorie nei confronti diretti. Tutto questo però passa in secondo piano; infatti la Virtus tre giorni prima ha sfiorato letteralmente l’appuntamento con la storia: a Strasburgo ha perso per un solo punto la finale di Coppa dei Campioni contro il Maccabi, finale alla quale era giunta dominando il girone e qualificandosi con un turno d’anticipo. Una Coppa che le V Nere avrebbero meritato, una finale che i giocatori, guidati in panchina da Nikolic, hanno dovuto affrontare privi dell’asso americano Jim Mc Millian (infortunatosi a Brindisi negli ottavi di finale dei playoff) e in cui hanno dovuto subire un arbitraggio obiettivamente sfavorevole ad opera dell’olandese Van Der Willige. Tutto l’ambiente bianconero è scosso dalla sconfitta, ma la squadra, che in campionato è guidata dall’ex giocatore dei bianconeri Renzo Ranuzzi, tre scudetti con le V nere, che a sua volta aveva sostituito l’altro ex giocatore virtussino Ettore Zuccheri, reagisce e disputa una gara molto intensa. Parte benissimo Bologna, 28-35 al 15′, quando i pesaresi si mettono a zona e si affidano all’entusiasmo di Ponzoni, riuscendo a ribaltare il punteggio, 44-43 all’intervallo. Il buon momento della Scavolini continua anche nella ripresa, fino al 55-47 del 4′, parziale di 27-12, e stavolta è Ranuzzi ad ordinare la zona. Bologna reagisce e torna avanti 58-59 all’8′, quando Holland va in panchina con quattro falli ma due minuti dopo deve rientrare perché la Sinudyne sta scappando, 61-69, questa volta lo strappo è bolognese, 6-22 in 6′. Passano tre minuti e si torna in perfetto equilibrio, 73-73. Si continua punto a punto: a 22″ conduce Pesaro 83-82 ma Bouie commette il quinto fallo. Palla Virtus e allo scadere Villalta, migliore in campo con 28 punti, scocca un tiro che entra dopo aver girato sul ferro, 83-84. Oltre a Renato, buona la prova di Marquinho, 17 punti; seguono poi Bonamico con 13, Caglieris con 11, il prezioso Valenti con 9 e Generali con 6. La Sinudyne ha trovato l’orgoglio per rinascere. La Virtus continuò poi la sua marcia eliminando la Scavolini a Bologna e approdando in semifinale contro Varese, dominatrice di prima fase e orologio, concluse con quattro vittorie in più della seconda: priva anche di Bonamico, ma con 16 punti di un grande Cantamessi vinse 88-90 a Varese dopo un supplementare, cui la Virtus era arrivata con un gran finale di Marquinho: prima il canestro del meno due, poi su errore di Martini, rimbalzo offensivo e pareggio; con lo stesso distacco di due punti, 70-68, chiuse la pratica a Bologna, dove decise Valenti con due liberi a 5″ dalla sirena. Per la Turisanda è un brutto contraccolpo uscire contro una Sinudyne menomata dopo avere guardato tutti dall’alto nella prima parte della stagione. In finale contro Cantù: la prima partita di finale è un calvario per i bolognesi, 98-69, ma a Bologna, dove i canturini arrivano già sicuri di festeggiare contro una Virtus in formazione tutta italiana perché anche Marquinho deve dare forfait, il pronostico viene smentito: le V nere con otto decimi del vivaio (solo Caglieris e Villalta non hanno giocato nelle giovanili bianconere) superano gli avversari 85-79 e si guadagnano la bella, dove, sempre con la formazione priva di stranieri, lottano ma escono sconfitti, chiudendo una stagione tanto bella quanto sfortunata.

SINUDYNE – SCAVOLINI 84-83 (43-44).

SCAVOLINI PESARO: Procaccini, Magnifico 9, Ponzoni 20, Benevelli 8, Bouie 7, Holland 10, Terenzi Roberto 2, Silvester 27, Maggiotto, Terenzi Rodolfo.

SINUDYNE BOLOGNA: Caglieris 11, Valenti 9, Villalta 28, Marquinho 17, Generali 6, Bonamico 13, Cantamessi, Martini, Porto, Possemato. ARBITRI: Zanon (Venezia) e Gorlato (Padova).

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