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Al Paladozza è battaglia vera, ma la spuntano i biancoblù: con Pistoia finisce 82-71

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Fortitudo Pallacanestro Bologna 103/Valentino Orsini


FORTITUDO POMPEA BOLOGNA-ORIORA PISTOIA 82-71 (22-17; 39-39; 55-54)

Fortitudo Pompea Bologna: Robertson 16, Aradori 11, Cinciarini, Mancinelli 8, Franco, Dellosto, Sims 18, Fantinelli 2, Daniel 5, Stephens 13, Stipcevic 9. All. Antimo Martino.

OriOra Pistoia: Della Rosa, Petteway 14, D’Ercole 5, Quarisa, Brandt 13, Salumu 6, Landi 3, Dowdell 14, Johnson 13, Wheatle 3. All. Michele Carrea.

Arbitri: Roberto Begnis, Maurizio Biggi, Valerio Grigioni.

Tiri liberi: BO 4/8 (50%); PI 13/18 (72%).

Rimbalzi: BO 36; PI 36.

Falli: BO 21; PI 18.

Tiri da 2: BO 21/41 (51%); PI 18/31 (58%).

Tiri da 3: BO 10/26 (38%); PI 6/17 (35%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Pompea Fortitudo Bologna: Fantinelli, Robertson Aradori, Leunen, Daniel.

OriOra Pistoia: Dowdell, D’Ercole, Petteway, Johnson, Brandt.

 

Una partita di intensità e carattere, questo è il programma della serata della Fortitudo, ospitante fra le mura della propria casa l’OriOra Pistoia. Attualmente a quota zero punti, i toscani necessitano di ossigeno per non essere da subito succubi di un’ipossica classifica. Dall’altro lato della barricata, l’Aquila è chiamata ad una risposta secca dopo gli ultimi altalenanti risultati, che la inquadrano come potenziale contender per un posto ai playoff, ma ancora troppo acerba per esserlo realmente: rientrante Sims, uscente Leunen a riposo cautelare.

Inizio sottotono dei biancoblù, sotto di cinque lunghezze dopo soli tre giri d’orologio, fatali le sortite sotto le plance di Brandt e le penetrazioni di Dowdell e D’Ercole. Sartorialmente ricuciono lo strappo Robertson, Sims e Stephens, quest’ultimo artefice del primo vantaggio interno con una schiacciata vibrante che costringe Carrea al timeout. Cambia l’inerzia del match, ora nelle mani degli uomini di Martino e capaci di invertire totalmente il passivo, portandosi sul +5 con una tripla di Aradori. Salumu e Wheatle alzano la voce dall’arco per Pistoia, ma Daniel corsaro nel pitturato estrae dal cilindro un gioco da tre punti, chiudendo la prima frazione sul punteggio di 22-17.

Sbloccano in un amen il tabellone i biancoblù, grazie al fulmineo intercetto di Stipcevic che vale una rubata con canestro. Si ritrovano a sonnecchiare i padroni di casa, rei di concedere troppo spazio ai tiratori avversari e gli uomini di Carrea ne approfittano: Petteway e D’Ercole chiudono la forbice del vantaggio, fino alla schiacciata di Brandt che fissa il punteggio sul 26 pari. Soffre la Fortitudo su entrambi i lati del campo: offensivamente troppo individualista nella ricerca del canestro, trovandosi sempre in balia del cronometro e di scelte di tiro opinabili; difensivamente paga l’incapacità di ruotare adeguatamente sui mismatch, subendo numerose realizzazioni su tagli a canestro durante i cambi di marcature. Chiama minuto Martino per arginare l’emorragia, ma i canestri in uscita dalla “chiacchierata di squadra” di Robertson e Stephens sono solo un palliativo: Brandt, Petteway e Johnson fanno la voce grossa in attacco, rigettando i padroni di casa sui due possessi di distanza. Schiaffo morale che sveglia la Fortitudo, forte del gigante d’ebano Henry Sims: sono suoi i sei punti che permettono ai suoi di riagguantare Pistoia, chiudendo con il botta e risposta tra Robertson e Salumu la prima parte di gara in perfetto equilibrio.

Tira e molla costante fra i due schieramenti, incapaci di strappare il match. Ci provano dapprima gli emiliani, assestando una spallata agli ospiti con Sims, Robertson e Fantinelli, reagisce Pistoia coralmente, pareggiando i conti con Petteway. Fiammate su entrambi i fronti: Mancinelli sale in cattedra dal post catechizzando Brandt, Landi si aggancia al rimorchio biancoblù e, complice un tecnico attribuito a Cinciarini, risale con i compagni la collina del divario grazie ai contributi di Petteway e di Johnson.

Terra di nessuno il parquet del Paladozza, incapace di trovare un padrone durante tutto l’arco della gara. Mettono la freccia del sorpasso i biancorossi, graffiando con Johnson e con la stoccata di Petteway dalla distanza. Momento abulico della Fortitudo, strozzato da una prodezza di Rok Stipcevic, autore di un assolo valevole i quattro punti necessari per il pareggio. Ribollono gli spalti del “Madison”, resi traboccanti dalle realizzazioni di Sims, Aradori e Stephens che, a metà dell’ultimo parziale, segnano un solco di due possessi fra i due schieramenti. Brandt e Dowdell si aggrappano con le unghie e con i denti alla sfida, ma Aradori e Stipcevic sono mortiferi dalla distanza, scrivendo la prima doppia cifra di vantaggio biancoblù a centottanta secondi dal termine delle ostilità. Giocano con il cronometro i padroni di casa, chiudendo definitivamente i conti con una tripla del capitano dall’angolo: Bologna batte Pistoia 82-71.

In una battaglia sportiva vibrante, la spunta la Fortitudo, complice un fattore casalingo soverchiante dettato dal proprio pubblico e grazie anche ad uno straripante Sims, all’esordio in gara ufficiale ed MVP del match con 18 punti complessivi.

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