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Una buona Fortitudo cade nel finale: al PalaRadi s’impone Cremona per 80-73

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VANOLI BASKET CREMONA-FORTITUDO POMPEA BOLOGNA 80-73 (24-19; 48-38; 67-60;)

Vanoli Cremona: Saunders 6, Mathews 15, Marchetti ne, Sanguinetti 3, Gazzotti, Ruzzier 15, Sobin 3, De Vico 2, Happ 19, Stojanovic 7, Palmi, Akele 10. All. Romeo Sacchetti.

Fortitudo Pompea Bologna: Robertson 11, Aradori 19, Cinciarini 2, Mancinelli 2, Dellosto ne, Leunen 5, Sims 18, Prunotto ne, Fantinelli 12, Daniel 1, Stipcevic 3. All. Antimo Martino.

Arbitri: Carmelo Lo Guzzo, Fabrizio Paglialunga, Matteo Boninsegna.

Tiri liberi: CR 9/15 (60%); BO 8/12 (67%).

Rimbalzi: CR 36; BO 33.

Falli: CR 19; BO 22.

Tiri da 2: CR 25/46 (54%); BO 22/33 (67%).

Tiri da 3: CR 7/20 (35%); BO 7/20 (35%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Vanoli Cremona: Ruzzier, Mathews, Saunders, Akele, Sobin.

Pompea Fortitudo Bologna: Fantinelli, Robertson Aradori, Leunen, Daniel.

 

Smaltite le scorie della sfida con Brescia, l’Aquila lascia il proprio nido per andare a domicilio della Vanoli Cremona. La squadra di Meo Sacchetti, dopo la débâcle interna con Cantù, vuole ritornare alla vittoria davanti al pubblico amico. Di contro, Martino e company devono necessariamente trovare i due punti per muovere una classifica che, senza una boccata d’ossigeno, rischia di complicarsi nelle settimane a venire.

Partenza contratta di entrambi gli schieramenti, con Cremona a sbloccare subito il punteggio con Ruzzier e Sobin. Gioco interno che la fa da padrone: Sobin e Akele da un lato, Sims dall’altro pongono mattoncini importanti per scavare il solco. Solco che viene segnato dalla Vanoli con Ruzzier e Mathews, fautori di un uno-due che significa 12-6 casalingo. Giganteggia nel pitturato l’ex Virtus Roma, ben coadiuvato da Aradori per riequilibrare il match a duecentoquaranta secondi dal termine del quarto. Il giro palla della Fortitudo permette ai biancoblù di trovare spazio sotto canestro per le proprie lunghe leve, oltre a creare il vuoto per i tiratori dall’arco, opzione sfruttata magnificamente da Stipcevic sul finire del parziale. Esordisce in campionato Happ, pivot proveniente dal Wisconsin che subito fa capire di che pasta è fatto: due canestri in rapida sequenza, suggellati dai quattro punti a firma Sanguinetti-Stojanovic per il 24-19 al decimo.

Si accende la gara al rientro sul parquet: scivolano via i padroni di casa, ritrovandosi in un amen sotto di undici lunghezze. Smarrisce la bussola difensivamente la formazione biancoblù, cedendo il passo sotto i colpi di Stojanovic, De Vico, Saunders e non riuscendo a limitare le sortite di un talentuoso e determinato Happ. L’ingranaggio bolognese, dopo un periodo di fermo, si rimette in moto e produce in rapida successione due triple con Leunen e Aradori, costringendo Sacchetti a spezzare l’inerzia del match chiamando timeout. Si scaldano le mani sul parquet del PalaRadi: feriscono dall’arco Mathews e Robertson, la spuntano i padroni di casa con Akele ed all’intervallo è 48-37.

Esaurita la pausa lunga, Fantinelli torna a muovere il tabellone luminoso, trovando però la pronta replica di Akele. Torna sotto i riflettori del PalaRadi anche Sims, fermato anzitempo dai troppi falli, fattore che si riflette anche nel terzo periodo sulla propria squadra, finita troppo presto in bonus. Tenta nuovamente la fuga Cremona, costruendosi un piccolo bottino dalla lunetta con Ruzzier, si sveglia l’Aquila e con Aradori riporta sotto la doppia cifra il distacco. Tira e molla fra i due schieramenti: si infiamma Mathews producendo otto punti fondamentali, Sims e Cinciarini rispondono prontamente e portano la sfida agli ultimi 10’ sul 67-60.

L’ultima ripresa del match fra Cremona e Bologna è sonnecchiante nei primi minuti: i padroni di casa entrano in controllo sul +11, Fantinelli e Aradori combinano riportando sui due possessi di distanza la gara e costringoni Sacchetti al timeout. Inerzia della gara totalmente in favore degli ospiti, pungenti con Robertson, ma altrettanto spreconi. Ad approfittare dell’imprecisione biancoblù è Ruzzier: sua è la tripla che ricaccia in fondo al burrone la Fortitudo a due minuti dalla fine, complicando terribilmente i piani degli ospiti. Sims chiude nuovamente la forbice del divario dalla lunetta, forzando successivamente la mano agli attaccanti sotto le plance e contribuendo a guadagnare un’ottima occasione in transizione per portare la sfida sul solo possesso di distacco. A condurre l’attacco è Pietro Aradori che, messosi in proprio, va a scontrarsi contro Sanguinetti cercando di arrivare al ferro: per i fischietti di giornata è fallo in attacco e palla Vanoli. Mazzata morale notevole, appesantita ulteriormente dal canestro di Happ che mette la parola fina alla contesa: Cremona batte Bologna 80-73.

In gara fino alla fine, cede il passo solo a ridosso della fine la Fortitudo, complici le 14 palle perse a fronte delle sole 7 sciupate dalla squadra di Sacchetti. Premiante la scelta della zona nel finale rispetto alla marcatura a uomo, più adatta a contenere le partenze brucianti dei giocatori di casa, salvo poi cedere di fronte al talento limpidissimo di Happ, MVP della contesa con i suoi 19 punti complessivi.

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