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Cantù-Fortitudo, Antimo Martino: “Dovremo essere tosti, ci sarà da soffrire. Ai miei chiedo solo una cosa, di lottare sempre”.

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E’ nuovamente vigilia di campionato per la Fortitudo di Antimo Martino, ospite nel posticipo di domani di Cantù. La compagine lombarda, dopo le recenti sconfitte con Roma e Pistoia deve necessariamente tornare a fare punti per uscire dalla zona calda della classifica. Dall’altro lato, i biancoblù vogliono dare seguito all’ultima ottima prestazione casalinga contro Milano, in una sfida più che abbordabile in casa dell’Acqua San Bernardo.

“Partire dalle dichiarazioni di Pancotto: lui chiede alla sua squadra di essere tosta, dura e determinata, sottolineando l’importanza della partita e di fare una buona prestazione dopo le due sconfitte. Questo ci dà la misura di che partita sarà: dovremo essere pronti, concentrati, tosti e determinati, consapevoli che ci sarà da soffrire e “sbucciarsi le ginocchia”. Ci tengo a fare una buona prestazione fuori casa, che non sempre corrisponde alla vittoria, ma di certo aiuta al suo raggiungimento”.

La situazione della squadra?

“L’importante sarà come troverò la squadra domani: possiamo essere migliori di quelli di Roma e Cremona, sapendo allo stesso tempo che non potremo essere sempre quelli visti contro Milano. Domani saprò rispondere meglio a questa domanda e spero che sarà una risposta positiva”.

Il campionato?

“Il campionato è una maratona, ma sicuramente dopo la sconfitta con Cremona e la vittoria con Milano è interessante”.

Le due vittorie con Venezia e Milano?

“La vittoria con Milano è certamente di prestigio, in grado di fornire fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. Ora troviamo Cantù e dobbiamo pensare a fare bene lì: non conta quanto fatto ieri, conta quanto si farà domani. Dico solo: giochiamo al nostro meglio”.

Le rotazioni?

“E’ importante avere giocatori in campo che siano in partita. Spetta a me scegliere come ruotare, logicamente un giocatore che sa di avere più minuti è più coinvolto. Quando manca qualcuno può succedere che ci si senta tutti più coinvolti, ma deve capitare anche quando siamo al completo”.

L’attitudine della squadra?

“Magari alcuni tifosi possono non riconoscere alcuni aspetti tecnici, ma di sicuro sono in grado di riconoscere l’applicazione in campo. La mia visione coincide con quella dei tifosi: gli errori fanno parte del gioco, l’unica cosa che chiedo ai miei giocatori è di lottare, sempre. Non mi piace dare alibi: sono molto critico quando riguardo le partite, anche nei miei confronti, capita di sbagliare ma l’importante è saper rimediare”.

 

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