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Quando in Sardegna si giocava contro il Brill

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foto Virtuspedia

 

 

Recentemente i contatti tra la Virtus e la Sardegna sono le sfide contro la Dinamo Sassari, ma in passato la rappresentante principe della Sardegna era un’altra, l’Olimpia Cagliari, che sarà poi più conosciuta come Brill, per ragioni di sponsor. Sebbene nei primi anni la Virtus avesse già incontrato in amichevole la squadra del capoluogo sardo, le prime sfide ufficiali tra le V nere e il Brill sono della stagione 1969/70. A Bologna non c’è storia: un superlativo Driscoll, 32 punti, trascina i suoi al successo, 104-76. Il ritorno è in programma nell’ultima giornata di campionato, è il 12 aprile 1970 ed è un giorno storico per la Sardegna: infatti allo stadio Amsicora il Cagliari di Gigi Riva batte il Bari 2-0 e con due giornate di anticipo e vince il suo unico scudetto. Il Brill, che in campionato fino a quel punto ha vinto solo due incontri, non vuole rovinare la festa sarda e batte i bolognesi (23 punti di Lombardi) per 81-78, non potendo, però, evitare la retrocessione. Le due squadre si ritrovano il 19 novembre 1972 a Bologna e i padroni di casa vincono 84-78, grazie a una grande prestazione di Fultz, 42 punti; nel ritorno Cagliari è ancora inespugnabile per i bolognesi (arrivati a Cagliari reduci da altre due sconfitte), che cedono 90-88 dopo un supplementare, nonostante i 28 punti di Serafini (11 su 19 e 6 su 8 ai liberi) e i 20 di Bertolotti. Decisivo l’infortunio di Fultz dopo 4 minuti, quando era ancora a zero punti. Uscito John, di Holcomb, americano del Brill, si va a occupare Serafini, che però non riesce a impedire all’avversario di segnare 37 punti. Dopo un primo tempo di marca sarda, al 34′ i bolognesi hanno un piccolo vantaggio, 65-70, ma nel finale, complice anche l’uscita di Bertolotti per falli al 38′, si fanno raggiungere sul 77 pari e Spinetti avrebbe anche i liberi per vincere ma li fallisce. Nei cinque minuti aggiuntivi, la Virtus si trova, senza Fultz e Bertolotti, troppo monca perché riesca a prevalere. È la terza sconfitta consecutiva e sarà l’ultima sconfitta della Virtus contro i cagliaritani. Nella stagione successiva netto successo in Emilia, 96-75, con ancora Fultz in evidenza, 33 punti, 23 li mette a segno Bertolotti. Nel ritorno arriva finalmente la prima vittoria nell’isola, un perentorio 79-99, con ancora Kociss sugli scudi, 36 punti, 28 li segna Sutter, che per alcune stagioni sarà la stella della squadra sarda.

   John Sutter

 

 

 

 

 

 

Nella stagione 1974/75 la Virtus presenta un nuovo americano: Tom McMillen, che nonostante il suo andirivieni con Oxford, è tuttora il migliore realizzatore, come media punti, della storia bianconera, quasi 30 a partita; il Brill conferma John Sutter. I due non brillano particolarmente nella gara di Bologna, un netto successo dei locali, 86-63: Tom segna “solo” 21 punti, anche se i suoi giochi a due con Serafini, permettono a Gigi di realizzarne 23, Sutter ne segna 17. Avvincente la sfida di ritorno, con la Virtus che prevale per 80-85, in una partita che è una sfida stellare tra i due americani: McMillen segna 38 punti e cattura 17 rimbalzi, Sutter risponde con 27 punti e 20 palloni catturati sotto i tabelloni. L’anno dopo Bertolotti (23 punti) e Serafini (20) guidano le V nere nella gara in casa, 90-82 il punteggio in un mercoledì di campionato, più sofferta la vittoria in Sardegna, 81-83, dove il migliore realizzatore bolognese è ancora Bertolotti con 30 punti, mentre Driscoll, ritornato alla Virtus per sostituire McMillen, ne segna 18 e Serafini 17. È il 23 dicembre 1976, ci saranno poi ancora tre giornate da giocare prima di iniziare quella poule che riporterà lo scudetto a Bologna dopo 20 anni. Le V nere, con lo scudetto sul petto, esordiscono nel campionato 1976/77 proprio a Cagliari: partita molto combattuta, nella quale la Virtus prevale solo nel finale per un punto, 86-87, quando i sardi perdono via, via per falli Ferello, Lucarelli, De Rossi e l’oriundo Prato. I migliori Driscoll e Sutter entrambi con 21 punti. Un beneaugurante inizio di campionato per le V nere, che nella prima fase vinceranno 19 gare su 22; una di queste è il ritorno contro i sardi, 93-85 il 22 dicembre 1977, esattamente quattro anni prima del Sassari-Virtus in programma domenica. Sempre Driscoll il migliore dei suoi, con 22 punti, mentre agli ospiti non bastano i 28 di Sutter. La stagione successiva è la prima con i due stranieri in campo. Ad affiancare Driscoll c’è John Roche, che risulta, con 21 punti, il migliore realizzatore della partita di andata, un netto 100-75, in cui brillano anche Boanmico (20) e Driscoll (18). Inutili i 22 a testa di Puidokas e Ward nell’Olimpia. Il numero 8 delle V nere è il migliore anche al ritorno, 24 punti a firmare una vittoria ancora più perentoria, 83-115. Poi con la retrocessione alla fine di quella stagione iniziò un lento declino. Bilancio totale 12 vittorie Virtus e 2 Olimpia, con le V nere che hanno conquistato il successo nelle ultime 10 gare. Passano più di 30 anni perché una squadra sarda torni nella massima serie: è la Dinamo Sassari che nella stagione 2010-11 disputa il suo primo campionato tra le grandi.

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