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Quel derby in fiera con un grande Mario Boni

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 In realtà il derby di Natale vinto nettamente dalla Virtus 94-62 non è stato il primo a essere giocato in zona fiera. Il 26 agosto 2007 molti erano ancora al mare o in montagna e la parte bianconera della Città dei Canestri si godeva ancora il recente ritorno della Virtus a livelli di eccellenza, con le finali raggiunte in Campionato e Coppa Italia e il terzo posto ottenuto in Fiba Cup nella Final Four di Girona. Ciononostante un folto pubblico, circa quattromila persone, raggiunse il Parco Nord, i primi già a partire dalle 18, per assistere ad un evento in programma alle 21. Si trattava del derby vecchie glorie organizzato a fini benefici in favore di tre associazioni: As You, Group Seven e Amici di Luca (per la casa dei risvegli intitolata a Luca De Nigris). Virtus guidata in panchina da Alberto Bucci, Fortitudo dalla coppia John McMillen-Fabrizio Pungetti. In campo per i bianconeri erano rappresentati cinque decenni di storia delle V nere: dal Gigi Serafini di fine anni ’60, vincitore poi di una Coppa Italia nel 1974 e dello scudetto due anni dopo, al Mario Boni della promozione quando già eravamo nel nuovo millennio. Insieme a loro Renato Albonico il meno giovane in campo con i suoi 60 anni, vincitore della Coppa Italia nel ’74; Marco Bonamico, vincitore di due scudetti, nel ’76 e ’84, protagonista di 22 derby, 16 vinti e 6 persi, tra questi i due giocati in maglia Fortitudo; Lauro Bon, accoppiata Coppa Italia e Coppa Coppe del 1990; Riccardo Morandotti e Paolo Moretti protagonisti del tris consecutivo di titoli negli anni ’90; Abbio anello di collegamento di quel triplo successo con le grandi Virtus trionfanti del 1998 e 2001; nel bis scudetto Eurolega del ’98 c’era anche Claudio Crippa, arrivato al Parco Nord direttamente da Mosca, mentre nel grande slam del 2001 c’era Fabrizio Ambrassa; poi Gus Binelli che di trionfi ne ha visti tanti, attraversando praticamente quasi tutti gli anni ’80 e completamente quelli 90′, svestendo la V nera solo nel 2000. Poi ancora Emilio Marcheselli, Aldo Tommasini, Giovanni Setti. Anche in Fortitudo il periodo rappresentato è il medesimo: partendo da Calamai, sfortunato protagonista di un derby nel 1970 in cui fallì i due liberi del possibile sorpasso, fino a Myers, biancoblù fino al 2001, passando per Ferro, Santucci, Dallamora, Masetti, Pellacani, Angeli, McNealy, Fumagalli, Gay. Nobile anche parterre: c’è Brunamonti, arrivato in auto da Roma; c’è Zoran Savic giunto da Barcellona; anch’egli da Mosca c’è Ettore Messina, che di derby ne ha guidati dalla panchina 30 da capo allenatore e 12 da vice, circa il 40% di quelli disputati; c’è soprattutto Danilovic, che di impronte sul derby ne ha lasciate molte. Il primo canestro lo segna Abbio, il grande protagonista è, però, Mario Boni, che un derby vero non lo ha mai giocato, ma che è entrato nella storia bianconera, con solo 17 gare disputate, mettendo una firma significativa sulla promozione del 2005. In questo derby amarcord Mario segna 26 e trascina la Virtus al successo per 77-72. La fotografia di questa stracittadina la scatta Ettore Messina, annodando, con una cintura ideale, questa gara amichevole al derby di Eurolega che nel 1998 mandò la Virtus alla Final Four di Eurolega. Era un derby monco di molti protagonisti, giocato a quarantotto ore da quello della rissa. Queste le parole di Ettore a commentare l’azione decisiva di questa stracittadina tra vecchie glorie: “Quando Crippa è andato in lunetta ho rivisto Rivers. Claudio sbaglia, poi ruba palla a Fumagalli: la Virtus vince. Come nel ’98, in Eurolega. Solo che al posto di Fumagalli c’era Rivers”.

Virtus Bologna – Fortitudo Bologna 77-72

Virtus: Abbio 11, Boni 26, E. Marcheselli, Crippa 5, Morandotti 7, Albonico, A. Tommasini, G. Setti 5, P. Moretti 11, Au. Binelli 4. Bon 5, Serafini 1, Bonamico, Ambrassa 2. All. Bucci.

Fortitudo: Angeli 13, Calamai, Fumagalli 27, Myers 6, Pellacani 1, Dallamora 3, Ferro 9, Gay 9, Masetti 2, Santucci, McNealy 2. All. McMillen-Pungetti.

 

 

 

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