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Bologna nel Sacco: la Fortitudo cade tra le mura amiche, al Paladozza passa Pesaro 80-77

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Fortitudo Pallacanestro Bologna/Valentino Orsini


FORTITUDO POMPEA BOLOGNA-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 77-80 (18-22; 34-41; 51-62)

Fortitudo Pompea Bologna: Robertson 9, Aradori 21, Cinciarini 3, Mancinelli, Franco ne, Dellosto ne, Leunen 13, Sims 16, Fantinelli 8, Daniel 7, Stipcevic. All. Antimo Martino.

Carpegna Prosciutto Pesaro: Bardord 12, Drell, Mussini 9, Williams 17, Pusica 15, Miaschi 4, Eboua 4, Thomas, Totè 12, Zanotti 7. All. Giancarlo Sacco.

Arbitri: Carmelo Paternicò, Lorenzo Baldini, Dario Morelli.

Tiri liberi: BO 15/19 (79%); PE 13/22 (59%).

Rimbalzi: BO 48; PE 45.

Falli: BO 20; PE 23.

Tiri da 2: BO 20/38 (53%); PE 20/41 (49%).

Tiri da 3: BO 6/25 (24%); PE 7/26 (27%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Pompea Fortitudo Bologna: Fantinelli, Robertson Aradori, Leunen, Sims.

Carpegna Prosciutto Pesaro: Williams, Barford, Pusica, Eboua, Totè.

 

Ambizione e personalità, questi i binari su cui Antimo Martino vuol vedere viaggiare la sua Fortitudo, nuovamente di scena al Paladozza contro Pesaro.

Impatta bene la sfida Pesaro, in vantaggio con una tripla di Pusica dopo pochi secondi. Risale la china Bologna, a segno con Leunen, Fantinelli e Aradori, nonostante una coriacea difesa ospite. La Carpegna Prosciutto non sta a guardare, accorciando sensibilmente, fino a pareggiare i conti sulla schiacciata in transizione di Williams su assist di Pusica che, a tre minuti dalla prima sirena, costringe Martino al timeout. La chiacchierata sembra giovare ai biancoblù: in uscita dai blocchi Robertson regala un possesso pieno di vantaggio ai suoi, ma Totè e Pusica spadroneggiano sul versante d’attacco, chiudendo i primi 10’ in favore di Pesaro.

Incapace di reagire adeguatamente, la Fortitudo subisce l’offensiva veemente di Pesaro: Williams e Zanotti fanno decollare i giallorossi, trovando con la tripla di Miaschi la doppia cifra di vantaggio a metà quarto. L’ennesima persa (dieci nei primi due quarti) costringe Martino a chiamare nuovamente minuto, non riuscendo a risultare incisivo sulla realizzazione immediata di Mussini al rientro sul parquet. L’Aquila si aggrappa al “Professore” per restare in gara: sono undici i punti consecutivi dello statunitense, che permettono alla sua squadra di chiudere all’intervallo sotto di sole sette lunghezze.

Doccia fredda al rientro sul campo da gioco: Pusica colpisce dall’arco, spedendo Bologna nuovamente in fondo al baratro. Non ci sta la Fortitudo: Aradori alza la temperatura nel Palazzo, trovando cinque punti in un amen che, combinati con i quattro di Sims, chiudono la forbice del distacco sui due possessi. Uscito anzitempo per falli, Totè torna in campo e per la Fortitudo la musica cambia: l’inerzia del match torna a favorire Pesaro, a segno ripetutamente con Williams, Barford ed il proprio numero 35, allungando nuovamente sull’Aquila. Batte un colpo la Fortitudo con Aradori e Daniel, artefice di una schiacciata su palla vagante, ma la Carpegna Prosciutto a spizzichi e bocconi tiene a distanza di sicurezza gli avversari, arrivando all’ultimo periodo con undici punti di margine.

Ultimo periodo di gara dal copione sostanzialmente invariato: Barford e Mussini muovono lo score della gara in loro favore, seguiti da Fantinelli e da un indomito Sims, ma nel migliore momento della Fortitudo, Pesaro allunga nuovamente. Troppe le imprecisioni offensive dei biancoblù per restare a rimorchio degli avversari che, con i centri di Pusica e Totè, mettono una seria ipoteca sull’incontro. Dodici i punti di vantaggio per i giallorossi con due minuti sul cronometro, un’eternità per Bologna che con un colpo di reni riesce a divorare il tesoretto degli ospiti fino al -4 con la tripla di Robertson a ventinove secondi dal termine. L’impresa impossibile assume contorni terreni sulla tripla di Aradori che sancisce il singolo possesso di distacco fra i due schieramenti. Il bonus favorisce la Carpegna Prosciutto, che con Barford dalla lunetta ha in mano il colpo del potenziale kappaò, ma il numero zero fallisce il secondo e regala la palla del possibile (e beffardo) pareggio alla Fortitudo. Transizione condotta da Aradori che si ritrova accerchiato sulla linea dei tre punti, la sfera finisce nella mani di Sims: il pivot statunitense prova a impattare la gara, ma la sua preghiera dall’arco si infrange sul ferro, sancendo la vittoria dei marchigiani.

Finisce così al Paladozza: Pesaro batte Bologna 80-77. Esce sconfitta per la seconda volta in stagione dalle mura amiche la Fortitudo, in una partita comandata sin dagli albori dalla Carpegna Prosciutto. La formazione allenata da Giancarlo Sacco fa bottino pieno grazie ai punti di Barford, Williams, Pusica e Totè, quest’ultimo MVP della contesa con 12 punti e dieci rimbalzi.

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