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La Virtus Segafredo ricomincia dominando: 97 a 68 alla Virtus Roma

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foto Ciamillo CastoriaVirtus Pallacanestro

 

 

VIRTUS ROMA – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA       68 – 97           (14-22; 29-50; 50-71)

Virtus Roma: Cusenza n.e., Alibegovic 14, Rullo, Dyson 7, Baldasso, White 16, Pini 5, Farley n.e., Spinosa n.e., Jefferson 5, Buford 8, Kyzlink 13. All. Bucchi

Virtus Segafredo: Gaines 4, Deri n.e., Pajola 5, Baldi Rossi 12, Markovic 11, Ricci 12, Delia 9, Cournooh 6, Weems 14, Nikolic 5, Teodosic 9, Gamble 7. All. Djordjevic

Arbitri: Begnis, Bartoli, Giovannetti

Tiri liberi: RM  15/23; BO 14/20

Falli: RM  19; BO 24

Rimbalzi: RM  25; BO 46

Tiri da 2: RM  19/41; BO 22/31

Tiri da 3: RM 5/21 ; BO 13/24

Comincia il girone di ritorno, per la Virtus Segafredo, con una trasferta a Roma che potrebbe nascondere insidie: la squadra di Bucchi viene da tre sconfitte, ma ha saputo mostrare qualità che all’andata non erano potute emergere per la formazione rimaneggiata con la quale si era presentata al PalaDozza. In più, potrebbe inserire il neoacquisto J. White, giocatore esperto e tecnico. La Virtus tuttavia resta di altro spessore e diciamo che potrebbe rimanere vittima soprattutto di un inadeguato modo di affrontare l’incontro.

 I quintetti iniziali sono Dyson, Kyzlink, Buford, Alibegovic e Jefferson per Roma, Markovic, Cournooh, Weems, Ricci e Gamble per Bologna. Virtus che parte – strano – in confusione, con palle perse da ufficio inchieste, e Roma ne approfitta trovando un 6-0 prima che i bianconeri riescano a fare anche solo un tiro. Dopo la tripla di Buford allora Djordjevic deve chiamare la sospensione e inserire Teodosic. Il 9-1 arriva da un libero su due di Ricci, prima che si constatino gli effetti dell’ingresso del superserbo tanto che all’8° Bologna si trova addirittura avanti, 11-13. Con lui in campo, c’è poco da dire, muta la mentalità della squadra, che nel frattempo ha cambiato tutti i giocatori sul parquet. Alla prima sosta è 14-22 per la Segafredo, con parziale di 3-21: quasi incredibile, se si pensa allo svantaggio in doppia cifra al 4° minuto.

Il secondo periodo comincia con la tripla d Baldi Rossi, per rimarcare una superiorità che dice 1-11 nel parziale dopo i primi tre minuti del quarto. Roma è in netta sfiducia, Bucchi cerca di tamponare ragionandoci un po’ sopra, ma non ottiene granché, se non un accenno di rimonta quando i bolognesi si rilassano mentalmente (23-39 al 17°). Sembra tornare partita vera, per i minuti conclusivi del tempo, con lo scarto che peraltro rimane notevole. 29-50 all’intervallo, con Baldi Rossi che battezza il risultato tripleggiando quasi sulla sirena. Delia fin qui +30 di plus/minus, in 11’31”. Tra i romani, irriconoscibile Dyson, apparso fisicamente improponibile.

La Segafredo non smette di difendere e anche se ogni tanto butta la palla per eccesso di sicurezza Roma è come se andasse a sbattere contro una diga quando supera la metà campo, e al 24° Markovic dalla lunetta fallisce il + 30, che arriva poco dopo con l’ennesima tripla di Baldi Rossi, ad inizio 26°: 34-64. Per Roma entra anche White, per la verità si direbbe ancora un po’ in sovrappeso, e segna subito in contropiede. Sembra quasi garbage time, Bologna ora concede ai romani di riavvicinarsi con un parziale di 14-0, ma all’ultima sosta Bologna è ancora +21, 50-71.

White detta la via (benché si esibisca in un gratuito antisportivo su Gamble, ma alla fine comunque top scorer tra i suoi) e i virtussini romani provano ad andargli dietro con sprazzi di gioco interessante, anche perché la Segafredo è come fosse già scesa negli spogliatoi. Peraltro gli ultimi cinque minuti cominciano da +18 (59-77) e la partita finisce comunque +29, 68-97, con 5 punti anche di Stefan Nikolic, entrato negli ultimi tre minuti. In una partita come questa pare superfluo soffermarsi sui singoli, ma da rimarcare, quanto meno sul piano statistico, sarebbe almeno il plus/minus di Delia, +46. Testa adesso alle Top16 europee, mercoledì a Bologna arriva il Darussafaka, e sarà senza dubbio tutt’altra storia.

 

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