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La Virtus Segafredo trova in una buona panchina l’energia giusta per archiviare la pratica Oriora Pistoia: 90 – 60

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – ORIORA PISTOIA     90 – 60       (19-8; 46-28; 62-48)

Virtus Segafredo: Gaines 9, Deri, Pajola 7, Baldi Rossi 14, Markovic, Ricci 22, Delia 4, Cournooh 9, Hunter 5, Weems 4, Nikolic 7, Teodosic 9. All. Djordjevic

Oriora: Della Rosa, Petteway 16, D’Ercole, Quarisa n.e., Brandt 11, Salumu 13, Landi 8, Dowdell 6, Johnson 6, Wheatle. All. Carrea

Arbitri: Attard, Borgo, Brindisi

Tiri liberi: BO 13/15; PT 11/16

Falli: BO 20; PT 17

Rimbalzi: BO 36; PT 36

Tiri da 2: BO  19/28; PT 14/32

Tiri da 3: BO  13/30; PT 7/28

Serata tranquilla, per la Virtus Segafredo? Diciamo che ne avrebbe bisogno, vista la pressione che sta mettendo l’Eurocup e che sabato prossimo ci sarà anche la trasferta a Venezia. Bisognerà vedere se l’Oriora Pistoia accetterà di fare lo sparring partner e basta, dato che è stata vista in crescita, per quanto fuori non abbia mai vinto, e se è difficile credere che sia giunta a Bologna con concrete speranze di vittoria, mai dire mai, come insegna l’esperienza dello scorso anno, proprio al PalaDozza. Certo che questa è tutta un’altra Virtus, ma questo campionato ha già riservato sorprese clamorose.

Delia in quintetto per la Virtus, con Markovic, Teodosic, Weems e Ricci: Pistoia risponde con D’Ercole, Dowdell, Petteway, Johnson e Brandt. Subito 6-0 per i padroni di casa, poi Brandt mette il primo canestro dei toscani con un buon movimento sotto canestro. Un po’ di confusione in attacco dei bolognesi fa il paio con quella degli ospiti, che tengono il ritmo bassissimo nella speranza di contenere il punteggio, sola chance per loro per ambire ad un risultato positivo. La Virtus difende con una intensità che mette chiaramente in difficoltà gli ospiti, ma comincia a pagarlo con il numero dei falli. Però la gente ha di che divertirsi, soprattutto quando i bianconeri ripartono con le giocate in velocità. Dopo 6’ di gioco è 13-2, con le squadre che hanno iniziato la girandola dei cambi. 19-8 il risultato del primo quarto. Bologna in pieno controllo, Pistoia che però sta iniziando ad entrare in partita. Il parziale dei secondi 4 minuti è stato 6 pari.

Si riparte con la medesima intensità dei bianconeri guidati da un Pajola in grande spolvero, Pistoia cerca di replicare con un paio di triple, ma non può avere speranze se anche la panchina bolognese si propone con tanta convinzione: Baldi Rossi esce dopo 7’33” giocati con 9 punti segnati e 4 rimbalzi, Cournooh tiene il campo con sicurezza. Il coach in conferenza stampa aveva sottolineato il duro lavoro in palestra compiuto proprio da questi tre, i risultati ne sono la riprova. Intanto Ricci è il primo ad entrare in doppia cifra con le sue bombe, anche Nikolic trova minuti quando si è ormai sul +20 a metà secondo quarto e si iscrive a referto con il 2 su 2 dalla lunetta del 41-19. Di là è Landi quello che ci prova di più, adesso, assieme a Brandt. La Virtus si concede forse un po’ troppa accademia, Petteway trova alcune giocate da attaccante puro, ma all’intervallo è 46-28. La partita sembrerebbe ormai segnata.

Pistoia rientra con grande convinzione, con un 3-9 che dice “sveglia!” ai bolognesi, che cercano di stringere le maglie ma continuano a buttare palle al vento. Time out di Djordjevic, così, al 24°, sul 51-39. Possiamo immaginare cosa abbia detto il coach ai suoi, che rientrano un po’ più convinti dietro, mentre in attacco si perpetua la saga delle palle perse. L’Oriora trova pertanto nuove energie, Ricci (fin qui già 19 punti) commette un antisportivo e va a sedersi, poco dopo Hunter pure. La Segafredo sembra fare di tutto per permettere agli avversari di riavvicinarsi, ma questi sprecano tutte le chance per tornare sotto la doppia cifra: 62-48 all’ultima sosta, con tripla di Pajola quasi sulla sirena.

Ricci oggi è in serata di grazia, ma è dalla panchina che vengono molte delle cose migliori. L’ultimo quarto diciamo che vale per completare i tabellini, con relativa serenità che incide sulle medie al tiro, soprattutto da tre. Alla fine per la Segafredo è stato un bel allenamento, con una squadra che non poteva impensierirla ma con giocatori di qualità che hanno comunque fatto vedere anche delle belle cose. Nel finale rientra Nikolic assieme al giovanissimo Deri con la partita che si chiude 90-60. Non credo occorrano ulteriori commenti, a questo punto l’attenzione va tutta sulla trasferta in Coppa a Trento, che oggi è stata umiliata in casa da Reggio Emilia e vorrà certamente riscattarsi davanti al proprio pubblico. E ribadiamo il buon contributo alla causa giunto dalla panchina bolognese, quale positiva risposta ad una sollecitazione proveniente dal coach in queste settimane.

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