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Il regal scalpo: a Bologna la Virtus si impone sulla capolista Ragusa per 85-84

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Bianca Costantini


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-PASSALACQUA RAGUSA 85-84 (16-21; 31-39; 50-49; 73-73)

Virtus Segafredo Bologna: Micovic, D’Alie 2, Begic 20, Tassinari 10, Salvadores 18, Tava 2, Cabrini, Tartarini ne, Martines ne, Harrison 30, Cordisco 3. All. Andrea Liberalotto.

Passalacqua Ragusa: Tagliamento 4, Romeo 12, Consolini 22, Gatti L. ne, Stroscio ne, Soli, Nicolodi 2, Walker 22, Hamby 20, Gatti V. 2. All. Giovanni Recupido.

Arbitri: Alberto Perocco, Giulia Forni, Gian Lorenzo Miniati.

Tiri liberi: BO 17/22 (77%); RA 16/22 (72%).

Rimbalzi: BO 35; RA 44.

Falli: BO 20; RA 18.

Tiri da 2: BO 28/53 (52%); RA 25/42 (59%).

Tiri da 3: BO 4/19 (21%); RA 6/28 (21%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Salvadores, D’Alie, Tassinari, Begic, Williams.

Passalacqua Ragusa: Romeo, Soli, Nicolodi, Hamby, Walker.

 

L’upset con Broni come anticamera del successo odierno. Perché si sa, l’appetito vien mangiando e questa Virtus è stata digiuna anche troppo a lungo. Sul parquet del Paladozza si presenta al cospetto delle bianconere la capolista Ragusa, con intenzioni molto chiare: vincere, ad ogni costo.

Il primo quarto è un copione già scritto: parzialone esterno di 0-8 che lascia presagire il peggio, ma un’ispirata Begic comanda i lavori per la Segafredo ed accorcia fino al -2. Walker e Consolini ricostruiscono il tesoretto perduto, girando a fine primo quarto sul +5. Ma la Virtus è viva e divora ancora il bottino delle ospiti, arrivando nuovamente dopo quattro giri d’orologio ad un solo possesso di distanza. Hamby, Consolini e Walker ricacciano indietro le Vu Nere, ma Tassinari dall’arco batte un colpo prima dell’intervallo lungo.

Muta la pelle come un serpente la formazione di Liberalotto e, una volta rientrata sul parquet, si prepara a colpire mortalmente come un cobra. Walker e Hamby colpiscono subito le padrone di casa, ma è un fuoco di paglia: Begic e Harrison si infiammano, mettendo a segno rispettivamente 5 e 10 punti, regalandosi così il primo vantaggio interno.

L’ultimo periodo è una battaglia di nervi: Consolini e Hamby sono sentenze quando puntano il canestro, Bologna si gioca la vittoria dalla lunetta con Tassinari e Salvadores, ma Hamby all’ultimo beffa le bolognesi e manda la sfida all’overtime.

Il supplementare è un continuo rincorrersi fra emiliane e siciliane: Romeo e Tagliamento tengono alto il vessillo ragusano, Salvadores e Harrison salgono in cattedra e rispondono per le rime alle ospiti, ma a meno di un minuto Consolini regala il possesso pieno di vantaggio alle sue. Sembrerebbe un epilogo già visto e rivisto, pronto per essere nuovamente scritto negli almanacchi sportivi, ma la stavolta non è così. Ana-Marija Begic si alza mortalmente dall’arco e assesta una stoccata decisiva a Ragusa, che sciupa ripetutamente le buone occasioni per tornare in vantaggio. Nonostante ciò, alle ragazze di Recupido la chance principe si presenta proprio all’ultimo: sotto di solo una lunghezza, Tagliamento riceve all’interno del perimetro, ma Tassinari è una belva e le ringhia addosso, la giocatrice ragusana spedisce una preghiera fra le nuvole che non scheggia nemmeno il ferro.

Finisce così al Paladozza: Bologna batte Ragusa 85-84, per merito di una prova corale sublime, su cui vi sono due ciliegine dolcissime, quelle di Harrison e Begic, realizzatrici letale con rispettivamente 30 e 20 punti complessivi.

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