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Al Paladozza è battaglia vera, la spunta nel finale la Fortitudo: contro Varese vince Bologna 79-76

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OaSport


FORTITUDO POMPEA BOLOGNA-OPENJOBMETIS VARESE 79-76 (24-20; 44-48; 64-61)

Fortitudo Pompea Bologna: Robertson 9, Aradori 21, Cinciarini 7, Mancinelli 11, Dellosto ne, Leunen 5, Buscaroli ne, Sims 14, Fantinelli 6, Daniel 6, Stipcevic. All. Antimo Martino.

Openjobmetis Varese: Peak 8, Clark 13, De Vita ne, Jakovics, Natali, Vene 18, Simmons 10, Seck ne, Mayo 9, Tambone 8, Gandini, Ferrero 10. All. Attilio Caja.

Arbitri: Tolga Sahin, Beniamino Manuel Attard, Martino Galasso.

Tiri liberi: BO 17/18 (94%); VA 7/10 (70%).

Rimbalzi: BO 36; VA 36.

Falli: BO 12; VA 20.

Tiri da 2: BO 16/31 (52%); VA 15/24 (63%).

Tiri da 3: BO 10/24 (42%); VA 13/38 (34%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Pompea Fortitudo Bologna: Fantinelli, Robertson Aradori, Leunen, Sims.

Openjobmetis Varese: Mayo, Clark, Peak, Vene, Simmons.

 

Due formazioni in odore di alta classifica, due organici dalle ambizioni e dall’andamento simile. Fortitudo-Varese è questo, ma anche tanto altro. Prova di maturità per Varese: dopo la vittoria su Trieste, la squadra di Caja è chiamata a battere un altro colpo per salire ancora più in alto. Prova anche per Bologna, ma di redenzione: dopo la caduta orgogliosa nel finale sul parquet del Taliercio contro i campioni d’Italia, i biancoblù devono riprendere a correre per rimanere nella scia dei vertici della Serie A.

Nonostante il fattore casa sia soverchiante, l’inizio di Varese è tutt’altro che reverenziale: Clark apre le ostilità dall’angolo, supportato da Mayo e Vene, gli ospiti volano sul +9 e Martino è costretto al timeout. Il break della Effe non giova ai biancoblù che, dopo i quattro punti iniziali di Sims, impiegano ancora un minuto e mezzo prima di andare nuovamente a referto con Aradori. La grande fisicità varesina si condensa all’interno dell’area, allora la Fortitudo decide di portare il gioco lontano da canestro: sono tre le triple casalinghe per chiudere la forbice del distacco, con Aradori a regalare il primo vantaggio interno a due minuti dalla prima sirena. Solo briciole nel finale per l’Obenjobmetis: Simmons approfitta dell’ingresso di Daniel per segnare due facili, ma Cinciarini e Aradori con un buzzer beater issano l’Aquila sul +4.

Il controllo della gara, nonostante la tripla di Mancinelli ed i canestri di Sims, pian piano scivola via dalle mani biancoblù, raggiunti dalle bombe in back to back di Tambone e Mayo. Minuto obbligato per la formazione di casa, incapace di far fronte alle conclusioni dall’arco degli ospiti. Aradori e Robertson danno respiro alla Fortitudo, ma cinque punti in fila di Vene ribaltano il risultato, confermato poi da altre due triple di Tambone e Peak che portano Varese a chiudere il primo tempo sul 44-48.

In un’atmosfera surreale per la notizia della prematura scomparsa di Kobe Bryant in un incidente aereo le due formazioni rientrano in campo, ma la palla è un macigno e non ne vuole sapere di entrare. Il primo canestro della ripresa porta la firma di Simmons da sotto le plance, su cui pone il punto esclamativo Vene, glaciale dall’arco con due bombe che spediscono i padroni di casa sotto di otto lunghezze. Si scuote dal torpore la Fortitudo, presa per mano da Aradori e che con Fantinelli trova il canestro del 56 pari a metà quarto. Nervosismo sul parquet che costa un antisportivo per parte (Cinciarini e Vene), oltre a portare l’inerzia della gara in favore dei biancoblù. Leunen e Cinciarini si guadagnano i liberi che permettono alla Effe di impattare la gara, ma sono di Daniel i punti che aprono lo strappo, con una veemente schiacciata a chiudere il terzo parziale sul +3.

Prove generali di allungo per l’Aquila: impatta benissimo il quarto Mancinelli, a segno con cinque punti consecutivi per tentare la fuga. Gioca la parte della lepre la squadra di casa, ma il cacciatore Caja non si lascia ingannare e, dopo un timeout ben oculato, vede i suoi accorciare nettamente le distanze con Simmons e Clark, trovando il -3 dall’arco con Peak cinque minuti dal termine. La fiammella della speranza varesina continua a bruciare grazie alle invenzioni di Vene e Ferrero, ma l’and-one di Aradori e le iniziative del capitano biancoblù sorreggono la barricata emiliana. Cala la Fortitudo nel finale, rischiando la frittata: Mayo va a spasso per l’area e ne mette due in sospensione, Ferrero lo imita, -1 a quaranta secondi dal termine e timeout obbligato per Martino. Possesso offensivo che si infrange sul ferro, la transizione porta Clark al tiro che manca il bersaglio grosso, Sims mette la sfera in cassaforte, la consegna ad Aradori che viene spedito in lunetta. L’ala bresciana fa due su due, fissando il punteggio sul 79-76. L’ultimo possesso dell’Openjobmetis è condotto da Clark, sul cui tiro si avventa Aradori, annullando la conclusione dell’esterno varesino e le speranze di overtime degli ospiti.

Finisce così al Paladozza: Bologna batte Varese 79-76. Gara complicata per la Fortitudo: dopo i vari ribaltamenti nella conduzione del match, i biancoblù riprendono le redini dello scontro nel finale, condotti da un Pietro Aradori sontuoso, autore di 21 punti complessivi e MVP della contesa.

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