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Sotto i riflettori: Maarten Leunen

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Protagonista della risalita della Fortitudo dal purgatorio cestistico in cui era intrappolata da tempo immemore, Maarten Leunen è uno dei punti saldi della formazione di Antimo Martino. Giunto ai piedi delle due Torri la scorsa stagione, la sua esperienza e la sua classe hanno largamente contribuito nell’economia della squadra biancoblù, creando quell’alchimia necessaria al trionfo finale ed alla conquista della promozione in A1.

STATISTICHE.

Nativo di Vancouver, il classe ’85 si è sempre rivelato giocatore affidabile per la categoria, divenendo realmente determinante non tanto per l’apporto realizzativo, quanto per la capacità di dirigere in maniera magistrale il gioco. Dotato di un QI cestistico sopra la media, per merito delle sue giocate Maarten si è guadagnato il soprannome di “Professore”, appellativo più che giustificato prendendo in considerazione la valutazione media nelle sue stagioni in prima divisione: 11,5 punti. La sua caratura tecnica lo rende temibile sia in fase di impostazione che in fase realizzativa. Gli 8,3 punti di media, uniti ai 5,5 rimbalzi ed ai 2,7 assist non rendono l’idea di quanto sia importante per l’economia della squadra, facendosi carico nelle situazioni spinose di possessi pesanti per determinare le sorti della propria squadra. Esemplificativa del suo talento è la passata stagione: alla prima stagione in A2 con la maglia della Fortitudo lo statunitense è entrato in ben 5 delle 6 principali categorie statistiche, piazzandosi primo in quella per la valutazione media più alta con 29 punti. Capace di giocare negli spot di 4 e di 5, i suoi 206 centimetri abbinati a quasi 100 chili di peso lo rendono una presenza ingombrante sotto i tabelloni, permettendogli di spostare il gioco fuori dall’area o al centro del pitturato per lasciare spazio ai tiratori.

PRESTAZIONI.

Nonostante lo stop, questa stagione si è rivelata una delle migliori a livello di percentuali: se dall’arco Maarten colpisce solo nel 32,9 % dei casi, dalla linea della carità ed all’interno del perimetro le medie si alzano all’88,2% ed al 67,6%. Anagraficamente avviato verso il tramonto della sua carriera, lo statunitense spesso non è riuscito a riproporre prestazioni all’altezza del passato, incastonando però in questa stagione la sua miglior prova contro la Dolomiti Energia Trentino. Nella gara contro la formazione di Nicola Brienza il classe ’85 ha messo a referto 13 punti in 21 minuti con il 100% dal campo, conditi da 7 rimbalzi, 3 assist ed una stoppata.

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