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17 Aprile 1955: il Gira spinge le V nere verso il quinto titolo italiano

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foto Virtuspedia

 

 

Nel 1954-55 La Virtus perde nel girone d’andata quattro volte in trasferta: a Trieste e Milano, contro due rivali per il titolo, ma anche a Venezia contro la Reyer e nella capitale contro l’AS Roma, compagini molto più lontane dalle zone di vertice. Al termine del girone d’andata la Ginnastica Triestina comanda con 16 punti, Milano e le V nere ne hanno 14, il Gira, sconfitto nel derby per 51 a 39, 13. Nel ritorno i bolognesi sponsorizzati Minganti sono costretti al pareggio a Varese, poi il 13 febbraio travolgono la squadra di Trieste per 93-48, con 37 punti di Calebotta. In testa i triestini restano a 21 punti, come pure il Gira, sconfitto a Milano dall’Olimpia Borletti che raggiunge così le due rivali; a 19 segue la Virtus, che deve però ancora recuperare le gare con l’AS Roma e la Reyer. Le due partite sono state rinviate in gennaio per la chiusura della Sala Borsa, giudicata non idonea per ospitare manifestazioni sportive, con nulla osta non rilasciato dalla competente commissione, formata dal vice questore, dal vice sindaco, dal comandante dei vigili del fuoco e da un ingegnere del genio civile. Via libera arrivato proprio alla vigilia della gara contro la squadra di Trieste. Il 13 marzo le V nere devono affrontare il Gira: gli arancioni conducono 54-52 a pochi secondi dalla fine, quando Tracuzzi ruba palla a Lucev, serve Canna che subisce fallo e trasforma i due liberi. La Ginnastica Triestina allunga a 27 punti, Gira, al secondo pareggio consecutivo, e Milano seguono a 25, poi la Virtus con 24. La domenica successiva i bolognesi recuperano la gara con la Reyer: un netto successo, firmato dai 46 punti di Calebotta, che permette ai bianconeri di scavalcare le due squadre immediatamente sopra e piazzarsi al secondo posto, a un solo punto dalla capolista. Nella giornata successiva vincono le prime due, la Virtus contro Cantù (36 punti di Calebotta), Trieste contro il fanalino di coda Junghans Venezia, mentre perdono Gira e Olimpia, a questo punto ormai, praticamente, tagliate fuori dalla lotta per il titolo. Il secondo recupero, contro l’As Roma con ancora 36 punti di Nino, permette alla Virtus, non solo di vendicare un’altra sconfitta patita nell’andata, ma soprattutto di raggiungere la vetta della classifica. Si arriva così alla penultima giornata, in programma il 17 aprile, con un solo punto di vantaggio per Bologna. In mattinata la squadra di Tracuzzi, allenatore e giocatore, cade a Pesaro, dove si gioca all’aperto, su un campo bagnato e con il sole che non aiuta la visuale. Gambini segna 17 punti, Calebotta 15, ma non basta. Nel pomeriggio il Gira fa un favore storico alla Virtus: con grande orgoglio batte la Ginnastica Triestina. Tra gli arancioni di casa spicca Lucev, triestino che poi mostrerà il suo talento anche con la V nera sul petto; Silvio, però, si fa male nel primo tempo, tuttavia continua a giocare per aiutare i compagni e i bolognesi sponsorizzati Preti vincono 80-70. Così la Virtus resta al comando della classifica e può affrontare il primo maggio l’Olimpia Borletti in Sala Borsa nell’ultima giornata, con la possibilità, vincendo, di aggiudicarsi il titolo. I bianconeri confermano la loro imbattibilità casalinga, trionfano 72-57, ancora una volta trascinati da Calebotta, autore di 22 punti. Nino con 424 punti è quarto nella classifica dei marcatori (il primo è Tonino Zorzi con 527), ma soprattutto la squadra del presidente Mezzetti può festeggiare il quinto scudetto tricolore. Anche Tracuzzi, però, ringrazia pubblicamente i giocatori del Gira, per quel decisivo aiuto di due settimane prima.

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