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Virtus-Gira, un Derby nel Derby

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foto Virtuspedia

 

 

Il 31 maggio 1964 la città di Bologna è tutta concentrata sull’ultima giornata del campionato di calcio, che vedrà il Bologna battere la Lazio e restare appaiato all’Inter in testa alla classifica guadagnandosi il diritto a giocare lo spareggio che poi sancirà il trionfo dei rossoblù. In quell’ultimo giorno di maggio si giocò anche il derby di basket tra la Virtus, in lotta con Varese e Milano per il titolo, e il Gira, che arriverà decimo a fine stagione. Un derby tutto particolare, perché analizzando il tabellino, si notano i grandi campioni delle V nere, ma anche una curiosità nella formazione della seconda squadra bolognese.

Virtus: Augusto “Gianni” Giomo 6, Corrado Pellanera 18, Gianfranco Lombardi 20, Ettore Zuccheri 17, Santo Rossi 4, Mario Alesini 2, Franco Tesoro, Antonio Calebotta 7, Justo Bonetto 3,  Giorgio Borghetti 4.

Gira: Franco Bertini 6, Paolo Conti 24, Mario Viscardi 2, Paolo Magnoni 12, Achille Canna 11, Romano Nardi 4, Emidio Testoni 1, Giuseppe Nannucci 2, Sandro Samoggia, Raniero “Ello” Leborroni.

Dei dieci giocatori del Gira Fides nove avevano giocato nella prima squadra Virtus: chi come Viscardi solo in amichevoli, chi in poche occasioni, come Lebboroni (2), Nannucci (1), Nardi (4) e Samoggia (4), chi qualche volta in più come Testoni (15) e Magnoni (22), chi abbastanza da farne la storia come Paolo Conti, tre stagioni, 68 partite e 830 punti segnati, nonché nazionale e chi ha indossato la V nera così a lungo da costruirne la leggenda come Achille Canna, nove stagioni, due scudetti, 190 partite, 1902 punti, azzurro e nella Hall of Fame del basket italiano; dove è inserito anche il decimo giocatore, che però la storia, oltre che in azzurro, l’ha scritta in altre piazze, a Varese e Pesaro: Bertini, che tuttavia la V nera l’ha indossata. Era il maggio 1961 e in prestito da Pesaro Bertini giocò il torneo Italia ’61 a Torino. L’Idrolitina giunse terza, perdendo da Denver e OKK Belgrado, che arrivarono nell’ordine ai primi due posti, ma si lasciò dietro, battendole, Simmenthal Milano e Racing Parigi.

Tornando al derby di Bologna, la Virtus se lo aggiudicò senza troppi patemi, 81 a 62. Sotto la regia sempre sapiente di Gianni Giomo, Pellanera, Lombardi e Zuccheri fecero bottino, ma diedero la loro mano anche i “vecchi” Alesini e Calebotta, nonché i più freschi Borghetti, Bonetto e Rossi; l’unico a non portare punti alla causa fu il giovane Tesoro.

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