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La Virtus parte a razzo con il tricolore sul petto

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1976-77, la Virtus, galvanizzata dallo scudetto sul petto, comincia la stagione con otto vittorie consecutive in campionato. All’esordio a Cagliari la Sinudyne parte bene, prende una decina di punti di vantaggio, ma poi soffre il ritorno degli isolani, che nella ripresa vanno anche a più quattro. Nel finale il Brill perde per falli Ferello, Prato, De Rossi e Lucarelli: le V nere ne approfittano e prevalgono 86-87. Driscoll con 21 punti e Bertolotti con 17 i migliori tra i bolognesi. Alla seconda giornata esordio casalingo contro Gorizia: Bertolotti, Driscoll e Antonelli segnano 20 punti a testa e la pratica viene archiviata per 82 a 71. La terza giornata vede le V nere affrontare, a Imola, Forlì: gara senza storia, capitan Bertolotti ne infila 27, Serafini 20 e Bologna vince in carrozza per 76 a 104. Alla quarta giornata c’è il derby, la sfida tra il maestro Peterson, alla guida dei bianconeri, e l’allievo John McMillen, allenatore dell’Alco, ma fino alla stagione precedente assistente di Dan sulla panchina Virtus. Parte benissimo la Sinudyne, avanti di 16 punti dopo 16 minuti, ma già all’intervallo il divario si è ridotto, 48 a 38. Al secondo minuto della ripresa Driscoll commette il quarto fallo e viene sostituito da Villalta. Dopo la metà del secondo tempo, la Fortitudo arriva anche a meno tre, 68 a 65, Peterson allora rischia il suo americano e le cose migliorano: alla fine Sinudyne 89 e Alco 80 con Bertolotti autore di 25 punti. La Virtus sbanca anche Cantù, con un tap-in di Serafini sulla sirena: 90 a 92. Gigi è anche il migliore realizzatore dei suoi con 22 punti, davanti ad Anonelli con 20. Contro la Reyer si viaggia a lungo in equilibrio: 14 a 13 al 7′, 32 pari al 15′, 44 a 42 all’intervallo, 56 a 54 all’ottavo della ripresa. I bolognesi piazzano poi un parziale di 8 a 0 e prendono quei dieci punti di vantaggio che conservano fino al termine, 90 a 80. Splendido Bertolotti, 32 punti, 13 su 17 al tiro, 6 su 6 in lunetta. A Siena la Sinudyne prende sette punti di vantaggio sul finire del primo tempo (36-43 al 20′), grazie a tre tiri a bersaglio di Antonelli, che risulterà il migliore realizzatore dei bolognesi insieme a Bertolotti, 16 punti ciascuno. Nel secondo tempo le V nere amministrano la gara e vincono 67-78. Contro la Snaidero manca Driscoll per un infortunio alla caviglia. Dopo un avvio equilibrato i friulani prendono otto punti di vantaggio, 30 a 38 al 13′, grazie ad un parziale di 2 a 10. Con una zona aggressiva e un brillante Bertolotti (36 punti) Bologna recupera, ma nella ripresa, all’undicesimo la Snaidero ha dieci punti di vantaggio, 65-75. Un pressing indemoniato di Caglieris, Valenti e Antonelli (altro grande protagonista con 24 punti) permette ai bolognesi di agganciare gli avversari. A 45 secondi dalla fine si è sul 91 pari, ma le V nere allungano e vincono 95 a 93. Da sottolineare i 13 punti di Pedrotti. Poi i bolognesi perderanno a Roma e in casa contro Varese, per poi riprendere il cammino con dieci vittorie, serie interrotta a Varese, prima dell’ultima vittoria in casa contro la Xerox Milano. 19 vittorie e 3 sconfitte e primo posto in classifica. Poi le cose diventano più difficili a partire dalla fase successiva: nel girone subito due sconfitte, contro Gira e a Varese, poi quattro vittorie (tra cui quella, finalmente, contro Varese al supplementare) danno una faticosa qualificazione. In semifinale, dopo la sconfitta in gara uno al Pianella, i bolognesi sono bravi a ribaltare la serie, ma in finale c’è ancora Varese che s’impone due a zero e vince il titolo dopo avere battuto la Sinudyne cinque volte su sei. I bolognesi chiudono il campionato con 25 vittorie e 8 sconfitte, 5 delle quali contro Varese.

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