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La Virtus Segafredo domani all’assalto di una discutibile Supercoppa, mentre la Fortitudo conferma lo sponsor Lavoropiù

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foto Ciamillo-Castoria / Virtus Pallacanestro


Potrà sembrare un paradosso, ma in effetti proprio nell’anno del Covid-19 siamo solo a metà settembre eppure il mondo del basket italiano è già nella bagarre. Con notevole anticipo rispetto alle stagioni precedenti l’impegno agonistico è già nel vivo, con le finali di Supercoppa che, dopo un vero proprio tour de force agonistico per le qualificazioni, si disputeranno da domani alla Segafredo Arena, protagoniste le quattro candidate principali alle semifinali sia nel prossimo campionato che, ovviamente, in coppa Italia. Qualche sorpresa, qua e là, lungo le qualificazioni c’è anche stata, ma le differenze dei valori per ora sono tali che il solco tra il quartetto di punta e le altre rimane profondo. In seguito, non è da escludere l’inserimento inatteso di un outsider, visto il tourbillon di roster prodotto dal mercato, tuttavia per ora è ancora così. In tanti preannunciano già una finale tra Bologna e Milano, ma io non sarei così perentorio: la Virtus è abbastanza lontana da una condizione in grado di sfruttare veramente le sue potenzialità, e se lo stesso si può dire forse per le altre è indubbio che Milano è molto più avanti (o forse ha solo un gioco per ora più utilitaristico?), Sassari appare molto meno sulle gambe e Venezia è nelle recente storia bianconera lo spauracchio per antonomasia. In più oltre a Teodosic non al meglio fisicamente si è aggiunto un problemino ad Alibegovic a rendere problematico lo scontro di domani sera con la Dinamo, anch’essa peraltro alle prese con qualche infortunio da recuperare pienamente. Nulla di strano, in giorni in cui si dovrebbe completare una preparazione fra l’altro cominciata in ritardo rispetto al solito: la Lega avrà anche avuto le sue buone ragioni per questa programmazione anticipata così intensa, ma nell’avanzare della stagione qualcuno ne potrebbe patire le conseguenze? Con questo dubbio, aspettiamo curiosi queste Final4 in un’Arena fortemente rinnovata, ancorché utilizzabile in piccola parte, rosi da tanti altri dubbi: inizierà davvero il campionato la settimana prossima o ci saranno prese di posizioni contrarie per il diniego ad avere tifosi in tribuna (perché poi sia stato possibile in Supercoppa e non lo sia in campionato sarebbe da spiegare meglio)? Partirà davvero l’Eurocup, subito dopo, o la situazione pandemica internazionale ne bloccherà l’avvio? Questioni che si pongono i tifosi, ma in primis le stesse società che dovrebbero organizzarsi di conseguenza. Non si dica, però, che le colpe siano tutte del virus: se l’ambiente sportivo italiano godesse di un’altra maturità probabilmente di risposte ne avremmo già avute. Non tutte, certo, ma molte sì.

 

Nel frattempo, la Fortitudo Lavoropiù ha presentato oggi le sue nuove maglie, ha confermato la collaborazione con il proprio sponsor, si è gongolata facendo indossare le nuove divise al binomio “stellare” che ha aggiunto al proprio roster, Adrian Banks e Ethan Happ. Investimenti importanti, che verificheremo se saranno sufficienti a confermare i buoni risultati della gestione Martino, se non, addirittura, come si aspetta la società, a migliorarli. Personalmente ritengo che non aver tenuto uno come Leunen, per il contributo che avrebbe potuto dare nello spogliatoio, oltre che in campo, in un anno in cui si starebbe cercando di alzare l’asticella, sia stato un errore non semplice da sanare, ma sarà il campo a dire chi ha ragione, e onestamente Sacchetti ne sa un milione di volte più di me. L’importante sarà non bearsi troppo di talune soluzioni “estetiche” rispetto al pragmatismo dei risultati. Staremo a vedere.

 

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