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La Virtus Segafredo guadagna la finale a spese di un Banco di Sardegna che a volte vola ma resiste per 35 minuti: 76 – 88

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foto Ciamillo-Castoria/Virtus Pallacanestro


DINAMO BANCO DI SARDEGNA SASSARI – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  76 – 88    (24-19; 42-40; 59-62)

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 17, Bilan 24, Treier n.e., Pusica 5, Kruslin 2, Devecchi, Re n.e., Burnell 13, Bendzius 11, Gandini 2, Gentile n.e., Tillman 2. All. Pozzecco

Virtus Segafredo: Tessitori 11, Abass 13, Pajola 2, Alibegovic 9, Markovic 9, Ricci 5, Adams 11, Hunter 4, Weems 8, Teodosic 13, Gamble 3. All. Djordjevic

Arbitri: Sahin, Grigioni, Quarta

Tiri liberi:  BO 16/21; SS 17/21

Rimbalzi: BO 45; SS 34

Falli:  BO 25; SS 25

Tiri da 2:  BO  24/37; SS 19/35

Tiri da tre:  BO 8/23; SS 7/31

La seconda semifinale di Supercoppa pone di fronte una Virtus Segafredo alla ricerca della forma non ancora pienamente ritrovata e un Banco di Sardegna che arriva non nascondendo le proprie ambizioni. In una Segafredo Arena nuova di zecca desolatamente semideserta per le norme anti-Covid le due squadre cercheranno soprattutto di completare l’inserimento dei nuovi acquisti, interessantissimi per entrambe, conciliando le necessità della preparazione precampionato con quelle di una finale che nessuno vorrebbe perdere. I quintetti vedono schierati Markovic, Teodosic, Weems, Ricci e Tessitori per Bologna,  Spissu, Kruslin, Burnell, Bendzius, Bilan per Sassari.

Primo possesso Virtus, e ottimo movimento di Tessitori per il primo vantaggio, subito rintuzzato dalla media distanza da Bilan. Ma i primi minuti sono davvero strepitosi, ad indicare la voglia di entrambe le squadre di arrivare in finale, con leggera prevalenza dei sardi sul piano del punteggio che li sta premiando. Belle giocate da una parte e dall’altra, anche con i numerosi cambi effettuati, con Spissu che segna da centrocampo mentre Tillman si infortuna alla spalla sotto canestro andando a rimbalzo. Alla fine la Segafredo riesce a rimanere a -5, alla prima sirena, grazie a un magata in penetrazione di Adams.

L’avvio del secondo periodo è un Adams-show che permette ai suoi di restare attaccati a una Dinamo molto risoluta. Bello anche il confronto tra i lunghi, con Pozzecco che invece non si diverte e si fa dare un tecnico ingiustificabile. L’intensità è notevole, cresce assieme alla tensione. Gamble manca il pareggio con doppio errore ai liberi e Spissu punisce ancora da oltre l’arco, subito prima di beccarsi un tecnico condiviso con Adams (storie tese fra i due). Burnell da tre affonda l’allungo, Santeodosic rende pan per focaccia e siamo poco dopo la metà del quarto, ma poi fallisce abbastanza incredibilmente una serie di liberi velenosetti. Prima dell’intervallo Alibegovic indovina la tripla dall’angolo del -2, 40-40. Insomma, partita tutta ancora da giocare.

Burnell riparte da dove si era fermato, cioè spanierando con precisione questa volta dalla media. Una sciocchezza difensiva di Markovic regala tre liberi a Spissu ma Ricci punisce con la tripla e Markovic trova prima il pareggio, 47-47, in dai e vai, poi il vantaggio con tripla frontale. Santeo spiega basket, Bilan continua il proprio show personale, Tillman torna per fortuna sul campo e subito realizza. Ricomincia il Pozzecco-show che si fa cacciare dopo un fallo in attacco del suo centrone (netto) ma Bilan non tradisce e riporta i suoi in parità poco dopo ai liberi, prima che Spissu riallunghi da oltre l’arco (53-56 al 18°). Torna anche l’Adams show: insomma, la gara è avvincente e resta punto a punto. 59-62 all’ultima sosta.

Pusica pareggia immediatamente all’ultimo via. Poco dopo Tessitori aggiunge concretezza alla sua gara con la tripla che da un +6 ai bianconeri che spaventa i sardi. Lui e Alibegovic sono i nuovi protagonisti del match, che una schiacciatissima in contropiede di quest’ultimo parrebbe indirizzare in direzione emiliana: 64-78, ma mancano ancora 5 minuti. L’assist di Santeo per la tripla di Abass del 69-83 è da lacrime agli occhi. Restano solo due minuti e mezzo, adesso, e a Sassari non resta che arrendersi. C’è tempo per una scaramuccia fra Gamble e Bendzius figlia della frustrazione, con i secondi conclusivi che permettono a Bilan di impreziosire la sua bella partita. Finisce con 24 punti, 13 rimbalzi e 38 di valutazione, ma a vincere è la Segafredo: 76-88, in conclusione. Per Bologna arriva la finale, per Sassari resta l’orgoglio di una prova comunque di carattere e tecnicamente con sprazzi davvero pregevoli. In casa virtussina da segnalare i miglioramenti di Markovic, la crescita di Tessitori, Adams che comincia ad assomigliare a se stesso, gli italiani risultati determinanti: insomma, gli elementi di crescita che si possono aspettare a una settimana dall’avvio della stagione vera e propria.

 

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