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Mezzo secolo e cento derby fa comandava la F, poi la svolta

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Foto Virtuspedia


Domenica 22 novembre 2020 è in programma il derby numero 109. Mezzo secolo prima si giocò quello numero nove. La Virtus, che già aveva perso cinque delle prime otto stracittadine, uscì nettamente sconfitta anche da quella, giocata in casa, per 53 a 71. Al ritorno andò anche peggio: l’Eldorado superò la Norda 83 a 60. Era una Virtus veramente ai minimi termini che affrontava il punto più critico della sua storia già quarantennale: la squadra vinse solo cinque partite in quel campionato e si salvò solo agli spareggi di Cantù. Alla fine di quella stagione la Fortitudo aveva quindi conquistato il 70% dei derby complessivi, vantando un vantaggio di più quattro rispetto alle V nere, 7 a 3. Mai più la società di via San Felice si trovò in una situazione così favorevole nel computo delle stracittadine. Nella stagione successiva la Virtus vinse all’andata e perse al ritorno, mantenendo inalterata la differenza di vittorie a fine campionato, anche se guadagnò qualcosa nella differenza percentuale. Le due vittorie bianconere del 1972/73 furono l’inizio della risalita bianconera, attenuata dalla sconfitta nel derby di Coppa Italia a Cremona. La nuova doppietta virtussina nella stagione successiva (quel 1973/74 in cui le V nere vinsero la Coppa Italia dopo un digiuno di diciotto anni) pareggiò il conto dei derby di campionato, ma la Fortitudo rimase in vantaggio nel calcolo complessivo grazie a quel successo di Cremona dell’anno precedente. Il 1974/75 lascò le cose inalterate, con un successo a testa: la Virtus vinse all’andata, sopravanzando la F nelle gare di campionato (non succedeva dalla sfida numero tre) e impattando il conto complessivo; poi perse al ritorno. Le sfide della poule scudetto 1976 furono cruciali: all’andata vinse la Virtus ritrovandosi, rispetto ai rivali, nella stessa posizione raggiunta dopo la gara di andata del campionato precedente, ma nel ritorno la Sinudyne concesse il bis, in un’emozionante gara conclusasi dopo un supplementare; quella vittoria, non solo lanciò le V nere verso lo sprint che le avrebbe portate al settimo scudetto, ma determinò un definitivo vantaggio nel conto dei derby: 11 a 9 in campionato e 11 a 10 in totale. Da allora la Virtus prese il largo. Quelle due gare furono, infatti, anche l’inizio della striscia più lunga della lunghissima storia di confronti tra la V e la F: tra il 1976 e il 1980, quando la Virtus vinse 102 a 100, ancora dopo un tempo supplementare, le V nere infilarono una serie di nove successi consecutivi portando il conto totale sul 18 a 10 e da allora la Fortitudo ha sempre inseguito. Quel filotto di successi fu interrotto nella gara di ritorno, di nuovo finita all’overtime, ma stavolta in favore della IeB. Dopo una vittoria per parte nella stagione regolare del campionato 1981/82, a partire dalla fase orologio della stessa stagione, i bianconeri iniziarono un’altra serie di sette successi consecutivi, portandosi sul 26 a 12. Le cinque vittorie consecutive bianconere tra il 1993 e 1994 portarono il conto sul 37 a 18, ma il massimo divario si ebbe dopo la gara di andata del campionato 1995/96: venti derby in più vinti dalla Virtus, 39 a 19. Qui cominciò la rimonta della F con ben sette vittorie consecutive, interrotta dal primo derby 1997/98, anno di gloria per la Virtus che vinse Eurolega e scudetto, ma anche stagione del primo trofeo Fortitudo, la Coppa Italia, e annata in cui si disputarono dieci derby, sei dei quali vinti dalle V nere. Poi con cinque successi consecutivi nei primi cinque derby della stagione 1998/99, l’aquila arrivò a dimezzare il divario, di qualche anno prima, 45 a 35 (perché tra la fine del 1995 e il febbraio 1999 la Virtus vinse solo le sei sfide del 1997/98). La serie negativa fu interrotta dal derby più “alto” della storia bolognese, il sesto di quella stagione: quello che la Virtus vinse a Monaco nella Final Four di Eurolega 1999. Con le due vittorie del 1999/2000 la Fortitudo si portò sul 46 a 37, un meno nove che non si verificava dal 1982. Il 7 a 1 (gli ultimi sei consecutivi) della stagione 2000/01, quella del Grande Slam bianconero, allargò di nuovo la forbice, 53 a 38. I quattro derby vinti dalla Fortitudo nell’ultima stagione prima della clamorosa estate Virtus 2003, con la perdita dell’affiliazione, e in quella del ritorno in A1 portarono il conto sul 54 a 43. La tripla di Vukcevic che decise il derby del 2009 fermò il conto sul 58 a 45 dopo 103 derby. La retrocessione, poi la sparizione della Fortitudo crearono quasi otto anni di vuoto. Le due squadre si ritrovarono in serie A2, quella bianconera dopo la retrocessione, quella biancoblù in risalita dopo la ricostituzione di una nuova società: quell’anno si spartirono il bottino (ma il colpo grosso lo fecero le V nere con la conquista della Coppa Italia di Legadue e della promozione). Il Natale 2019 riporta il derby in serie A con un più trentadue Virtus, poi la spartizione dei derby nella recente supercoppa fissa il conto sul 61 a 47.

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