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Fortitudo, una settimana di studio prima di un dicembre decisivo. L’editoriale del lunedì

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Editoriale dedicato a Walter Bussolari e Andrea Vicino, simboli e personaggi storici del basket bolognese prematuramente scomparsi nella giornata di domenica 29 novembre. 

Niente partite, niente Serie A e, per una settimana, niente delusioni. Mentre la parte bianconera di Bologna festeggia l’arrivo di Marco Belinelli, la Fortitudo affronta questa settimana di pausa senza il proprio allenatore. Meo Sacchetti, infatti, è nella bolla di Tallin, impegnato per le partite di qualificazione ad EuroBasket 2022 con la Nazionale.
Sono giorni senza partite, ma le voci di cambi di strategia sono sempre insistenti. Si parla soprattutto di mercato.
Al vaglio la possibilità di salutare Nicolò Dellosto e Leonardo Totè. Il primo né con Antimo Martino né con Meo Sacchetti ha mai trovato continuità di spazio. Per lui si parla di una probabile rescissione contrattuale.
Per il lungo del 1997, Totè, invece di un prestito. Su di lui infatti la Fortitudo in estate ha investito parecchio garantendogli un contratto pluriennale. Da qui la possibilità di trovargli solamente una collocazione temporanea.
Dopo la definitiva conferma per tutta la stagione di Marco Cusin, si fanno sempre più insistenti le voci di un’aggiunta. Sacchetti infatti ha chiesto alla società l’inserimento nel proprio roster di un playmaker italiano con spiccate doti da passatore.
I nomi caldi sono due: Luca Vitali e Tommaso Baldasso. Il primo molto più probabile del secondo, dal momento che la Virtus Roma non si vuole assolutamente privare del proprio regista titolare.
Vitali, invece, è in rottura con Brescia. Nonostante un lungo contratto con la Leonessa ed un ruolo attivo anche nel settore giovanile, per l’ex Virtus è probabile una separazione. Ed è da qui l’interessamento della Lavoropiù.
È doveroso però interrogarsi sull’utilità di questo tipo di operazione in entrata. La Fortitudo in questi mesi ha denunciato una fortissima carenza nel reparto dei lunghi.
Aggiungere un altro esterno, tra l’altro con caratteristiche molto simili a quelle di Matteo Fantinelli (il migliore per rendimenti fin quando ha giocato), potrebbe essere un azzardo.
Da quanto emerge dalle notizie ufficiali della società, la Fortitudo ha ritrovato tutti i suoi infortunati, Fantinelli compreso. L’aggiunta di Vitali avrebbe avuto più senso in caso di stop ancor più prolungato del playmaker faentino. In caso di convivenza tra i due ci si chiede: chi sarà il titolare e chi si accontenterà di partire dalla panchina.
Il ruolo del playmaker comunque sarà fondamentale da qui in avanti perché dovrà essere il metronomo ed il gestore di possessi di una squadra con tantissime individualità.
Questa Fortitudo è troppo radicata al talento dei singoli e si vedono troppi uno-contro-uno. Sono pochissime le azioni di squadra, ben costruite fatta di passaggi.
E allora che questa settimana di sosta possa servire per staccare la spina dopo tante delusioni. Il rientro di tutti gli infortunati è fondamentale soprattutto perché si andrà ad affrontare un mese di dicembre di fuoco. La Lavoropiù in Serie A avrà proprio contro Brescia il primo avversario, poi Pesaro e Cremona. Tre impegni – alternati dalle partite di Basketball Champions League contro Bilbao – che sulla carta non sono proibitivi.
La Fortitudo deve ritrovare la propria rotta ed è da queste gare che dovrà farlo. 

 

Foto: Valentino Orsini/Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

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