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24 Dicembre, il punto su Basket City. Un vero Natale di speranza per entrambe le squadre bolognesi

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foto Virtus PallacanestroGiulia Pesino


Il Natale virtussino sarà parzialmente rovinato dal problema fisico riscontrato da Alessandro Pajola; quello fortitudino dalla brutta figura fatta nella prima trasferta europea dopo tanti anni, sebbene il Retabel Bilbao sia tutt’altro che una brutta squadra, anzi. Però c’è modo e modo di perdere, e quella è stata poco più che una voglia di gita subito prima della zona rossa. Peraltro, viene dato per certo l’arrivo di Tommaso Baldasso e questo, aggiunto a quello di Dario Hunt, sarebbe un colpo che potrebbe sistemare diverse cose. Per diventare la squadra che in società probabilmente avevano sognato la scorsa estate a mio parere mancherebbe ancora una cosa che però non specifico per non apparire polemico. In ogni caso, l’eventuale nuovo acquisto non ci potrebbe comunque essere domenica contro la Reyer, che a questo punto deve puntare tutto sul campionato se non vuole gettare alle ortiche l’intera stagione e ci aspettiamo possa arrivare alla Unipol Arena come una bestia ferita. Non esattamente l’avversario più banale per una squadra che sta un po’ affannosamente cercando di trovare la propria identità, per quanto segnali di possibile rinascita si siano già in parte potuti intravedere e la gara potrebbe accendersi come credo sperino i tifosi di entrambe le squadre, non proprio soddisfatti di quanto visto fin qui pure sul piano del carattere.

In casa Virtus Segafredo invece se non fosse per il problema sorto al piede di Pajola parrebbe andare tutto per il meglio in vista della partita per eccellenza di questo avvio di stagione, la rivincita, dopo un anno, concessa all’Armani di Ettore Messina. Sono diversi i motivi di interesse per una gara che ha convinto la Rai ad essere presente: in primis, l’ormai quasi certo esordio di Marco Belinelli; poi, la retorica sulla partita dovuta allo scontro fra le due società di maggior blasone nella pallacanestro italiana; infine – e ci sembra il più pregnante – il confronto fra le due principali candidate alla finale scudetto, sebbene a questo punto dell’anno il quadro generale sia ancora talmente in fieri da permettere che domenica possa accadere quasi qualunque cosa senza che debba davvero incidere sul proseguimento del campionato. Lo scorso anno la Virtus non maramaldeggiò ma inflisse comunque una sonora sconfitta ai milanesi; quest’anno la truppa di Messina è partita con tutt’altra preparazione e concentrazione, è cresciuta come tasso tecnico rispetto all’anno passato, gioca un basket molto più convincente ed incisivo.  Francamente il pronostico è più che un pelo dalla sua parte, anche perché un anno fa il pubblico bolognese fu probabilmente il sesto uomo in campo e la sua assenza si farà sentire: per motivi esattamente all’opposto di quanto sia stato nel caso delle sconfitte casalinghe registrate fin qui dai bianconeri, ma si farà sentire.

Non si può infine non dedicare due parole all’exploit di Josh Adams contro Andorra martedì sera. Che il giocatore sia forte era un mistero solo per i suoi detrattori preconcetti; che il suo inserimento nella Virtus meta-serba sia stato complicato non è un segreto; che la sua partitissima sia coincisa con l’assenza del dio Milos non è peraltro un caso, visto che sono spettate a lui le palle che normalmente vanno a Teodosic, ma questo non deve essere considerato un problema, visto che non credo si tratti di una questione di incompatibilità, aggravata dall’ingresso della star NBA in organico: ora la Virtus (comprendendo sia la società che i tifosi, giacché penso che in panchina non avessero già troppi dubbi) sa di poter contare su uno “vero” in più, cui affidare pale scottanti, e se il problema deve essere quello di riuscire a dosare le responsabilità si è creata l’occasione per verificare quanto la squadra sia davvero intelligente, consapevoli del fatto che senza la giusta intelligenza non si arriva a vincere niente di importante. Insomma, prima della partitissima con Milano, dell’inserimento di Belinelli, con l’assenza forzata di Pajola (divenuto punto di forza della squadra da sembrare imprescindibile), l’impresa di Adams non poteva essere più tempestiva, a un passo dal secondo step dell’esame di maturità per la squadra di Sale Djordjevic: il primo è stato superato con l’imbattibilità nel girone di Eurocup; il secondo sarà lo scontro col titano lombardo; il terzo la posizione in classifica alla fine di un tormentato girone d’andata, che potrebbe stabilire gli accoppiamenti alle Final8 di Coppa Italia al Mediolanum Forum di metà febbraio, quando giungerà il primo vero verdetto stagionale.

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