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Trieste castiga la Fortitudo: alla Unipol è 69-82

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FORTITUDO BOLOGNA-ALLIANZ TRIESTE 67-82

 

Fortitudo Bologna: Banks 17, Baldasso 12, Saunders 8, Fantinelli 8, Withers 6, Hunt 6, Palumbo 6, Totè 4, Cusin 2. All. Dalmonte

Allianz Trieste: Grazulis 20, Laquintana 13, Upson 12, Alviti 11, Doyle 8, Cavaliero 7, Delia 5, Da Ros 4, Henry 2. All. Dalmasson

 

Arbitri: Lo Guzzo, Pierantozzi, Bongiorni

 

Quintetti iniziali:

FORTITUDO: Fantinelli, Hunt, Withers, Banks, Palumbo

TRIESTE: Cavaliero, Doyle, Da Ros, Alviti, Delia

 

TIRI LIBERI: Fortitudo, Trieste

TIRI DA DUE: Fortitudo 22/34, Trieste 22/36

TIRI DA TRE: Fortitudo 5/23, Trieste 9/21

RIMBALZI OFFENSIVI: Fortitudo 9, Trieste 13

RIMBALZI DIFENSIVI: Fortitudo 23, Trieste 23

 

Proseguire sulla buona strada tracciata dalla gestione Dalmonte e centrare la quinta vittoria in sei gare di campionato. Questo l’obbiettivo della Fortitudo che ospita Trieste nell’ultima giornata del girone di andata, ancora senza Happ e Aradori, e con il giovane Mattia Pavani inserito nei dodici iniziali. Tutt’altro che un cliente abbordabile il team di coach Dalmasson, reduce dalla vittoria casalinga con Reggio Emilia e desideroso di rilanciarsi anche dopo lo stop forzato causa Covid quando lo scorso 3 gennaio i 12 positivi in squadra non permisero di disputare l’incontro con Varese.

L’inizio del match è subito di marca fortitudina, con Banks sugli scudi: 100% da due e 6 punti personali. Dalmasson chiama il time-out, i suoi rientrano provando a mettere più verve ma la partita cade in un limbo di equilibrio con la Effe che mantiene il +8: lassismo spezzato dalla tripla di Withers, che porta il parziale a 9-0 in favore dei suoi, prima del centro di Doyle. Sempre molto attenta sotto al proprio canestro, la Fortitudo orchestra ripartenze massicce in cui la palla circola veloce. Withers, a tre minuti dalla sirena, mette un’altra tripla (2/4) per il +14, massimo vantaggio fortitudino. Il tempo si chiude 24-15, con gli ospiti che rientrano sul finale del quarto grazie a un decisivo Grazulis: un rimbalzo offensivo, assist, centro da due e i liberi che rinfrancano i triestini.

Il secondo periodo si apre con la tripla di Banks ma anche quella di Cavallero, che unita ai punti di Upson (7 personali) riportano in scia Trieste a -5. Quando Alviti mette il 27-24 che chiude sul 6-0 il parziale per gli ospiti, è Dalmonte a richiamare i suoi in panchina. La Effe mantiene il vantaggio con i liberi di Saunders e Hunt ma è ancora Grazulis a prendersi il fallo di Toté e a realizzare nel frattempo la tripla del 31-29. Il lettone sbaglia il libero ma Hunt regala un auto canestro che riporta tutto in parità. Toté si ricorda di essere in partita e mette i due punti del 35-31, con Laquintana che risponde. Ancora il 35 della Fortitudo allunga in una sorta di partita nella partita, e l’inerzia torna da parte biancoblu. Il secondo fallo di Fantinelli punisce però la Effe con il centro di Da Ros e il fallo su Delia che realizza il libero del -1. Quando lo stesso Delia fa 0/2 a poco più di un minuto dalla fine, Doyle mette la tripla del 39-39 e Banks tira alle ortiche l’ultimo attacco fortitudino. Sia da due che da tre quasi tutto si equivale: 3/10 da lontano, 11/16 per i biancoblu dall’area, stesse realizzazioni di Trieste ma con 19 tentativi all’attivo.

La falsariga al rientro dagli spogliatoi resta la stessa: Fortitudo che conduce e Trieste che le sta al passo. Entra in tabellino anche Cusin, arrotondano Hunt e Fantinelli ma ancora con Laquintana gli ospiti restano sul -2. E’ proprio Cusin in questa fase a fare un gran lavoro di raccordo e distribuzione di palla, oltre che di rientro difensivo, ma nulla si sblocca da ambo le parti fin quando Delia viene dimenticato sotto canestro e schiaccia il 47-47, mentre il primo vantaggio in tutta la partita degli ospiti è siglato dalla tripla di Alviti. Si corre sul filo dell’equilibrio e tutti sono protagonisti, soprattutto Doyle che si rianima e infila la tripla del 55-51 mentre subito dopo entra nel tabellino anche Baldasso, unico dei suoi a zero. Il massimo vantaggio ospite è di +6 alla fine del terzo periodo, con l’assist di Cavaliero ancora per Gazulis, con annessa e connessa un’altra dormita dei padroni di casa sotto canestro e i 12 punti totale del lettone.

A rincorrere allora nell’ultimo periodo è la Fortitudo: Laquintana tiene avanti i suoi ma finalmente si sveglia Baldasso. L’ex Roma infila due triple che d’improvviso lo portano in doppia cifra e che soprattutto fissano il -2 per i suoi riportando Trieste sulla terra con Banks che completa l’aggancio al 63-63. A quattro minuti dal termine però Trieste rischia di infilare l’allungo decisivo: Alviti e Grazulis mettono due triple, con il lettone che si ripete poco dopo per il 74-67. E in effetti lo strappo ammazza la partita, perché la schiacciata di Upson è la bandierina bianca della Fortitudo. Nell’ultimo minuto e quaranta secondi di gara è un tiro a segno con gli ospiti che si portano a +13 grazie a Laquintana, che esce poco dopo per il quinto fallo personale e fissa i suoi punti personali a 13 e il tabellone finale dice 67-82.

L’impegno di martedì in Champions League con il Karsyaka chiuderà un ciclo terribile per gli uomini di Dalmonte: 11 partite in 36 giorni. La Effe in campionato tornerà in campo il 24 gennaio a Varese: una pausa che servirà a riordinare idee, recuperare uomini e prendere fiato. E questa non è necessariamente una brutta notizia.

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