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Diciannove anni fa l’ottava Coppa Italia della Virtus

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Foto Virtuspedia


Final Eight di Coppa Italia 2002, con la Kinder detentrice. Nei quarti contro Trieste facile vittoria 96-71. Dopo due giorni si gioca la semifinale contro la Scavolini (che ha eliminato la Fortitudo): nessun patema, 82-66, in una gara dove la Virtus ha avuto anche 29 punti di vantaggio. In finale, il 23 febbraio, c’è Siena che ha sconfitto in volata Treviso. I toscani partono sparati, 0-7, chiudono il primo quarto 14-28 e in avvio di secondo salgono sul 14-30; la Kinder riesce a limare qualcosa all’intervallo, 31-42. Al 30′ Bologna è a meno sette, ma la Mens Sana riparte trascinata da Chiacig che, dopo i 24 punti dei primi 20′ e zero nel terzo, ricomincia a segnare. Così a 3’40” Siena si trova a più nove palla in mano, Un gioco da tre punti di Andersen e una tripla di Rigaudeau riaprono la partita (2’17”, 65-68). Montepaschi in apnea e a 59″ arriva il primo pareggio, ancora con Rigaudeau (69-69). La Virtus va anche in vantaggio 71-69 con Jaric ma Naumoski, a tre secondi, buca in uno contro uno una difesa diventata quasi impenetrabile. Supplementare.

La Kinder sta sotto fino al 44′, poi ecco Ginobili, dopo aver perso due palloni (saranno sette alla fine, macchiolina su una gara splendida), con la tripla del nuovo sorpasso (77-75). Chiacig mette il trentacinquesimo punto (77-77) ma Manu sbuca all’improvviso e prende il rimbalzo offensivo, sull’errore di Jaric, dando la possibilità ai bolognesi di gestire l’ultima azione fino allo scadere del cronometro. Contro la Virtus non è una situazione invidiabile: è Rigaudeau, a quattro secondi dalla sirena, dall’angolo sinistro, che segna il canestro della vittoria (decisivo Antoine, segna la tripla del meno tre, il canestro del 69-69, e nel supplementare, la sospensione decisiva, sette dei suoi dieci punti sono fondamentali). Strepitoso nella rimonta Ginobili, anima del 10-0 del terzo quarto, quando la Kinder riemerge; per l’argentino 28 punti con 5 su 9 da due, 5 su 10 da tre e 3 su 4 ai liberi, 10 rimbalzi, 5 recuperi, 3 assist e 32 di valutazione, con anche una schiacciata in tap-in e una in penetrazione. Andersen segna 17 punti, cattura 13 rimbalzi per 21 di valutazione, Jaric 10 (ma continua a litigare col canestro da lontano, 0 su 6, 0 su 11 nelle ultime due gare e il canestro del 71-69, primo vantaggio, quasi al 40′), Smodis 8 e Abbio 6. Vince la Virtus 79-77, dopo essere stata sotto quasi 44′. L’allenatore Messina elogia Consolini e Molin che gli hanno suggerito l’idea vincente di andare con i quattro piccoli; l’opzione era stata provata in allenamento, vista le precarie condizioni di Smodis e la febbre di Barlera (non entrato nella finale), ma in partita sono stati gli assistenti a indicare a Ettore di provare a utilizzare anche questa carta. Dopo il grande Slam del 2001 la Virtus trionfa anche nella Coppa Italia 2002.

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