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La Virtus con fiducia entra nei giorni della verità. L’editoriale del lunedì

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photo Virtus - Giulia Pesino


È certo che questa settimana costituirà uno dei momenti fondamentali per definire la stagione della Virtus Segafredo. Ad attendere la squadra di Djordjevic sono due appuntamenti dal significato sia tecnico che psicologico assolutamente importanti: domani, a Lubiana, la Virtus si gioca la possibilità di ottenere il primo posto sicuro nel girone di Eurocup e un possibile vantaggio per il prosieguo della manifestazione, ma soprattutto la credibilità come leader di un torneo che fin dall’inizio si è imposta quale primo obiettivo stagionale; sabato, contro Venezia, alla Segafredo Arena andrà in scena una vera e propria doppia rivincita, perché in campionato all’andata i bolognesi in sostanza maramaldeggiarono contro una Reyer a dire il vero piuttosto fuori forma e con assenze significative, mentre alle Final8 hanno subito una sconfitta decisamente bruciante. Non che all’andata il risultato fosse stato così scontato, visto che la gara aveva preso una piega alquanto brutta e la rimonta bianconera era stata al limite dell’esaltante, ma insomma, oltre ai due punti importanti per la classifica sabato saranno in gioco motivazioni che riguardano anche la gerarchia fra le due formazioni.

A tutto ciò la Virtus arriva ancora una volta in mezza emergenza, con Pajola non ancora veramente disponibile e pure Tessitori in forse. A loro, si aggiungono il fatto che Belinelli sabato è tornato per la prima volta sul parquet dopo l’infortunio e la condizione non certo ottimale dello stesso Djordjevic. Ora, non so se il Cibona-Cedevita abbia o meno problemi, di sicuro le Vu Nere non arrivano all’impegno nelle condizioni maggiormente auspicabili per cui doppia sarà la necessità di presentarsi con lo spirito giusto per non vedere venire meno l’intensità indispensabile per portare a casa la vittoria. Come ha detto Bjedov, presentando la gara, “una delle chiavi della gara sarà tenere il loro contropiede e il loro gioco in campo aperto”, assieme a quanto sarà in grado di imporre la propria fisicità sotto i tabelloni.

Credo che questa Virtus abbia peraltro le carte in regola per terminare al meglio il girone; a mio parere, nei commenti non si sta in genere tenendo sufficientemente conto del valore aggiunto reale che costituirà il pieno inserimento di Belinelli, che ha già fatto vedere belle cose ma in prospettiva dovrebbe divenire un crack, per lo meno se servito nei modi a lui più adatti e senza costringerlo a compiti che ne dissiperebbero le energie. Chissà se il rebus Gamble possa dirsi risolto, dopo averlo visto sabato molto positivo; non mi meraviglierei di vederlo uscire al meglio proprio ora, però, ad avvio della fase culminante della stagione.

In definitiva, le aspettative per la gara di domani a Lubiana non possono che essere tante e positive. Vedremo, domani sera, se verranno rispettate.

Non mi soffermo invece sulla gara giocata contro Varese perché in pratica non c’è stata partita. L’Openjobmetis ha confermato di attraversare un periodo terribile difficile da giustificare, se ne si osserva il roster. In società immagino si porranno tanti interrogativi, che a questo punto rischiano peraltro di rivelarsi tardivi. Per la Segafredo si è trattato poco più di un allenamento, e magari in questa fase è stato quasi più utile così.

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