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Fortitudo, non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta. L’editoriale del lunedì

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Il cuore, la tanta volontà e lo spirito Fortitudo non è bastata alla Lavoropiù per vincere il derby di Bologna numero 110. La Virtus si impone 81-73.
I biancoblu hanno intrapreso questa stracittadina in emergenza totale. Assenti per infortunio Wesley Saunders, Todd Withers ed il lungo degente Stefano Mancinelli. Come per due quarti e mezzo contro Reggio Emilia, per tutto il derby la Fortitudo ha giocato con sette uomini effettivi.

Con le rotazioni accorciate al midollo (dalla panchina escono solo Tommaso Baldasso e Marco Cusin), la Fortitudo ha trovato le energie e la forza per giocarsela alla pari contro una Virtus in grande forma e reduce da una settimana di gioie europee.
Tutto questo cuore non è bastato. Baldasso e Adrian Banks si sono fatti carico dell’attacco biancoblu, ma un applauso va a un po’ tutto il gruppo. I lunghi si sono battuti come leoni. Dario Hunt, Leonardo Totè e Marco Cusin hanno lottato contro i pari ruoli bianconeri.

La Fortitudo alla fine della gara è arrivata senza ossigeno, ma è normale viste le rotazioni a disposizione.
Ora però la Lavoropiù deve guardare al futuro e farlo con più serenità, data da una prova di grande valore sia dal punto di visto emotivo che morale.

Le partite da vincere per la salvezza saranno le prossime, per esempio quella casalinga contro Brescia di sabato sera.
I biancoblu dovranno ritrovare la continuità di lavoro recuperando qualche infortunato e poi guardare ad una partita alla volta.
Il derby rappresenta una “bella sconfitta”. E da qui si deve ripartire per essere più forti di prima.

 

Foto Fortitudo Pallacanestro Bologna 103/ Valentino Orsini 

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