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“Una grande chimica di squadra il nostro punto di forza” – L’intervista di Elisabetta Tassinari a Radiabo

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Pochi giorni dopo il termine della stagione, è intervenuta ai microfoni di Radiabo, all’interno della trasmissione “Ciuf – Il lunedì dei canestri”, Elisabetta Tassinari, capitano della Virtus Segafredo Bologna Femminile, raccontando l’ottima annata della squadra fino alla semifinale playoff.

Una stagione straordinaria e storica quest’anno per il basket femminile a Bologna, per trovarne una simile bisogna tornare ai primi anni ’70.

“Un risultato storico per la società a pochi mesi dall’inizio di quest’avventura nella pallacanestro femminile, di questo sono molto contenta e orgogliosa sperando possa essere l’inizio di un percorso ancora più brillante. Si è concluso con l’uscita in semifinale playoff e penso sia il punto di partenza per obiettivi ancora più alti.”

Qual è stato il segreto di questa squadra?

“Ce ne sono stati tanti per riuscire a giocare un campionato così buono. Certamente partiamo da un gruppo ben consolidato che ha dato il via a questa sezione femminile della Virtus e che viene dall’A2, un gruppo di cinque ragazze, tra cui me, che si conoscono da tempo, giocano insieme da tempo e sul campo avevano conquistato la massima categoria. A questo si sono unite quest’estate altre giocatrici ottime sia italiane sia straniere creando una buona chimica di squadra. Il segreto è stato questo nucleo saldo che ha trascinato il resto della squadra.”

Avete perso, rispetto all’anno scorso, una top player come Harrison ma siete riuscite ad essere più forti in virtù di questa coesione, e degli ottimi innesti. Vanno riconosciuti ampi meriti anche alla direzione tecnica.

“Assolutamente sì, le squadre non si fanno con le figurine ma pensando ad un equilibrio ed a una chimica che sono gli ingredienti che portano poi alle vittorie. Gli acquisti di quest’anno sono stati eccellenti e si parla di giocatrici di primissimo livello ma la nostra forza è stata l’esserci amalgamate bene. Ogni ruolo era ben equilibrato e questo è merito del lavoro fatto giorno per giorno dal coach e da tutto lo staff. Le vittorie sono state frutto dell’impegno di tutti fin dal primo giorno in palestra e ci hanno portato fino ai playoff, alla vittoria nei quarti di finale ed alla semifinale con Venezia, una squadra attrezzata il doppio rispetto a noi e ci fa onore essere uscite contro di loro.”

La Virtus è stata la quarta forza del campionato, in prospettiva può essere davvero così? Davanti ci sono tre squadre ancora irraggiungibili ma anche dietro avete lasciato formazioni di alto livello proprio come Geas che avete battuto ai quarti, una squadra tosta che ha fatto la storia del basket femminile in Italia. La Virtus è davvero la quarta forza del campionato o è stata una casualità?

“Prima dei playoff si poteva pensare che avessimo raggiunto questo quarto posto anche per una serie di coincidenze fortunate ma dopo aver battuto Geas appunto, la quinta classificata, non ci sono stati più dubbi. Vincendo due gare su tre abbiamo sancito definitivamente la nostra posizione. Davanti, Venezia, Ragusa e Schio sono formazioni più forti, poi ci siamo noi e i playoff lo hanno confermato.”

Come è stato, dal punto di vista personale, il campionato di Elisabetta Tassinari?

“Il risultato personale non può essere valutato senza quello di squadra. Se una giocatrice rende, vuol dire che anche la squadra funziona e viceversa. Non posso che essere felice del risultato che ad inizio stagione sembrava un sogno. E’ chiaro che da giocatrice sono sempre molto critica nei miei confronti e pretendo il massimo da me stessa. Sono soddisfatta, ho giocato partite molto buone ed altre in cui avrei potuto fare di più, credo di aver dato sempre il massimo nelle occasioni che ho avuto al di là del risultato, dei punti e delle statistiche personali. Non ho rimpianti, ovviamente spero l’anno prossimo di migliorarmi anche a livello personale ma sempre in funzione della squadra che rimane la priorità.”

C’è qualche aspetto sotto il quale la squadra deve crescere?

“C’è sempre tanto margine. Per come è stata creata la squadra, ci tengo a ripeterlo, il risultato è stato ottimo. Analizzando poi le singole partite ci sono diverse gare che avremmo potuto vincere ma abbiamo perso contro squadre al nostro livello. E’ stato un anno complicato e abbastanza provante per tutte le squadre, senza mai uno stacco dalla palestra. Siamo state molto attente e controllate senza staccare mai la testa dalla pallacanestro. Tatticamente ci potevano essere tanti piccoli accorgimenti ma alla fine ha prevalso la voglia di vincere che va al di là della tecnica e della tattica. Ognuna di noi ha del margine di miglioramento.”

Potrebbe aiutare un miglioramento nelle percentuali al tiro da tre.

“Sicuramente sì. Anche io penso avrei potuto segnare di più. Il tiro da tre è oggi un’arma importante, soprattutto quando si incontrano squadre fisiche che in area ti impediscono di segnare facilmente. Il tiro si può anche allenare tutti i giorni ma si tratta anche di una questione mentale. Sono piccoli dettagli che vanno migliorati.”

E’ quello che poi è emerso anche contro Venezia. Più precisione e maggiore fisicità.

“Contro Venezia si è vista molto bene questa disparità, forse anche un po’ di timore reverenziale. E ‘ una squadra che abbiamo affrontato con fatica anche durante la stagione regolare, così come in gara 1. In gara 2 abbiamo affrontato la gara in maniera decisamente migliore e con qualche attenzione in più l’avremmo anche potuta vincere, siamo contente di essercela giocata.”

Ora un po’ di riposo?

“Adesso abbiamo qualche giorno di stacco. Chi non vive a Bologna raggiungerà la propria famiglia poi ognuna si allenerà in attesa di chiarire il proprio futuro. Io sono pronta a tornare in palestra ed allenarmi per la prossima sfida.”

Si parla già dell’anno prossimo?

“La società sta già lavorando in questa direzione, con noi giocatrici ancora non ha parlato. La mia volontà è quella di rimanere alla Virtus, di rimanere il capitano di questa squadra.”

C’è bisogno di creare figure di riferimento anche nel basket femminile e Basket City può diventare un punto di riferimento anche per questo.

“Certo, è stato un peccato quest’anno giocare a porte chiuse perché ho respirato molta partecipazione dei tifosi anche a distanza, sento che il movimento sta crescendo. E’ importante per Bologna e io sarei molto contenta di esserlo ancora per un po’.”

Si comincia infatti, anche sui social, a parlare anche dei risultati della Virtus femminile. La volontà di crescita di Segafredo è nota. L’anno prossimo si parte con un ruolo da protagoniste.

“La società è ambiziosa e punta ad obiettivi sempre più alti. Non so se la squadra cambierà ma penso sarà rinforzata e deve essere così se vogliamo che il basket femminile a Bologna occupi un ruolo di primo livello. Sono molto contenta di questa stagione perché si sono tutti accorti della nostra presenza, se ne parli e se ne discuta.”

 

 

 

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