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La Virtus Segafredo sbanca Brindisi facendo sua Gara 1: 66-73 alla Happy Casa

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HAPPY CASA BRINDISI – VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA  66 – 73  (16-17; 29-32; 50-53)

Happy Casa: Bostic 12, Motta n.e., Krubally 3, Zanelli 2, Harrison 6, Visconti, Gaspardo 4, Thompson 12, Cattapan n.e.,  Udom, Perkins 12, Willis 15. All. Vitucci

Virtus Segafredo: Belinelli 16, Pajola 2, Alibegovic 7, Markovic, Ricci 2, Adams 2, Hunter 7, Weems 2, Nikolic n.e., Teodosic 24, Gamble 8, Abass 3. All. Djordjevic

Arbitri: Paternicò, Attard, Paglialunga

Tiri liberi: BR 21/30 BO 4/10

Falli: BR 14; BO 24

Rimbalzi: BR 40; BO 46

Tiri da 2: BR 18/34; BO 18/38

Tiri da 3: BR 3/25; BO 11/33

Per il New Basket Brindisi è la prima semifìnale scudetto della sua storia; per la Virtus, è il ritorno dopo il 2007: comunque vada, sarebbe in ogni caso già un piccolo successo. Poi però quando si scende in campo l’agonismo detta tutt’altre cose, e il ritorno dei tifosi accentua in certa misura la tensione. Quest’anno Segafredo sempre battuta dalla Happy Casa nella stagione regolare, però questa è la semifinale dei play off. Difatti, si andrà incontro a qualche sopresa-  

A cominciare dal quintetto di partenza bolognese  con Markovic, Abass, Weems, Ricci e Gamble; Thompson, Bostic, Willis, Gaspardo e Perkins invece entrano per Brindisi. È del rientrante Weems il primo canestro della gara, un arresto e tiro dentro l’area. Partita subito di forte intensità che consiglia Djordjevic ad effettuare presto tanti cambi per reggere un ritmo così intenso. Per un po’ si registra un leggero predominio bianconero, ma Willis e Perkins tengono a galla i pugliesi e un 7-0 li riporta in parità. L’impatto di Teodosic frutta due triple, ma anche Bostic entra in partita ed alla prima sirena è 16-17.

Markovic è un po’ “molle” per gare come questa, Pajola di sicuro in difesa ha tutt’altra reattività. Sembrerebbe partita per Adams, il secondo fallo di Pajolic gli spiana la strada e lui risponde positivamente con la sua fisicità. SanTeo invece parrebbe tornato sulla terra, commettendo una serie di errori per lui strani, prima di tornare a segnare come sa. Vitucci ruota molto i suoi alla ricerca di un’alchimia che per ora non si è creata ed è quasi solo grazie a Willis che rimane in corsa. Poi ad Adams vengono fischiate due infrazioni estremamente dubbie, peraltro è la piega che ha preso l’arbitraggio a non piacere a Djordjevic, che viene sanzionato con un tecnico (sono già 12-5 i liberi tirati). In queste fasi Brindisi riesce così ad avvicinarsi, dopo essere scesa a -8, ma grazie a una magata di Alibegovic Bologna ritrova il +3 sulla sirena: 29-32.

Rientra Brindisi molto più convinta, mentre i bolognesi ripartono spadellando con Ricci che butta almeno due occasioni e la Happy Casa trova il primo vantaggio (37-36). Molle la Virtus in questo rientro, e Djordjevic deve chiamare time out dopo una nuova tripla (Bostic, 42-36) che segue l’ennesima palla persa. È inutile, però, costruire buoni giochi se si falliscono occasioni clamorose, Meno male, per la Virtus, che la difesa torna a tenere e la partita resta punto a punto. Le schermaglie coinvolgono sempre più la terna arbitrale, Belinelli indovine due triple consecutive ma è soprattutto Teodosic a tenere avanti i suoi: 50-53 all’ultima sosta.

La Virtus riprende spadellando, i padroni di casa la imitano. Poi, dopo aver subito fallo, Perkins spintona Teodosic brutalmente e ingiustificatamente ma questo gli costa solo un antisportivo, mentre continuano i fischi a senso unico. La stanchezza cresce per entrambe le squadre, in questi momenti il talento può fare la differenza. Viene fuori, allora, Belinelli, che bombarda dalla distanza aggiustando decisamente la propria media personale e dà nuovo coraggio ai suoi. A 1’45” viene fischiato il primo fallo di gioco ai padroni di casa, ma ormai conta poco, giacché la partita è sostanzialmente chiusa. Ci sono possibili brividi per la gestione non perfetta delle ultime palle, con Brindisi che ci prova fino alla fine trovando tuttavia una Segafredo “da trasferta”, che non getta alle ortiche l’occasione che si è creata di regalarsi l’importante vantaggio nella serie: 66-73, con i bolognesi vincenti al PalaPentassuglia dopo almeno sette anni. Martedì gara 2, si ricomincerà da 0 ma il fattore campo, per il momento, è saltato. La Happy Casa è stata affondata aggredendola dall’inizio, bisognerà vedere se questo ritmo sia sostenibile da una Virtus Segafredo fin qui soggetta ad alti e bassi. Oggi, comunque, segnali positivi sono arrivati da un po’ tutte le Vu Nere, mentre i padroni di casa, disastrosi dalla lunga distanza, sono vissuti davvero del solo Willis, grande con continuità, e le fiammate di Perkins e degli altri a rotazione.

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