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Il 10 maggio di vent’anni fa l’ultimo trionfo italiano in Eurolega fu della Virtus

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Foto Virtuspedia


Il 10 maggio 2001, nel bel mezzo del Grande Slam la Virtus si ritrova a giocare la finale contro il Tau. La Kinder ci è arrivata dopo aver perso la prima gara ad Atene contro l’Aek 78-77, poi vincendo sedici partite consecutive, comprese anche due contro Vitoria, ultimo ostacolo tra le V nere e il secondo massimo titolo europeo. Persa la prima sfida a Casalecchio, affrontata senza Griffith, pareggiata la serie sempre in casa, le V nere dominano gara tre e vengono sconfitte nella quarta partita. Riviviamo quella sfida decisiva del 10 maggio. La Kinder parte forte, 13-5, ma poi Rigaudeau (18 punti con 2 su 4 da due e da tre e 8 su 9 in lunetta) e Griffith (14 punti, con 4 su 4 e 6 su 7 nei tiri da un punto, con anche 10 rimbalzi) commettono il secondo fallo e vanno in panchina, così i baschi recuperano, approfittando anche del lieve infortunio che costringe Stombergas a uscire momentaneamente, sostituito da Foirest che segna cinque punti in trenta secondi.

 

A fine primo quarto, quindi, squadre vicine, 19-18. I bolognesi provano a fuggire anche nel secondo periodo, 29-22 al 14′, con tre liberi di Rigaudeau. Il quarto fallo di Foirest e Stombergas produce solo un 33-24, perché Bologna è imprecisa ai liberi in questa fase (30 su 39 alla fine, ma molto peggio gli spagnoli con 19 su 34). Sulla sirena di metà gara Bennett infila la bomba del 42-37. Sul 47-41 al 23′ arriva il quarto fallo di Griffith, che segue di poco il terzo, ma con i liberi e una tripla Rigaudeau lancia di nuovo la Virtus nel terzo quarto, 52-42 al 24′, Ginobili (16 punti con 6 su 9 da due, 1 su 4 da tre e 1 su 1 ai liberi, con anche 4 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi) incrementa il vantaggio, 57-44 al 27’30”, ma il Tau non ci sta e con uno 0-8 (tutto di Bennett che si giova dell’uscita di Jaric) ricuce, 57-52. Ci pensa Smodis, che segna tutti i suoi cinque punti in questo frangente e sigla un 5-0 vitale (tripla sulla sirena dei ventiquattro secondi e canestro da due su rimbalzo offensivo allo scadere del quarto per l’1 su 2 in entrambe le voci), 62-52, col quale si va all’ultima pausa. Nel finale Jaric (16 punti con 4 su 8 da due, una tripla sbagliata e 8 su 12 in lunetta, con 7 falli subiti) è una lama nella difesa basca e la Kinder vince il titolo europeo 82-74.

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