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Corriere di Bologna – Domani l’assemblea di Legabasket: Virtus e Fortitudo pronte allo stop con capienza al 35%

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Nella giornata di ieri la LBA ha reso noto che domani, mercoledì 8 settembre, alle ore 14:00 in videoconferenza si svolgerà la Assemblea di Legabasket. L’ordine del giorno: la regola di permettere l’ingresso agli impianti sportivi di appena il 35% del pubblico totale. Una fetta minuscola per club che arrivano da due stagioni di sacrifici, interrotta a metà quella del 2019-20 e giocata quasi interamente senza pubblico la successiva.La capienza fissata attualmente dal governo e dal Cts per gli impianti al chiuso non è in grado di garantire il futuro della grande maggioranza delle società di serie per le quali, in assenza di corposi diritti televisivi, gli incassi del botteghino valgono circa in media il 35% dei ricavi annuali. Qualche giorno fa Luca Baraldi, l’ad della Virtus è uscito allo scoperto: “Con il 35% della capienza non è possibile andare avanti, non ha senso iniziare il campionato”. La Virtus Bologna è talmente contraria a non poter permettere l’accesso con Green Pass e mascherina alla totalità o quasi della capienza dopo aver portato dalla NBA gente come Belinelli, Mannion, Teodosic e Udoh che sarebbe disposta a non giocare e a fermare il campionato prima ancora di iniziare. Qualche giorno fa Luca Baraldi, l’ad della Virtus è uscito allo scoperto: “Con il 35% della capienza non è possibile andare avanti, non ha senso iniziare il campionato”. Su questo le sponde di Basket City sono allineate, la linea di Baraldi e del presidente della Fortitudo Christian Pavani propone di rinviare l’inizio della Serie A fino a quando il governo non sarà in grado di produrre un protocollo ricevibile dal club, strozzati da due stagioni di incassi perduti. Baraldi aveva parlato del 50% come soglia minima per iniziare il torneo, ma nel sottobosco dei discorsi fra le società alluni spingono per una capienza superiore al 75%. 

La posizione delle società felsinee è dettata anche da questa considerazione: “Se un luogo è pericoloso con le porte completamente aperte lo è anche se sono socchiuse al 35 per cento, per cui ci si metta d’accordo se il vaccino è una garanzia oppure no. Se lo è, a tutti i vaccinati deve essere data la possibilità di entrare”. C’è poi un’altra questione che Virtus e Fortitudo considerano tutt’altro che secondaria: riaffezionare il pubblico e riportarlo negli impianti dopo due anni di digiuno. Una larga fetta di tifosi ha perso l’abitudine ad andare alla partita, a spendere soldi per lo spettacolo sportivo, a viaggiare per la propria squadra. Facendo un esempio concreto, nelle prime due giornate della Serie A di calcio, solo la gara casalinga del Milan ha coperto l’intera capienza disponibile fissata al 50%. Domani le sedici squadre della LBA dovranno trovare una linea comune. È una loro precisa responsabilità: uscire con un accordo efficace per spingere il governo a ridare aria al basket, cosa di cui questo sport ha infinitamente bisogno.

Fonte: Corriere di Bologna – Daniele Labanti

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