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Trascinata da Pajola, la Virtus Segafredo vince la Supercoppa LBA!

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foto Virtus Pallacanestro

 

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – A|X ARMANI EXCHANGE OLIMPIA MILANO  90 – 84  (23-20; 44-35; 67-55)

 

Virtus Segafredo: Tessitori, Belinelli 9, Pajola 14, Alibegovic 13, Hervey 4, Ruzzier n.e., Jaiteh 18, Alexander 7, Barbieri n.e., Weems 10, Teodosic 9, Abass 6. All. Scariolo

A|X Armani Exchange: Melli 10, Rodriguez 17, Ricci 3, Biligha n.e., Moraschini, Hall 13, Delaney 8, Mitoglou 8, Shields 19, Alviti 2, Hines 4, Datome. All. Messina

Arbitri: Lanzarini, Rossi, Giovannetti

Tiri liberi: BO  16/23; MI 11/11

Rimbalzi: BO 28; MI 40

Falli: BO 15; MI 19

Tiri da 2: BO 25/41; MI 20/42

Tiri da 3: BO 8/18; MI 11/28

Tensione, agonismo, bel basket alla Unipol Arena per la finale di Supercoppa tra i campioni d’Italia e i vincitori della Coppa Italia, giunti quasi inevitabilmente anche in finale del primo trofeo stagionale. Da vedere pure il confronto fra Ettore Messina e Sergio Scariolo, i coach italiani di maggior prestigio da tanti anni a questa parte. L’Arena non è piena per le note limitazioni, ma l’ambiente è comunque bello caldo.

Il quintetto inizale Virtus è con Pajola, Belinelli, Weems, Hervey e Jaiteh; Milano invece ha Delaney, Shields, Datome, Melli, Hines. Il primo canestro è di un buon Jaiteh, con la risposta immediata di Hines. La partenza è davvero intensa; che si tratti di una finale lo dichiarano alcuni errori di troppo in fase di tiro. Quando comincia la girandola dei cambi, a metà periodo, la Virtus è avanti 12-5; poi, invece, arriva uno 0-9 che costringe al time out Scariolo. Riprende punto a punto, con Teodosic che con una tripla determina il primo parziale: 23-20.

Il rientro se possibile vede aumentare l’intensità agonistica: per essere il 21 settembre, dimostra come questa finale sia sentita. Fra tutti il più coinvolto nella “guerra” fra i felsinei pare Abass, autore di alcuni numeri da grandi applausi. Di là Mitoglou e Melli sono per ora i più convincenti. Con le magate di SanTeo la Virtus trova il +7 (28-35) ma un paio di fischi molto dubbi tengono di fatto in gara i milanesi. La Segafredo peraltro è indiavolata e riesce a chiudere il quarto 44-35, grazie ad una difesa da incubo per gli avversari, con l’Olimpia costretta ad affidarsi alle invenzioni dei suoi uomini migliori, Shields e Hall in questo momento.

Al rientro il copione non muta, con un Pajola protagonista principe nei primi minuti sia in attacco che in difesa. Hines segna i primi due punti dopo quasi tre minuti, Hervey schiaccia il +13 al 25°. Rodriguez commette antisportivo su Alexander in contropiede; Teodosic da 3 trova il +15. Ora è una gara di tiro dalla distanza che esalta il pubblico. Prima Shields poi soprattutto Rodriguez cercano di ricucire, ma all’ultima sosta la Segafredo è ancora sopra di 12, 67-55.

All’ultimo rientro l’Olimpia approfitta di un paio di altri fischi molto discutibili per tornare sotto la doppia cifra di distacco (tecnico non fischiato a Rodriguez, antisportivo invece ad Alexander). La Virtus resta un po’ annichilita, Scariolo chiede time out quando mancano poco meno di 8 minuti dalla fine. È una finale e ora si vede tantissimo, con la tensione che cresce ad ogni secondo: la palla gira con sempre meno fluidità, su ogni palla; Pajola però non ha paura e serve un assist da favola (il settimo) e poi una tripla in faccia ad Hines. Di là, pazzesca la tripla del nuovo -7 di Shields a 3’ dal termine. A 34” peraltro è ancora +6 per Bologna e Milano è costretta al fallo sistematico che finisce per portare in lunetta Weems: + 8 a32”. Le schermaglie finali non cambiano la sostanza: la Discovery+ Supercoppa LBA 2021 è della Virtus Segafredo, vincendo 90-84. La Virtsu Segafredo di Sergio Scariolo si presenta così, vincendo contro i rivali di sempre, categoria Eurolega, il primo vero trofeo della stagione. È solo settembre, le cose maggiori devono ancora iniziare, ma intanto un trofeo in bacheca è arrivato. MVP oggi Pajola, premiato anche come miglior giocatore del torneo, ma tutta la squadra ha dato del suo meglio, considerato a che punto dell’anno si sia, con grandi cose in particolare da Jaiteh, atteso al confronto con Hines: ha vinto lui.

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