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Passa Valencia sul campo della Virtus Segafredo: 96-97

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foto Bianca Costantini/1000 Cuori Rossoblu/Basket City

 

 

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – VALENCIA BASKET 96 – 97  (33-23; 57-45; 79-72)

Virtus Segafredo: Tessitori 2, Cordinier 7, Mannion 4, Belinelli 10, Pajola 6, Alibegovic 8, Hervey 9, Ruzzier n.e., Jaiteh 2, Sampson, Weems 30, Teodosic 18. All. Scariolo

Valencia Basket: Puerto 2, Prepelic 20, Pardilla 6, Lopez-Arostegui 7, Labeyrie 7, Ferrando, Van Rossom 15, Bressan n.e., Dubljevic 10, Jimenez 8, Hermannson 11, Rivero 11. All. Penarroya

Arbitri: Jovcic, Petek, Pitsilkas

Tiri liberi: BO  11/17; VA 21/26

Falli: BO 28; VA 20

Rimbalzi: BO 29; VA 40

Tiri da 2: BO  23/40; VA 20/37

Tiri da 3: BO 13/31; VA 12/31

 

Bella partita, oggi, al PalaDozza, con due squadre che interpretano il basket con grande spettacolarità. Alla fine vincono i più smaliziati spagnoli del Valencia contro una Virtus Segafredo che ha illuso, per un po’, di riuscire a chiuderla anzi tempo. Ma così non è stato, per cui alla fine hanno pagato il maggior peso ai rimbalzi degli uomini di Penarroya e la loro maggior malizia. Tra i virtussini enorme Weems, 30 punti, ma il calo della squadra nei momenti chiave finali dicono che ci sono ancora tanti passi da compiere per potersi veramente porre ai vertici della competizione.

Alla partenza il quintetto bianconero propone Pajola, Teodosic, Weems, Hervey, Jaiteh ; Valencia replica con Van Rossom, Prepelic, Lopez-Arostegui, Labeyrie, Rivero. La partita inizia con un fulmineo recupero virtussino che lancia Weems in contropiede e costringe Prepelic al fallo: 3-0. In questo primo minuto tuttavia arrivano come un macigno primo e secondo fallo per Hervey, prontamente sostituito da Alibegovic. Valencia è un po’ stordita dal ritmo impresso alla gara dai bolognesi, intensissimo, e Penarroya dopo appena due minuti e mezzo chiede la prima sospensione (sul 6-2). Fosforo e carattere di Van Rossom tengono peraltro a galla gli spagnoli, che sanno far girare la palla veramente da manuale. Però di qua c’è Santeodosic, ed è ciò che consente il +9 a 3’19” dalla prima sirena, 25-14. Se Teo è la mente, Weems è il braccio, in doppia cifra in meno di 8 minuti. Le Vu Nere resistono anche con le indispensabili rotazioni: 33-23 alla prima sosta.

Preoccupa Scariolo una situazione falli penalizzante soprattutto per quanto riguarda i centri. Lo rasserena un Belinelli in versione NBA. Al 13° arriva addirittura il 46-25. Non può durare, sarebbe incredibile; e infatti giunge uno 0-8 che induce Scariolo a stoppare la gara. Da qui in poi sono strappi e strappetti di qua e di là che premiano, nel parziale, gli arancioni, con SanTeo che predica (6 assist), Weems già a 20 punti, una Segafredo proprio bella, ma anche un collettivo avversario che ha saputo segnare 45 punti a questa Virtus, guidato da un Van Rossom di grande autorevolezza. 57-45 dice il tabellone all’intervallo, un risultato che a volte è quello dell’intera partita.

Rientro teso, nervoso, che riporta Valencia sotto la doppia cifra di distacco (-5). Penarroya insiste troppo nel reclamare un’infrazione e prende tecnico, dando ossigeno alle Vu Nere. Sono gli spagnoli adesso ad imprimere un’intensità pazzesca. Resistergli è davvero gran cosa, anche perché è cresciuto Prepelic. Mentre Sampson non riesce a stare in campo senza accumulare falli (4 in 6’ giocati). Una penetrazione di Mannion regala ai suoi un +7 all’ultima sosta che è ancora un segnale di resistenza: 79-72. Quasi come essere pari, però, per le Vu Nere, se non si ritrova la cattiveria agonistica dei primi venti minuti.

Che fatica, però: la dimensione dell’Eurocup è davvero tutt’altra cosa rispetto a quanto si vive in campionato. A 7’46” dal termine è 79-76, in pratica come ricominciare ma con le tossine accumulate e i falli che tolgono dalla gara Tessitori e sostanzialmente Sampson. Valencia per un po’ sbaglia le triple del pareggio, tuttavia sono sempre più lì, rosicchiano punto per punto fino al -1 a 4’ dalla fine. Ci si mette anche una lettura arbitrale indecifrabile, per entrambe le squadre, che un po’ destabilizza i minuti finali. E a 2’28” Dubljevic porta i suoi in vantaggio 86-87. Purtroppo sono anche i momenti in cui SanTeo soffre l’andamento della gara e commette qualche errore, di quelli che tolgono il fiato ai tifosi. Ma il protagonista è lui. Parità a 1’17”, 88-88. Suo il successivo vantaggio bolognese, solo che di là c’è poi Prepelic, killer dalla distanza. Nel successivo attacco succede un po’ di tutto, botte non viste e un fallo di Pajola discutibilissimo. Ai liberi Lopez-Arostegui dà il +3 al Valencia. Che incredibile, il basket: una partita come questa che alla fine si gioca tutta in un minuto, e in questi casi l’esperienza è un valore aggiunto fondamentale. Valencia ne ha di più, e la porta a casa pressoché inevitabilmente. Con queste squadre bisognerebbe non arrivare al finale punto a punto. Termina infatti 96-97. Non finisce qui l’avventura in coppa, per la Virtus Segafredo, ma il cammino si fa un pelo più in salita, imponendo una crescita sotto tanti aspetti.

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