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Fortitudo, siamo all’ultima spiaggia? Ora però c’è la sosta. L’editoriale del lunedì

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Foto Valentino Orsini (Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

E allora eccoci ancora qui a scrivere di lunedì mattina di una sconfitta della Fortitudo Bologna. Quello contro Brindisi è il quarto k.o. consecutivo che lascia la Kigili all’ultimo posto della classifica della Serie A. I risultati della giornata (la ventesima) non sorridono nemmeno all’aquila che vede allontanarsi una Varese sempre più in risalita. Ora la quota salvezza è a 4 punti di distanza, una cifra che al momento sembra essere incolmabile.

Quella contro la Happy Casa è una sconfitta maturata dopo aver comunque lottato per 40’, ma ormai questo non basta più. Se da un lato la Kigili ha sistemato i problemi difensivi tenendo i salentini a 73 punti, dall’altro è incappata in una serata estremamente negativa in attacco: 67 punti segnati maturati da poche idee e soprattutto da un pessimo 16% al tiro da tre. Con queste cifre è difficile battere una Brindisi nettamente superiore sia dal punto di vista tecnico che fisico.
La Fortitudo quindi non è riuscita a sfruttare il doppio impegno consecutivo al PalaDozza per fare punti. Uno 0/2 che fa malissimo e che suona come “retrocessione”.
La situazione dei biancoblu è veramente complessa. Le giornate passano, ma i felsinei rimangono sempre al palo. Poi tutto quello che in queste settimane sta succedendo attorno alla squadra, tra voci, problemi societari e chi più ne ha più netta, non aiuta di certo. Ma questa è la situazione e con questa, finche sarà possibile, bisognerà conviverci.

E ora c’è una bella sosta di tre settimane, dove coach Antimo Martino ed i suoi ragazzi dovranno azzerare il cervello e provare a fare squadra. Innanzitutto per il tecnico di Isernia sarà fondamentale ritrovare al pieno delle proprie possibile James Feldeine, preso a fine novembre per essere il leader. Mai l’ex Cantù è riuscito ad aiutare la Fortitudo con continuità visti i ripetuti infortuni. Poi questa sosta servirà per intervenire – per l’ultima volta – sul mercato.

Geoffrey Groselle è ai saluti. Ha giocato contro Brindisi con la valigia in mano e si è visto. È un giocatore in grande difficoltà e dal centro americano ci si aspetta molto di più. Il problema sotto canestro è evidente e la partita di ieri sera lo ha dimostrato: il migliore tra Groselle, Totè e Borra è stato proprio quest’ultimo, al suo primo anno di Serie A.
Ma ci sono problemi anche in cabina di regia. Vista la lunga degenza di Fantinelli e Durham sempre più impiegato, ci sarebbe bisogno di forze fresche. Ma tutto non si può avere e con ogni probabilità sarà sotto le plance che si andrà ad intervenire. Groselle lascerà Bologna e dietro a questa scelta oltre ad una queste tecnica ce n’è anche una economica vista che è il giocatore più pagato del roster. Servirà energia, atletismo e una maggiore attitudine a rimbalzo.

In ultimo, ma non certo per importanza, queste tre settimane serviranno per definire, si spera, una volta per tutte la situazione societaria con i nuovi ingressi (accompagnati dal dimissionario Pavani) nel Consorzio. Inizialmente si erano dati i primi 10 giorni di febbraio come tempistiche, poi si sono dilatate fino al termine del mese.  Dopo l’ingresso di questa ventina di nuovi – fantomatici – soci che succederà? Attendiamo sviluppi nei prossimi giorni da questo punto di vista.

La situazione è compressa, ma l’ultima parola la deve ancora dare il campo. Da qui a fine stagione la Fortitudo giocherà più in trasferta che in casa e questo sappiamo essere un problema, ma ora l’ultima cosa che bisogna fare è darla per persa a prescindere.
Poi a fine stagione si dovranno fare le valutazione e chi si reputerà colpevole se ne dovrà prendere per forza di cosa le responsabilità. 

 Foto Valentino Orsini (Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)

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