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La Fortitudo è ancora viva: Trento battuta 89-69

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KIGILI FORTITUDO BOLOGNA – DOLOMITI ENERGIA TRENTO 89-69 (26-20; 14-20; 22-14; 27-15)

 

Statistiche: 

Fortitudo: Frazier 7, Aradori 17, Mancinelli ne, Durham 4, Natalini, Procida 7, Benzing 22, Feldeine 9, Charalampopoulos 10, Groselle 9, Borra. All.Martino

Trento: Johnson, Bradford 16, Williams 10, Reynolds 9, Gaye ne, Conti, Morina ne, Forray 7, Flaccadori 12, Mezzanotte ne, Ladurner 2, Caroline 13. All.Molin

Tiri liberi BO 19/25 TR 8/11

Tiri da 2 BO 23/39 TR 17/34

Tiri da 3 BO 3/8 TR 9/24

Rimbalzi BO 42 TR 23

Falli BO 14 TR 19

 

Arbitri: Giovannetti, Quarta, Nicolini

Quintetti iniziali: 

Fortitudo: Durham, Frazier, Aradori, Benzing, Groselle.

Trento: Flaccadori, Bradford, Reynolds, Caroline, Williams.

Mezzo palazzo vestito di blu e mezzo di bianco a spingere la Fortitudo in quella che deve essere a tutti i costi una vittoria. Dopo un buon avvio e un momento di blackout prima dell’intervallo, la Fortitudo trova quel cinismo spesso mancante nel finale ed annichilisce Trento nell’ultimo quarto grazie ad una difesa pressante ed un contropiede efficiente. Aradori e Benzing ancora topo scorer della effe ma menzione d’onore a Fantinelli, fondamentale a più riprese. Paura per Feldeine, costretto ad abbandonare il campo in barella dopo essere scivolato su un adesivo. 

Il commosso ricordo di Dario Danielli, storico dirigente biancoblu, precede l’inizio di una partita che Trento approccia decisamente meglio dei padroni di casa. Pronti via e 4-10 che obbliga Martino a fermare il gioco dopo 2’55”. Un vero e proprio cambio di passo non arriva ma la precisione al tiro di Benzing nasconde i problemi difensivi dove Bradford si diverte a schiacciare in testa a tutti: 13-16 a metà primo quarto. Entra in ritmo anche Groselle con il suo ormai noto perno che inganna molti pari ruolo avversari. Cala un po’ l’intensità offensiva di Trento e ne approfitta la Fortitudo che, sempre con Groselle, questa volta con attacco al ferro, firma il sorpasso (19-18) a 3′ dalla fine del primo periodo. Questa volta è Molin a dover interrompere l’inerzia richiamando i suoi all’attenzione. Tentativo  fallito dal momento che la mano di Benzing, sia dalla lunetta che dalla distanza, rimane parecchio calda ed il coraggio di Fantinelli in penetrazione lo premia: 26-20 dal termine dei primi 10′.

Il piglio con il quale la effe comincia il secondo quarto ricalca quello messo in campo negli ultimi minuti del primo. La Dolomiti Energia infatti non riesce a diminuire il gap. Il contributo difensivo di Fantinelli è provvidenziale (due palloni recuperati consecutivi) e serve da sprone a tutta la squadra che in meno di due minuti si porta sul +9 (32-23) dopo 4′ nel secondo periodo. L’onda biancoblu non accenna a spegnersi nemmeno dopo il time-out chiamato dagli ospiti; altra palla rubata, questa volta da Durham a dimostrazione del pressing intenso portato sulla prima linea, che concretizza il contropiede. Per non uscire dalla partita anzitempo, Trento ha bisogno di una scossa che prova a dare Caroline ma la scossa più forte al punteggio la provoca due volte Frazier dalla linea dei 6,75 metri fissando il momentaneo +11 (40-29) quando mancano 2 minuti alla metà della gara. Lo stesso Frazier sbaglia sia la tripla sia l’appoggio del possibile ulteriore allungo tra i fischi del pubblico per il mancato fallo fischiato sull’americano. Borra fa buona guardia nell’area piccola obbligando la squadra di Molin a soluzioni lontane dal ferro. Qua c’è la svolta in favore ospite, Bradford sta al gioco ed infila una tripla perché la difesa biancoblu si sfilaccia, così come Reynolds che lo imita a pochi secondi prima della sirena, quando la gara impatta. 40-40 dopo i primi due quarti.

Vantaggio da ricostruire, operazione non facile considerando il potenziale atletico trentino ben orchestrato da Flaccadori. Biancoblu lottatori in difesa e concreti in attacco per il 6-0 iniziale. Poi tornano anche a segnare gli avversari nonostante un Groselle in fiducia dopo l’1/2 ai liberi renda tutto più complicato. Ancora una volta, la precisione dalla distanza rimette in carreggiata la formazione trentina: Flaccadori e Bradford permettono il ritorno al -1 (50-49) poco prima che si superi la metà del terzo quarto. Serve una nuova iniezione di energia alla effe, che non tarda a trovare giocando in velocità sugli esterni e sulle penetrazioni vincenti di Aradori e Feldeine. Questo basta a mantenere il vantaggio solo perché Trento fatica tremendamente a dare continuità ai propri attacchi, lasciando Flaccadori a sé stesso. 56-54 a 2′ dalla fine del terzo quarto, quando, mentre qualche errore di troppo dalla lunetta impedisce l’allungo ai biancoblu, Feldeine scivola su un adesivo rendendosi protagonista di una bruttissima caduta. Abbandona il campo in barella con le mani sul volto tra gli applausi del Paladozza, senza di lui servirà una bella reazione corale. Questa è immediata con un 6-0 nell’ultimo minuto del quarto che porta il punteggio sul 62-54 a 10′ dalla fine.

Il momento in cui solitamente la Fortitudo cede il passo all’avversario si avvicina, ma questa volta le forze rimaste a disposizione sembrano lontane dall’esaurirsi. La distanza di 8 punti su Trento non si accorcia anzi si allunga, anzi meglio: inizia lo show. Prima Aradori e poi Procida, un 6-0 dal tasso di spettacolo elevatissimo fa esplodere il palazzo e riconsegna un punteggio di 72-58 a 6’50” dalla fine. Una Dolomiti Energia attonita, incapace di reagire e di segnare continua a perdere terreno facendo scivolare velocemente la gare saldamente nelle mani della effe che, questa volta, non vuole l’ennesima sconfitta onorevole ma una vittoria rotonda. Minuto dopo minuto la forbice si allarga (83-66 a 3′ dal termine) riducendo al lumicino le speranze ospiti di riaccendere la partita Aradori arricchisce il proprio bottino personale e quando si punta a rifinire le statistiche dei singoli significa che la sfida è finita. Serve a poco la tripla da 8 metri di Bradford, qualche secondo sul parquet anche per il giovane Natalini prima che la Fortitudo vinca ufficialmente 89-69 e salga a 18 punti in classifica. Squadra a ringraziare la Fossa a fine partita, ancora 2 sono i punti dalla zona salvezza ma la rincorsa non è finita.

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