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Alla Segafredo Arena c’è solo la Virtus: Bologna annulla Venezia 65-36

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Bianca Costantini


VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 65 – 36 (18-10; 40-23; 56-27)

Virtus Segafredo Bologna: Sagerer 8, Pasa 9, Tassinari 5, Tava, Barberis 8, Dojkic 5, Battisodo 7, Turner 10, Zandalasini 11, Cinili 2. All. Angela Gianolla.

Umana Reyer Venezia: Bestagno 4, Carangelo, Thornton 6, Anderson 10, Madera 5, Carraro ne, Smorto, Attura 4, Penna, Ndour Gueye 7. All. Andrea Mazzon.

Arbitri: Stefano Wassermann, Alessandro Costa, Irene Frosolini.

 

Tiri liberi: BO 10/15 (67%); VE 8/14 (57%).

Rimbalzi: BO 52; VE 43.

Falli: BO 19; VE 17.

Tiri da 2: BO 17/42 (40%); VE 11/45 (24%).

Tiri da 3: BO 7/23 (30%); VE 2/18 (11%).

 

QUINTETTI INIZIALI

Virtus Segafredo Bologna: Dojkic, Zandalasini, Barberis, Cinili, Turner.

Umana Reyer Venezia: Anderson, Attura, Thornton, Bestagno, Ndour Gueye.

 

 

L’importanza della gara è notevole, ogni pallone pesa come un macigno e le due formazioni faticano a sbloccarsi in avvio di contesa. A rompere il ghiaccio è la Reyer, affidatasi alle lunghe leve di Ndour per spezzare il digiuno realizzativo sul parquet e trovare il primo vantaggio dell’incontro. Non si fa attendere a lungo la risposta di Bologna che, prima risponde efficacemente a Venezia con cinque punti di Barberis, poi le chiude la porta in faccia ed incide un parziale di 8-0, facendola sprofondare in fondo al crepaccio. In apnea, a dare ossigeno alle orogranata ci pensa Anderson con quattro punti, ma cinque punti di Sagerer mandano in orbita la Virtus che gira alla prima curva sul 18-10.

Nettamente al comando della sfida, le padrone di casa al ritorno in campo trovano il massimo vantaggio di +12 con le triple di Battisodo e Zandalasini, inframezzate dal canestro di Thornton. Fatica ad imporsi sotto canestro Bologna, terreno di caccia perfetto per Ndour e Bestagno che, non senza qualche difficoltà, si arpionano al treno bianconero. Nonostante gli sforzi delle ospiti, la Segafredo replica colpo su colpo, assestando sul finire di periodo un parziale di 9-0, che le permette di andare alla pausa lunga in vantaggio di diciotto lunghezze.

In debito di energie mentali, la Reyer non riesce ad imprimere la svolta necessaria per sovvertire le sorti dell’incontro e, in uscita dall’intervallo, Bologna dilaga. A sbloccare il tabellone luminoso nel terzo periodo è Barberis, anticipando Turner e Zandalasini, autrici delle realizzazioni che portano al +20. Venezia si aggrappa disperatamente alle sue certezze Bestagno e Anderson, ma i loro quattro punti rimangono gli unici di tutto il terzo quarto. Dall’altro lato della barricata Bologna è costretta a fare a meno di Zandalasini, uscita per infortunio dopo un fallo subito da Carangelo, ma con Tassinari e Battisodo espande ulteriormente la propria leadership, fino a flirtare con il +30 alla terza sirena.

Il mini break si rivela vitale per l’Umana, scossa dalle parole di Andrea Mazzon e sbloccatasi dopo quasi dieci minuti di digiuno realizzativo con Attura, Thornton e Madera. I tre canestri in rapida successione delle orogranata convincono Gianolla a parlare alle sue ragazze per spezzare l’inerzia delle venete e allargare nuovamente la spaccatura. La chiacchierata in panchina sortisce l’effetto sperato: Tassinari e Dojkic sono una sentenza dalla lunetta, Turner e Sagerer rifiniscono il punteggio su azione ed è 65-36 alla sirena finale.

Trionfa la Virtus Segafredo, impostasi con autorevolezza sulla Reyer dopo la perentoria sconfitta di lunedì sera con una prestazione maiuscola del gruppo. Con la sola Anderson in doppia cifra, Venezia è stata schiacciata dalle realizzazioni bianconere (tutte le giocatrici a referto), nonché dalla grande prova a rimbalzo (52 a 43 il computo delle sfere catturate sotto canestro), con Zandalasini migliore della sua squadra con una doppia doppia da 11 punti e 11 rimbalzi.

Il prossimo appuntamento per Bologna sarà domenica alle 16 per gara tre, che si disputerà sotto i riflettori del Pala Taliercio di Mestre.

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